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Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a Gianni065 in Discussioni a tema
A parte la Fatwa di Bin Laden e di Al Zawahiri, da essi proclamata nel 1988 ("L'uccisione di qualsiasi americano, in qualsiasi parte del mondo, è compito di ogni musulmano che possa farlo in qualsiasi nazione in cui sia possibile farlo") che non mi pare una cosa carina, forse, Staffo, dimentichi che Bin Laden ha rivendicato l'attentato alle Due Torri. Lo ha fatto sia pubblicamente, sia nel corso di un incontro con alcuni collaboratori, videoregistrato, in cui egli ha rivendicato la paternità dell'attentato e ha pure aggiunto: "Non ci aspettavamo di fare una simile distruzione alle Due Torri. Avevamo calcolatomale il numero delle vittime. Eravamo convinti che sarebbero stati distrutti solo i tre o quattro piani colpiti, ed io ero il più ottimista sull'esito. Pensavamo che il carburante avrebbe fuso l'acciaio e provocato il collasso della sola zona colpita". La videocassetta è stata rinvenuta a Jalalabad, dalle forze anti-talebane. E se qualcuno dubita sulla sua veridicità (ho letto su un sito un tipo che diceva: "Ma come? Jalalabad è così grande e sono riusciti a trovare una videocassetta così piccola?" E cosa dovevano trovare, dico io, un maxi schermo da 10 metri per 20 ?). allora rammento che il 29 ottobre del 2004 Al Jazeera ha diffuso un filmato in cui Bin Laden non solo ha rivendicato l'attentato, ma lo ha pure spiegato con queste parole: "Quando ho visto le distruzioni dei palazzi in Libano, ho deciso che dovevo punire gli infedeli nella stressa maniera, e che dovevamo distruggere le Torri americane così che loro provassero ciò che noi avevamo provato" Non so cosa ti serva di più, Staffo. ======== Dimenticavo: la prima videocassetta ho la trascrizione completa, appartenente a un gruppo indipendente della John Hopkins University. La seconda videocassetta (quella del 2004) la trovi su Al Jazeera, qui: http://english.aljazeera.net/NR/exeres/23D...C153B41A716.htm ======== Ciao Staffo... quando ti svegli, avvisaci. -
No, Staffo, non sto nemmeno a contraddire, perchè sul punto non ci sono misteri (voglio dire: nessuno mette in dubbio che siano stati i giapponesi ad attaccare... almeno su questo siamo d'accordo... e nessuno mette in dubbio che le navi siano affondate sotto i colpi giapponesi, e non per sabotaggio...). Come ben sai, Staffo, esistono norme in USA ( E SOLO IN USA, tengo a sottolineare) in base alle quali qualunque documento, per quanto segreto possa essere, dev'essere reso pubblico dopo un certo numero di anni (25), a meno che quel documento metta a rischio la sicurezza nazionale (è il caso dei progetti di costruzione della prima bomba atomica...) o la vita di altre persone. Le leggi di cui parlo si chiamano FREEDOM OF INFORMATION ACT (che ha ormai 40 anni) ed Executive Order 12958 e 13292. Nulla di quello che riguarda la II Guerra Mondiale è rimasto, pertanto, secretato. E dai documenti risulta chiaramente che gli USA non si aspettavano un attacco giapponese, così come Francia e Inghilterra non si aspettavano l'attacco nazista e l'URSS non si aspettava l'invasione tedesca. Eppure, non è possibile pensare che nelle settimane che precedettero quegli attacchi, non ci fossero stati i segnali che le cose stavano per prendere una brutta piega. I tedeschi ammassarono decine e decine di divisioni, prima di attaccare la Francia o l'URSS. I giapponesi si prepararono per anni a colpire gli USA. E infatti questi segnali ci furono, ma furono sottovalutati. Ci furono persone che misero in guardia contro i Giapponesi, contro i Tedeschi, e contro gli Italiani , ma non furono credute. Del resto... anche i tedeschi, come potevano non capire che stava per avvenire lo sbarco in Normandia? C'erano centinaia di migliaia di uomini e navi ammassati a pochi chilometri dalle coste francesi !!!!! Eppure... In guerra, questa si chiama disinformazione. Il nemico riceve i segnali di ciò che stai facendo, ma cerchi di fargli credere una cosa diversa. Cerchi di fargli credere che l'attacco avverrà molto più avanti nel tempo, o che si tratta solo di una minaccia ma non ci sono intenzioni serie. Gli americani avevano il sentore che i giapponesi stessero per combinare qualcosa, ma credevano di avere tempo a sufficienza e non immaginavano che i giapponesi avrebbero davvero osato colpire la superpotenza americana, nè che lo avrebbero fatto il 7 dicembre del 1941 a Pearl Harbour. Di sicuro agli ammiragli non piaceva molto la situazione di Pearl Harbour, e non fu un caso che le portaerei furono allontanate con la scusa di esercitazioni. Ne abbiamo già parlato in questo forum, e ho già detto che le portaerei furono spostate perchè qualcuno aveva previsto la possibilità di un attacco. Ma come ho già detto, la storia è piena di attacchi a sorpresa, apparentemente contro ogni logica. Persino gli israeliani si fecero cogliere impreparati nel 1973, e quasi ci rimettevano le penne. In conclusione: qualcuno in USA aveva capito che ci sarebbe stato un attacco, ma in troppi pensavano che la cosa non era possibile. Tutto qui. Nessun mistero. ======= Quanto al fatto che gli USA abbiano provocato i giapponesi... è verissimo. Gli USA misero davvero in croce i giapponesi per contrastare la loro espansione, e aiutarono spudoratamente la Cina invasa dai Giapponesi. E perchè pensi che i giapponesi abbiano attaccato? Tanto per sport? Ma di qui, ad aspettarsi che i giapponesi attaccassero sul serio, ce ne passa. Gli americani non hanno sofferto solo a Pearl Harbour, ma hanno incassato per mesi e mesi, prima di riuscire a riprendere il controllo della situazione. E questo testimonia che erano del tutto impreparati alla guerra. Tutte le notizie che citi relativi ad appunti, fatti e circostanze del 1941 sono privi di senso, e non val nemmeno la pena smentirli, perchè i giapponesi avevano preso la loro decisione nel gennaio del 1941 (famosi gli 8 punti di Yamamoto). Dovevano soltanto addestrarsi a dovere e sviluppare i siluri adeguati per l'uso in acque basse (i Type 95 furono progettati proprio per quell'attacco). Per cui, se l'attacco è stato volutamente causato dagli americani, occorrerebbe cercarne le prove nel 1940, e non nel 1941. E nel 1940, tu citi soltanto il particolare che Roosevelt spostò la flotta (mentre io potrei citarti i tanti avvertimenti che dal 1932 al 1941 ci furono circa un possibile attacco dal Giappone... così tanti... e sempre smentiti dai fatti, che alla fine fu come la vecchia favola di "Al lupo al lupo"). La storia vera dello spostamento della flotta è questo: la flotta si spostò il 2 aprile del 1940 e doveva restare alle Hawai per un mese. Fu l'ammiraglio Stark, capo delle operazioni navali, a decidere che la flotta doveva restare a Pearl Harbour, per intimidire i giapponesi con la sua presenza. Roosevelt non c'entra niente. L'ammiraglio Richardson, che comandava la flotta operativa, era contrario, perchè sosteneva che Pearl Harbour era troppo vulnerabile. Entrato in disaccordo con Stark, Richardson protestò con il Presidente e con il Segretario della Marina, Knox. Preso atto dell'insanabile spaccatura tra Richardson e Stark, Knox decise di rimuovere Richardson e di sostituirlo con Kimmel. Peraltro, Yamamoto fu pure sfigato. Se è vero che Kimmel pensò bene di non tenere troppe navi nella rada, e in particolare le portaerei, per non esporle a un attacco, è anche vero che il fatto che il 7 dicembre non ce ne fosse nemmeno una di portaerei, fu del tutto fortuito. Infatti il gruppo navale TF-12 con la Lexington era diretto verso le Midway per scaricarvi un contingente di Marines (erano ritenute le isole più esposte a un attacco), mentre il TF-8 con la Enterprise stava rientrando da Wake Island e la Saratoga era appena arrivata a San Diego per caricare aerei che dovevano essere trasportati a Wake Island per conto dei Marines. L'unica altra portaerei nel Pacifico era la Langley, che si trovava diretta a Java per trasportare un carico di una trentina di P-40 destinati a rinforzare le Filippine (è qui che si temeva l'attacco giapponese, come poi effettivamente fu). La Langley fu però avvistata e affondata dai giapponesi. Resta il fatto che se Yamamoto avesse attaccato qualche giorno prima o qualche giorno dopo, avrebbe sorpreso almeno un altro paio di portaerei. ======= Dimenticavo. I documenti secretati cui fai riferimento, non sono i documenti in sè. Quelli sono pubblici (del resto... se anche gli americani li avessero secretati, si tratta pur sempre di documenti giapponesi.... e loro non avevano interesse a secretarli!). Quello che è stato secretato è la tecnica di decriptazione. Le tecniche di decriptazione sono esplicitamente incluse tra le informazioni che non ricadono nel limite dei 25 anni, perchè una tecnica di decriptazione è sempre valida, anche oggi. Tutti i documenti decriptati sono stati resi pubblici (a richiesta: il FOIA prevede che anche se un documento viene declassificato, in ogni caso viene fornito solo se c'è qualcuno che lo richiede, se no al Pentagono dovrebbero dedicare il 90 % del proprio tempo a stampare documenti storici...) una parte nel 1985, e tutti gli altri nel 2003 e sono liberamente consultabili presso i National Archives di Washington. ===== Tutte le teorie che citi partono da un solo autore: Robert Stinnett. Stinnett fa un unico, imperdonabile errore: dimentica di dire che tutti i documenti giapponesi da lui consultati, sono stati decrittati soltanto tra il 1945 ed il 1946, a guerra finita. Gli americani non possedevano affatto la capacità di decrittare i messaggi giapponesi. Tutto quello che ho qui citato, è riportato in quello che è ritenuto il documento definitivo sulla storia della decrittazione: The Codebreakers, di David Kahn (esperto in codici, decrittazione, spionaggio politico, militare e delle comunicazioni). Per approfondimenti, visto che il libro è difficilissimo da trovare, consiglio anche questo sito: http://www.microworks.net/pacific/intelligence/ ======= Non credo di fare altri interventi sul punto.
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Auguroni!
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I potenti non muoiono mai di fame, in nessuna parte del mondo...
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Per il lancio non è necessario calare la rampa. Inoltre su alcuni aerei, come il C-17, sono previsti degli appositi portelli laterali per l'aviolancio delle truppe:
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Bhè, agli albori dell'aviazione civile in molti vedevano le grandi "navi dell'aria" che replicavano arredi e sistemazioni dei piroscafi di quel tempo. Del resto, anche i dirigibili presentavano arredi lussuosi più simili a quelle delle navi che degli aerei. Con un'ala così spessa... e con quelle elichette così piccole... dubito che un aereo del genere potesse mai spiccare il volo... Ma quello che vorrei sinceramente sapere è come diavolo sei capitato su quel disegno....
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Andiamoci piano. La superiorità numerica sovietica era totale, da qualsiasi punto di vista la si guardasse (mezzi terrestri o aerei, elicotteri ecc...) con una sola eccezione: le forze navali (di superficie). Questo particolare la dice lunga sulle diverse strategie dei due blocchi contrapposti. La NATO era consapevole di avere poche probabilità di arrestare l'avanzata terrestre sovietica, ma puntava tutto sulla possibilità di rallentarla cedendo terreno in maniera controllata, colpendo ripetutamente le linee logistiche. I sovietici, ovviamente, puntavano in un'avanzata rapida e dilagante che gli consentisse di arrivare, di slancio, fin sotto l'Inghilterra. I sovietici erano consapevoli che le proprie forze terrestri - prima o poi - dovevano pur spingersi così in profondità nel territorio nemico da non poter più godere dell'appoggio aereo ravvicinato (per questioni di raggio d'azione) e per questo motivo le proprie forze erano pesantemente equipaggiate di sistemi antiaerei, perchè dovevano difendersi. Viceversa, la NATO contava proprio sul fatto che più i sovietici penetravano, meno potevano godere di appoggio aereo (anche perchè F-15E e Tornado avrebbero dovuto mettere fuori uso - a qualsiasi prezzo - tutti gli aeroporti del Patto di Varsavia situati nelle vicinanze del fronte). Una volta arginata l'offensiva, il contrattacco doveva avvenire utilizzando le riserve di uomini e materiali provenienti dall'Inghilterra e dagli USA, per far affluire le quali era indispensabile garantire l'assoluto dominio dei mari (e per questo la superiorità navale americana era schiacciante). Quindi non c'è assolutamente da meravigliarsi che le colonne corazzate sovietiche si sarebbero ritrovate senza appoggio aereo dopo un po'. Inoltre i sovietici ben sapevano che il campo dell'aviazione è quello dove la tecnologia rivela al massimo le proprie capacità, e la tecnologia occidentale è sempre stata enormemente superiore in questo campo, per cui i sovietici intendevano "bruciare" la propria aviazione tattica in una serie di attacchi di saturazione nei primi giorni di guerra, ben sapendo che la superiorità aerea, prima o poi, sarebbe inevitabilmente passata alla NATO. D'altro canto, poteva ben verificarsi che l'attacco iniziale dei sovietici sarebbe stato così devastante da travolgere completamente ogni difesa e ogni pia intenzione di rallentare il nemico, e pertanto la NATO sarebbe stata completamente sommersa fino alla Manica nel giro dei primi giorni di guerra. Proprio per evitare questo rischio, la NATO prevedeva l'utilizzo - come estrema misura - degli ordigni nucleari tattici. Infatti la minaccia di utilizzare per primi le armi nucleari tattiche, è sempre stata chiaramente espressa dai vertici NATO e tale filosofia è sempre stata chiaramente illustrata in tutti i manuali operativi. Non sappiamo come sarebbe finita, ma di certo questo minaccia, e la costante preparazione delle truppe dispiegate in centro europa, ha consentito di evitare un'invasione nonostante un rapporto di forze complessivamente favorevole di 1 a 5 per i sovietici.
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Accidenti, quello SCLAR doveva avere una gittata fenomenale, sia nello spazio che... nel tempo! Il Caio Duilio è stato radiato nel 1990. ===== Per Dread: grazie, non lo sapevo! (adesso devo cercare le opzioni...)
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Come potrai leggere sulla scheda di questo sito ( ) il SU-27IB altro non è che la designazione iniziale del SU-32 Platypus, ossia della variante appositamente dedicata all'attacco al suolo e al bombardamento del Flanker. Motivo per cui sarebbe ben strano che il Platypus non potesse trasportare tutti i tipi di armi aria-terra dell'arsenale russo.
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Dal film"Il coraggio della verità"...
Gianni065 ha risposto a speedyGRUNF nella discussione Esercito
Questa discussione mi era del tutto sfuggita, scusatemi. Il film non l'ho visto, quindi su quello posso esservi di scarso aiuto. Sugli M-1 Abrams e sull'esperienza operativa nel golfo ne abbiamo già parlato nel forum, basta cercare. Per quanto riguarda le manovre dei carri, inutile che perda tempo. L' USArmy, per chi non lo sapesse, ha liberalizzato da tempo i propri manuali operativi, che possono essere facilmente reperiti anche in Internet, se si sa cosa e dove cercare. Ad esempio, il manuale che riguarda le manovre dei plotoni di carri armati, si chiama Field Manual 17-15 e può essere visionato qui: http://www.globalsecurity.org/military/lib...7-15/index.html Buona lettura, se non ricordo male sono scarse 400 pagine... Più di questo... -
apparato propulsivo del b-36
Gianni065 ha risposto a vezz nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
http://en.wikipedia.org/wiki/Convair_B-36 -
1) Nulla vieta di portare sia carri che soldati, anche se di solito o si porta l'uno (o gli uno) o si porta gli altri. 2) e 3) Ci si paracaduta regolarmente dagli aerei da trasporto (non solo dai C-130, ma anche da quelli più grossi come il C-5) dalla rampa posteriore. Specialisti in questo genere di cose sono gli uomini della 82nd Airborne Division americana.
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Di solito elicotteri controcarro e reparti corazzati non si muovono assieme, però è possibile che ciò avvenga (o meglio: è probabile che un reggimento in avanzata sia preceduto da elicotteri da attacco che gli spianano la strada). Infatti l'eventualità di scontri fra elicotteri, per lungo tempo stranamente ignorata, è venuta alla ribalta negli ultimi anni del confronto "freddo" fra NATO e Patto di Varsavia, tant'è vero che si sono studiate da allora le possibilità di armare gli elicotteri con missili aria-aria a corto raggio. In ogni caso, le cose vanno viste nell'intero contesto: gli Apache avrebbero attaccato le formazioni nemiche sulla testa del fronte, mentre gli A-10 avrebbero colpito quelle di rinforzo subito dietro. F-15 ed F-16 avrebbero garantito la superiorità aerea, mentre F-15E e Tornado avrebbero colpito le retrovie per distruggere centri di comando e linee logistiche. Gli elicotteri scout Kiowa, dopo aver segnalato i bersagli agli Apache, avrebbero provveduto a difenderli contro eventuali elicotteri nemici (i Kiowa possono trasportare missili aria-aria classe Stinger). In questa prima fase, anche un rapporto di perdite del 50 % sarebbe stato giudicato accettabile, pur di fermare l'avanzata del nemico. Quando si parla di guerra vera e propria (e non di missioni di pace o comunque di "liberazione") è normale prevedere un elevatissimo rateo di perdite nei primi giorni di combattimento. Quello che bisogna vedere è se il coordinamento delle forze NATO (che agisce come moltiplicatore) avrebbe retto all'urto di una forza soverchiante in termini numerici, ma di tutto ciò abbiamo parlato abbondantemente altrove.
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Non sei stato molto chiaro, Batter. Se l'Hornet ha perso il cavo, il cavo non può essere andato in tensione (peraltro di cavi ce ne sono almeno 3). Se ha preso il cavo e questo si è spezzato, allora la faccenda è diversa. Episodi del genere sono accaduti, di solito l'aereo riesce a cavarsela riattaccando, ma il cavo troncato rappresenta un pericolo mortale come ben sanno tutti coloro che lavorano negli ambiti portuali o in presenza di cavi fortemente tesi, ed è facile che qualcuno del personale sul ponte venga ucciso o mutilato. Rammento che una ricerca statistica ha appurato che il ponte di volo di una portaerei è in assoluto il luogo più rischioso del mondo. Un incidente come quello che hai detto avvenne nel 1996 sulla Nimitz: un Tomcat in appontaggio subì la rottura del cavo di arresto, che nella sua "frustata" uccise un marinaio e ne ferì altri quattro. Il velivolo riuscì ad atterrare incolume. L'episodio che hai citato, invece, è avvenuto l' 11 settembre del 2003 verso le 16 del pomeriggio, sulla portaerei CVN-73 George Washington, al largo delle coste della Virginia. Un F-18 in appontaggio impegnò il cavo n. 4 che si ruppe. Il velivolo, del VFA-106, finì in mare, ma il pilota riuscì ad eiettarsi e fu tratto in salvo. Dodici marinai rimasero feriti, almeno uno di essi in maniera grave. ====== OT: ragazzi, cerchiamo di contenere il più possibile le dimensioni delle foto nelle firme. Non è per niente, ma il caricamento delle pagine, specialmente se ci si connette con connessioni non tanto veloci (come capita a me quando uso il portatile in viaggio) talvolta è addirittura impossibile.
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Innanzitutto una precisazione: gli Hellfire sono sia in versione a guida laser semiattiva (utilizzata sugli AH-64A Apache) che in versione a guida radar semiattiva (AH-64D Apache Longbow). ===== Quanto alle azioni di combattimento, nessuno ha mai detto che gli Apache spazzano via un reggimento corazzato e se ne vanno senza perdite. Però se l'azione è ben pianificata, il risultato non si allontana poi molto da questo. Uno squadrone di Apache è accompagnato da elicotteri scout, tipicamente gli OH-58D, che individuano i bersagli e la migliore rotta di attacco, poi la passano agli Apache. Questi ultimi attaccano con modalità molto particolari: sfruttando avvallamenti del terreno, foreste, colline ecc... possono esporsi molto poco al tiro nemico, individuare i sistemi antiaerei e metterli fuori combattimento da distanze di 8 chilometri e più (il che significa in pratica al di fuori della portata di molti sistemi antiaerei semoventi), per poi dedicarsi all'attacco dei carri rimasti senza protezione. Chiaro che tutto ciò è rischioso e il nemico (specialmente se un nemico forte come l'esercito sovietico) non sta a guardare, per cui va messo in conto un tasso di perdite più o meno sensibile. Ma se riesce un attacco di sorpresa,niente di più facile che gli Apache se ne tornino senza perdite.
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Quello è un cannone. I buchi servono per favorire l'evacuazione dei fumi e su alcuni cannoni agiscono anche per compensare il rinculo. I buchi sono regolari, gli effetti della luce e dell'esposizione un po' meno. ======= Upside down significa "a testa in giù", "capovolto".
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Per il K-Max c'è un fanatico che gli ha dedicato un intero sito: http://www.markusherzig.com/kmax/ Per quanto riguarda la quota, la massima è di 4500 metri, ma attenzione: ricordo che un conto è la quota che un elicottero può raggiungere fuori effetto suolo (ossia sul livello del mare) è un conto la quota che può raggiungere in effetto suolo (mantenendosi, cioè, vicino al terreno, per esempio su una montagna). In quest'ultimo caso si possono anche raggiungere quote elevatissime, anche oltre gli ottomila metri... a patto di trovare una montagna così alta...
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http://en.wikipedia.org/wiki/XB-70_Valkyrie
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Lo mette a disposizione l'aeronautica australiana qui: http://www.defencejobs.gov.au/default.asp?...lanegame&p=304# mi ci sono imbattuto per caso ma ho pensato che vi avrebbe fatto piacere, è un perditempo simpatico...
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La classe Nimitz si è rivelata una classe affidabile ed efficiente , per cui il progetto, con gli inevitabili ritocchi tecnologici, sarà sostanzialmente mantenuto. L'isola sarà più piccola e stealth (per quanto si possa parlare di stealth per una cosa di 100.000 tonnellate di acciaio) e ci saranno altre migliori, specialmente in tema di spazi a bordo e sicurezza, e automatizzazione.
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Chi sale su quell'aereo sono le stesse persone con cui Bush ha a che fare tutti i giorni, quando è alla Casa Bianca o comunque a terra.
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Davide, tutto si può fare... gli israeliani ne sanno qualcosa quando bombardarono la centrale nucleare irakena. Ma la discussione prende una piega inutile. Il B-2 non lo vedi con i radar normali quindi il problema non si pone. Radar particolari, per usi particolari, che poche nazioni hanno, sono in grado di vederlo ma non di tracciarlo nè di rendersi conto di cosa vedono.
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Bhè... ormai tutto quello che è in servizio oggi ha i suoi bravi 20-30 anni sulle spalle, se non di più. I tempi per introdurre nuovi sistemi d'arma sono quelli che sono, e il MI-24 Hind è solo di 4-5 anni più vecchio dell'AH-64 Apache.
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Se in tempo di pave un pilota finisce in acqua e vai a recuperarlo, quella è una missione SAR. Se invece devi recuperare un pilota dietro le linee nemiche, quello è Combat SAR.
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Io credo che nel settore dei velivoli a reazione, la Germania non abbia fornito tanto ai vincitori. Programmi come il P-59 ed il P-80 dimostrano che i progettisti americani erano più o meno allo stesso livello di quelli tedeschi, chiaro che poi si è proceduto a una fusione tra il meglio delle conoscenze americane ed inglesi, ed il meglio di quelle tedesche (che erano più avanti sulla configurazione alare, ad esempio, avendo già scoperto i vantaggi delle ali a freccia). Anche i sovietici attinsero abbondantemente alla tecnologia tedesca (anche perchè misero le mani su molti più ingegneri tedeschi e non avevano programmi già avviati nel settore). Questo ad esempio è il SU-9 (da non confondere con il supersonico che porta la stessa sigla) che è una scopiazzatura del 262: Il P.1101 servì come base del dimostratore sperimentale americano X-5. Il Sabre invece, nacque nel 1944, ma fu solo nell'agosto del 1945 che le sue ali diventarono a freccia, e c'è da scommettere che questo cambiamento fu dovuto proprio all'analisi dei dati ottenuti dai tedeschi sulle ali a freccia.