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Gianni065

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  1. Fu costruito nel 1967. Dal 1979 ha cessato di funzionare. Almeno ufficialmente.
  2. Gente. L'US Navy è progettata per spazzare via la flotta sovietica. Quella cinese è poco più di un aperitivo. Per inciso, i cinesi hanno solo un SSBN in servizio, e non è quasi mai in mare perchè non funziona quasi mai. Gli americani non hanno alcun interesse a infilarsi nei tratti costieri cinesi: i Kilo non possono navigare sempre in immersione (al contrario degli SSN) e appena mettono su il naso sarebbero avvistati e affondati. In caso di guerra, gli SSN americani e i velivoli antisom farebbero piazza pulita di qualsiasi sottomarino cinese nell'area. Ricordate che la silenziosità di un SSK serve solo se c'è effetto sorpresa: ma se il nemico sta venendo per stanare proprio gli SSK, non farebbe altro che sparare al massimo i sonar attivi senza preoccuparsi di fare navigazione silenziosa (e non pensiamo solo ai sonar dei sottomarini, ma anche alle sonoboe attive di aerei ed elicotteri). Ora come ora, le forze americane sono quelle operativamente più addestrate nel mondo perchè hanno accumulato una serie di esperienze "live" che valgono oro, e in questo genere di scontri non c'è nessuno che possa contrastarle. I cinesi potrebbero solo tentare di lanciare attacchi aerei di saturazione, ma per fortuna ci sono i sistemi AEGIS a dar manforte ai caccia delle portaerei, senza contare che sugli aeroporti di Taiwan atterrerebbero i caccia dell'USAF e dei Marines, annullando il vantaggio cinese della distanza. ======== In ogni caso, la Cina non invaderà mai Taiwan, tranquilli.
  3. Gianni065

    Parecchie cose

    Single shot, per come l'ha postato , significa solo colpo singolo. Alcuni fucili d'assalto hanno la possibilità di selezionare se si vuole sparare a colpo singolo, a raffica di tre colpi o a raffica continua.
  4. Da quando non si usano più le valvole, i circuiti sono allo stato solido.... Ma credo che in gergo radar significhi la stessa differenza che passa tra un Hard Disk e una chiave USB: quest'ultima è allo stato solido, nel senso che non ha parti in movimento.
  5. Le onde radar non si trasmettono attraverso l'aria. Il radar funziona anche nello spazio vuoto assoluto.
  6. Forse il fatto che il volo 93 si è schiantato sotto gli occhi di altri due aerei ti può bastare? Trascrizione comunicazioni radio Cleveland (che sta tentando di mettersi in contatto con il volo 93): Executive956: "L'aereo che state chiamando si trova verso est?" Cleveland: "Sì. Ha appena virato a est rispetto a voi. United 93 mi sentite? American 1060 e Executive 956, abbiamo perso il contatto con quell'aereo" Executive956: "Cleveland... qui 956. Noi lo vediamo, restate in attesa" Cleveland: "Lo avete a vista adesso?" E956: "Sì. Adesso lo abbiamo perso mentre virava" Cleveland: "Virate su rotta 220. Fatemi sapere se lo vedete" E956: "OK. E' ancora lì. Lo vediamo, qui nove cinque sei" Cleveland: "Ho capito... a che distanza? 25 miglia?" E956: "Affermativo da 956" Cleveland: "Vettore per 956. Virate a 180" E956: "Negativo per la virata. Qui 956. Sembra che stia andando proprio nella nostra stessa direzione!" Cleveland: "American 1060, e voi lo vedete? A nordovest rispetto a voi, potete dare un'occhiata?" American 1060: "Stiamo giusto guardando" Cleveland: "Volo 93 mi sentite? Volo 93 mi sentite?" (ripete la chiamata molte volte, in questo istante il 93 sparisce dal radar di Cleveland: il volo si è schiantato). Cleveland: "1060, vedete qualcosa alla vostra destra? Qualche attività di volo o tracce di fumo?" American 1060: "Adesso guardiamo... oh sì... vediamo una nuvola di fumo che sale spiralando da terra. E' a ore due. E' una nuvola di fumo che sale spiralando!".
  7. Gianni065

    Rapporto di spinta-peso

    E tanto per metterci la ciliegina... lo Shuttle non deve abbandonare la Terra. Entrare in orbita significa esattamente avere una velocità inferiore a quella di fuga.
  8. Veramente in Iraq come gli americani ammazzano una mosca, è su tutti i giornali. Manco i flares possono tirare che gli dicono che usano il fosforo bianco, e ogni cadavere ritrovato finisce sulle TV di tutto il mondo. Semmai quello che i giornali non dicono è tutta l'opera di ricostruzione che stanno facendo. Bobo... clicca su "cerca" e vai a leggere cosa abbiamo già scritto sull'Iraq. Poi a te che t'interessa, scusa? Avete detto per millenni che se agli arabi gli sta bene un certo tipo di vita non spetta a noi metterlo in discussione. Adesso in Irak c'è un governo LIBERAMENTE eletto. Gli americani se ne andranno quando sarà quel governo a chiederglielo. Non sono fatti tuoi nè miei...
  9. Ma che stiamo dicendo? Qualcuno ha dimenticato il mazzo delle 54 carte? Li hanno presi quasi tutti!
  10. Di SCUD esistono ormai tantissime versioni, che è quasi impossibile tenere il conto. Alle versioni originarie sovietiche, si sono aggiunte le ultime versioni di produzione russa, che sono molto più precise delle precedenti e possono montare vari tipi di testate, e hanno anche un maggior raggio d'azione (SCUD-D). Poi ci sono una valanga di modifiche locali dello SCUD, la cui conformazione molto semplice (in fin dei conti è parente stretto della V-2) ne fa un'arma ideale per le modifiche. Alleggerendo la testata, molti utenti hanno realizzato versioni a gittata maggiorata, ma poco precise. Altri hanno agito anche sul propulsore, rendendolo più efficiente, e altri invece hanno riprogettato testata e sistema di guida. Altri ancora hanno allungato il missile inserendo alcuni anelli per incrementare la quantità di propellente e quindi la gittata... Alcune di queste varianti locali hanno un nome, altre no.
  11. In effetti le unità navali occidentali sono sempre state carenti come armamento antinave, privilegiando quello anti-aereo. Questo trend è storia vecchia, e ancora oggi va avanti così (anzi, peggiora: molte unità sbarcano i missili antinave o non ne hanno affatto). Anche le armi antisom sono sempre state un po' messe da parte: dopo gli ASROC e altri tipi di lanciatori a media-lunga portata, quasi tutte le unità si sono accontentate di pochi tubi per siluri leggeri, spesso brandeggiati a mano, di ben scarsa utilità contro un sottomarino d'attacco. E adesso anche a quelli si tende a rinunciare. E' difficile spiegare questa manchevolezza, se non si parte da un presupposto fondamentale: purtroppo anche nel mondo militare ci sono tendenze di moda. E quasi sempre la moda è dettata dagli americani (nel mondo militare). Agli americani missili antinave e siluri antisom servivano a poco: il loro concetto di guerra navale presupponeva l'impiego di gruppi da battaglia incentrati su portaerei, e in quest'ottica la guerra antinave e la guerra antisom erano appannaggio di un cocktail formato da aerei imbarcati e sottomarini nucleari, mentre le altre unità di superficie dovevano garantire la scorta antiaerea e antimissile alla portaerei, al massimo integrandola con la scorta antisom degli elicotteri imbarcati. Quindi anche in Europa si sono progettate unità con prevalente funzione antiaerea, anche se non c'era alcuna portaerei da scortare. Detto questo, però, bisogna riconoscere che ancora oggi la minaccia più grossa, per una nave, è l'attacco aereo. Dalla II Guerra Mondiale in poi, le navi militari sono affondate prevalentemente per attacchi aerei, molto raramente per attacchi sottomarini e quasi mai per attacchi navali. Bene o male, i sottomarini nucleari sono appannaggio di poche nazioni, e l'unica maniera per contrastarli è quella di utilizzare altri sottomarini nucleari o - in mero ruolo difensivo - sottomarini convenzionali estremamente silenziosi. I sottomarini convenzionali sono micidiali quando si capita nel loro raggio d'azione, ma la verità è difficile che ci si capiti: i sottomarini convenzionali sono molto lenti quando navigano in immersione, e non hanno alcuna possibilità di "cacciare" una nave militare come una fregata o un cacciatorpediniere. Al massimo possono aspettare che gli finisca in bocca. Gli scontri nave-nave, invece, presuppongono un contatto ravvicinato tra le unità navali, contatto che raramente supera i 40 km di distanza (le portate dei radar, per effetto dell'orizzonte terrestre, sono quello che sono). Si ritiene che una moderna unità navale occidentale sia in grado di evitare di finire a stretto contatto con una unità lanciamissili antinave nemica, e che tocchi all'aviazione (imbarcata o terrestre) spazzare via quella minaccia. Invece un attacco aereo nemico non lascia tempi sufficienti di preavviso: un velivolo ti piomba addosso nel giro di pochi minuti in maniera del tutto inaspettata, e quella minaccia è considerata predominante rispetto alle altre. Queste sono, a grandi linee, le ragioni delle attuali tendenze costruttive navali occidentali, tendenze che io non condivido molto: secondo me una nave dev'essere in grado di esprimere sufficienti capacità contro ogni tipo di minaccia.
  12. Staffo, quello che credi o non credi interessa poco. Se credi che anche i satellitari sono congestionati, o se le linee cellulari fossero congestionate, è qualcosa che credi tu. Libero di farlo. Anch'io credo che ci siano state migliaia di telefonate. Ma non vedo perchè tra quelle migliaia non debbano esserci anche quelle fatte dai passeggeri. Poi , ripeto , sono state fatte. Se hai dubbi, una volta per tutte, comunicaci una teoria secca che spieghi tutto quanto avvenuto secondo te o secondo altri, senza rimbalzare tra aerei telecomandati, missili, cariche esplosive e blocchi di uranio indurito, secondo la piega che prende la discussione. ===== Quanto alla manovra: mi fa specie che dici "avrebbe potuto fare una manovra più semplice". Se ragioniamo da questo punto di vista, potremmo ben dire che la CIA avrebbe potuto inventarsi molte cose molto "più semplici" di un casino del genere, per giustificare un'entrata in guerra (contro l'Afghanistan... non dimentichiamo che il motivo per entrare in guerra contro l'Irak è stato totalmente diverso). Poi, tutto quello che dici sulla traiettoria, che è stata impossibile o improbabile, non vedo perchè mai si dovrebbe applicare a un pilota umano e non a un velivolo radiocomandato. In fin dei conti, un velivolo radiocomandato è pur sempre pilotato da un essere umano, no? Un'ultima cosa: il fatto che i terroristi abbiano frequentato scuole di volo in USA, non significa assolutamente che essi non abbiano preso altre lezioni di volo. Di paesi mediorientali e asiatici che hanno in dotazione B-757 e B-767 ce ne sono a bizzeffe, e persino i talebani disponevano di 3 B-727 che sono molto idonei per imparare a pilotare un jet dalle caratteristiche di volo molto simili a quelle dei Boeing più moderni (il B-727 è usato in praticamente tutte le scuole di volo per grandi plurimotori jet civili !).
  13. Gianni065

    f-35 o Av8b?

    In America vige la logica commerciale, per cui un'azienda non mantiene una linea produttiva se non è certa di ricavarci qualcosa. Mantenere la linea dell'AV-8 era antieconomico e così è stata chiusa. Del resto, allo stesso modo sono state chiuse le linee di velivoli altrettanto stimati: si pensi al B-1, all'F-15C/D, al Tomcat, all' F-117. Persino la linea B-2 è stata chiusa ma in quel caso l'USAF, per motivi precauzionali, ha deciso di acquistarla in blocco e di accontonarla, anzichè lasciare che fosse smantellata. Ma la cosa si spiega agevolmente, visto lo scarsissimo numero di B-2 prodotti. Non credo che ci siano quindi altre ragioni, a parte l'assenza di ordini. Del resto, non ha senso pensare che la chiusura sia stata fatta per obbligare la gente a comprare l' F-35: a parte che i produttori sono diversi, ma se qualcuno vuole una manciata di Harrier usati e ricondizionati, non glieli nega nessuno. E poi non dimentichiamo che anche l'Inghilterra aveva la sua linea di produzione di Harrier II e di Sea Harrier.
  14. Al momento la Cina non dispone di una componente anfibia così articolata da poter pensare a un'invasione di Taiwan. Di certo, però, attacchi di saturazione con le forze aeree finirebbero prima o poi per soverchiare la difesa aerea di Taiwan (in fin dei conti, c'è una certa sproporzione di forze.....) e la marina cinese riuscirebbe a imporre un blocco navale nei confronti dell'isola ribelle. Una volta scardinate le difese, vuoi con navi anfibie, vuoi con mercantili caricati di uomini, i cinesi sbarcherebbero e Taiwan potrebbe solo vendere cara la pelle. Il motivo per cui la Cina non si azzarda a pensare una cosa del genere sta nell'imponderabilità del comportamento americano: i cinesi sanno bene che gli americani non digerirebbero la cosa, ed esistono impegni formali degli USA per difendere Taiwan in caso di attacco. E la Cina sa benissimo che con l' US Navy non la spunta...
  15. Gianni065

    Vernice Trasparente

    Ma no, guardate che non è poi così difficile. Esistono molti materiali che, se attraversati da corrente elettrica o irradiati da determinate frequenze o sottoposti a determinate temperature, tendono a cambiare colore. Ho visto persino i miei figli giocare con bambole e bambolotte che cambiano colore a seconda dell'ambiente in cui si trovano (sole, buio, caldo, freddo, secco, umido ecc...) o a contatto con la pelle. Non ci vuole quindi molto a creare un pannello o un tessuto, sottoposto a leggere tensioni elettriche o irradiazioni a frequenze non visibili dall'occhio umano, che possa cambiare colore rispondendo alle variazioni di corrente e di frequenza. Un sensore piccolo come una coccinella e un microprocessore non più grande di un'unghia (tipo quelli che si trovano in una macchina fotografica) possono rilevare i colori dell'ambiente o dello sfondo e inviare al pannello/tessuto le necessarie variazioni elettriche o di frequenza che lo spingono a cambiare colore nel modo voluto. Se i pannelli sono abbastanza piccoli, possiamo immaginare un mosaico di migliaia di piccolissimi pannelli o pezzetti di tessuto che ricoprono un mezzo o un individuo. Non è una cosa complicata come concetto teorico, è invece più complicato conciliare la delicatezza di un simile sistema con i maltrattamenti che esso subirebbe sul campo di battaglia. Sempre in USA, e precisamente presso l'USAF, si sono sperimentati sistemi di vernici per aerei che all'occorrenza possono essere irradiati e aumentare moltissimo la propria luminosità (il sistema di irradiamento è simile ad una serie di lampade al neon opportunamente predisposte). Si è infatti accertato, in decenni di combattimento aereo, che la sagoma dei velivoli tende a stagliarsi come un punto scuro sullo sfondo di un cielo chiaro, per quanto chiara sia la verniciatura. Rendendola luminescente, essa si va a confondere con lo sfondo del cielo. In questo caso la tecnica prometteva molto bene, poi a un certo punto è caduta nel nulla. Ma il fatto che di certe tecniche non si sappia più nulla, non significa necessariamente che esse siano state abbandonate: semplicemente i relativi studi possono essere stati secretati.
  16. Per Balthasar: mai sentito.
  17. Gianni065

    mine

    Una mina non può sapere se una nave è fatta in acciaio, nè gli interessa saperlo: le navi militari hanno tutte generalmente lo scafo in acciaio (tranne qualche imbarcazione specializzata - come i cacciamine - che usa la vetroresina, oppure qualche naviglio leggero che usa l'alluminio). Una mina a influenza ha due tipi di sensori (uno o l'altro o entrambi): un sensore magnetico e un sensore acustico, ed esplode quando i livelli di segnale raggiungono quelli per i quali è programmata ad esplodere. In alcuni casi, una mina particolarmente intelligente può ricavare dai suoi sensori un'immagine magnetico-acustica del bersaglio, e confrontarla con un database interno. In questi casi la mina può essere programmata per esplodere al passaggio di un determinato tipo di nave o addirittura di una specifica nave, distinguendola persino da una della stessa classe (l'impronta magnetica è come un'impronta digitale, nessuna nave è uguale a un'altra). ===== I sottomarini dispongono di un piccolo sonar anti-mine, che emette un segnale ad altissima frequenza e ridottissima portata (per non essere intercettato) e che serve proprio ad evitare le mine.
  18. Il mercato dei grandi pattugliatori oceanici ad alte prestazioni ed elevatissima autonomia, è un mercato che oggi come oggi interessa poche nazioni (in pratica solo gli USA e - forse - qualche paese dell'area del Pacifico, come Giappone e Australia), Le ricadute industriali quindi, potrebbero non compensare gli investimenti. Per l'Italia poi, il problema è solo quello di pattugliare il Mediterraneo centro-orientale, e in particolare il tratto adriatico e quello compreso tra il golfo di Taranto e il Nord Africa. Si tratta di un'esigenza che può tranquillamente essere ricoperta da un velivolo come l'ATR-72/ASW o addirittura l'ATR-72/MP. Utilizzando adeguatamente un mix di velivoli da pattugliamento ATR, di navi pattugliatori (che onestamente alla MMI abbondano), di sottomarini e di aerei (classe Eurofighter o Tornado o F-35) armati di missili antinave (che al momento secondo me sono la lacuna più grossa, dopo il ritiro dei Kormoran) l'Italia è perfettamente in grado di assicurare le capacità di ricerca e di "kill" che il teatro richiede. Spendere un solo euro di più significa davvero buttar via soldi che servono ad altri programmi.
  19. Gianni065

    Corea del Nord

    Sì. Il 9 settembre del 2004, a Ryanggang, una provincia situata al confine con la Cina, avvenne una fortissima esplosione, accompagnata da una grossa nuvola a forma di fungo, avvistata da un satellite da ricognizione, del diametro di ben 4 km. Nella zona c'è una installazione segreta sotterranea, sospettata di far parte del programma di arricchimento dell'uranio condotto dalla Corea del Nord, e l'esplosione è stata rilevata anche dai sismografi. Solo dopo le evidenze satellitare, i nord-coreani hanno ammesso che si è trattata di un'esplosione, ma hanno sostenuto che era esplosivo convenzionale utilizzato per demolire una montagna per la realizzazione di una centrale idroelettrica. Strana la coincidenza che il 9 settembre è l'anniversario della nascita della Corea del Nord... Però va detto che non sono stati rilevati isotopi radioattivi: se si fosse trattato di un'esplosione atomica in atmosfera, non sarebbero sfuggiti. Potrebbe essere stata però un'esplosione sotterranea, forse nelle viscere della montagna, che ha causato il crollo di una parete di essa e il sollevamento della nube di detriti. In questo caso non ci sarebbe stata emissione di isotopi.
  20. Non avevo visto che parlavi di missili balistici. Parliamo comunque di missili a corto raggio. Probabilmente la notizia si riferisce agli SS-21 SCARAB, che i russi chiamano Tochka. Ha una portata di circa 120 km. (a proposito: nel 1999 i satelliti spia americani seguirono il lancio di due SCARAB dalla città di Mozdok, che dopo un volo di circa 90 km colpirono in pieno un mercato e una scuola per bambini di Grozny, provocando 143 morti civili...) Un altro missile simile è l'SS-1 SCUD, che ha una portata che può arrivare anche a 700 km. Entrambi i tipi, nelle ultime versioni, montano testate in grado di manovrare per confondere i sistemi di intercettazione antimissile. Ed entrambi i tipi sono offerti per l'espartazione ed equipaggiano decine di forze armate nel mondo. ===== I russi vendono tutto ciò che possono vendere. C'è poco da dire: è sempre stata la loro politica commerciale.
  21. Gianni065

    Vernice Trasparente

    C'è un fondo di verità. Da alcuni anni in USA si stanno studiando speciali materiali in grado di riflettere in maniera differente la luce visibile, e di adattarsi - un po' come fa il camaleonte - all'ambiente circostanze. Questi materiali, comprese le relative vernici, vengono sperimentati sia sotto forma di indumenti mimetici individuali, sia sottoforma di applicazioni per mezzi militari, dai veicoli alle navi agli aerei. Chiaramente, si tratta - almeno al momento - di una mimetizzazione parziale. Il materiale può assumere tonalità molto simili all'ambiente circostante (tipo erba, colore del cielo, sabbia, terra, rocce ecc...) e il comportamento sarebbe regolato da un sistema di microprocessori. Le prime informazioni ufficiali sono state rese pubbliche circa una decina di anni fa, e il programma procede a bassa priorità. I risultati sino ad oggi non sono esaltanti ma in futuro potrebbero esserlo.
  22. Dal momento che il mondo ha consentito che India, Pakistan e Corea del Nord si costruissero le loro brave armi atomiche, non vedo ragione per cui l'Iran debba ritenersi obbligato a non fare altrettanto. La Russia ha i suoi interessi a relazionarsi militarmente con l'Iran: da un lato può sperare che l'Iran interceda presso le fazioni islamiche che hanno insanguinato anche il territorio russo, dall'altro può spuntare trattamenti di favore per il petrolio, dall'altro ancora le fa comodo che l'Iran mantenga alta la tensione in Medio Oriente, andando a compensare la sgradita presenza americana. Di questo passo, ci vorranno pochi anni perchè l'Iran sbandieri il possesso di un'arma atomica, a meno che Israele non decida di intervenire prima, il che è molto probabile (e nessuno potrebbe dir nulla, viste le esplicite minacce iraniane). D'altro canto, minacciare Israele e costruire un'arma atomica, è una sicura strada verso il suicidio, che assomiglia molto alla decisione di Castro ai tempi della crisi di Cuba, quando il grande dittatore implorava i sovietici di consentirgli di lanciare i missili nucleari contro gli USA, accettando che cuba e cubani fossero inceneriti in cambio della soddisfazione di aver portato morte e distruzione in USA.
  23. Solo il KA-50, in 2-3 esemplari, è stato impiegato sperimentalmente in Cecenia, nel 2001, dove (secondo fonti russe) avrebbe distrutto non meno di 30 grossi obiettivi, senza perdite, e dimostrandosi assolutamente invulnerabile ai missili Stinger. Notizia che va presa con le pinze, giacchè sull'effettiva disponibilità di missili Stinger in mano ai ceceni, non vi è alcuna conferma. Secondo i russi, i ceceni ricevettero 50 sistemi Stinger da Al Qaida, responsabili delle decine di abbattimenti di elicotteri e aerei durante la guerra. La notizia non ha mai trovato alcuna conferma, così come non ha trovato conferma la voce che la CIA abbia fornito 4 sistemi Stinger ai ceceni (la CIA non aveva alcun interesse a fare una cosa del genere, e quando la CIA si muove non si limita a fornire 4 sistemi...). L'unica prova mostrata dell'esistenza dello Stinger in Cecenia sono alcune foto che ritraggono dei combattenti con un sistema Stinger, ma non solo non si capisce dove sia stata effettivamente scattata la foto, ma il sistema stesso non sembra efficiente. Penso invece che i Ceceni abbiano attinto abbondantemente agli arsenali presenti sul loro territorio, e ai missili spalleggiabili di produzione sovietica.
  24. E' già la seconda volta che sento questo tipo di affermazione (circa la difficoltà tecnologica di produrre il materiale fissile per la bomba atomica). Non so cosa dicano i testi scolastici delle scuole italiane, ma ho la vaga impressione che ci sia una distorsione dei fatti. Allora chiariamo un po' di cose. Per fare una bomba atomica, si possono usare due tipi di materiali: o l'Uranio 235 o il Plutonio. Iniziamo con l'U-235. Ci sono 5 metodi per produrlo: 1) Diffusione gassosa ad UF6. Costosissimo e rischiosissimo ma non difficilissimo. E' il metodo usato dai francesi. 2) Centrifugazione. E' un metodo tecnologicamente avanzato solo se si usano centrifughe di seconda generazione. Ma se si usano quelle di prima generazione, è soltanto un metodo costoso in termini energetici, ma tecnologicamente accessibile. Tant'è vero che questo metodo è stato utilizzato da Israele e dal Pakistan. 3) Separazione aerodinamica mediante gas ad alta pressione iniettato in condotti a spirale. Metodo ancor più costoso della centrifugazione in termini energetici, ma di gran lunga più semplice. E' stato il metodo usato dal SudAfrica. 4) Separazione elettromagnetica. E' il metodo più semplice, in quanto usato per fabbricare la bomba di Hiroshima, i cui dettagli furono resi pubblici prima che l'intera materia fosse secretata (troppo tardi). Richiede batterie di calutroni, ed è il metodo scelto dai tecnici di Saddam (le batterie furono acquistate dal CERN di Ginevra e messe in opera con l'aiuto francese... alla faccia di chi racconta che furono gli americani ad armare Saddam...) per il reattore di Osirak. Dopo la prima guerra del Golfo, Saddam ha continuato a nascondere queste batterie, alcune delle quali furono scoperte da ispettori ONU negli anni successivi. 5) Ionizzazione selettiva laser. E' un sistema altamente sofisticato, la cui tecnologia è appannaggio di poche nazioni, tra cui USA e Russia. E proprio i russi sono stati così gentili da fornire (fino al 2000) all'Iran assistenza per la realizzazione di un sistema di ionizzazione laser... ===== Passiamo al Plutonio. Produrre Plutonio è la cosa (relativamente) più semplice di questo mondo. L'Uranio utilizzato nelle centrali nucleari civili (per il 97-98 % U-238), ha la cattivissima abitudine di produrre, come scoria, il Plutonio. Ogni tonnellata di combustibile nucleare civile esaurito, contiene alcuni chilotti di plutonio. Basta ritrattare quel combustibile, e si ottiene il plutonio, che può essere indifferentemente utilizzato a scopi civili o militari. E non a caso l'Agenzia Atomica ispeziona accuratamente tutti gli impianti di ritrattamento... tranne quelli di Nord Corea, Pakistan, India e Israele (guarda un po' le coincidenze...). Il problema è che il Plutonio ottenuto dal ritrattamento, è "sporco": oltre al Plutonio 239 che si usa nelle armi atomiche, contiene infatti il Plutonio 240 che influisce negativamente sulle caratteristiche fissili e va eliminato. Per evitare che si formi P.240, occorre utilizzare reattori civili che funzionano ad acqua pesante o a grafite, anzichè reattori ad "acqua leggera". Non a caso indiani e nord-coreani utilizzano reattori ad acqua pesante e a grafite... ======= Quindi, le centrifughe sono soltanto uno dei tanti sistemi per produrre U235 o P239. Disponendo di un piccolo reattore nucleare civile di bassa potenza e moderato con acqua pesante o grafite (la Corea del Nord ne ha uno della ridicola potenza di 5 MW che altro non può servire se non a produrre P239) qualsiasi nazione può costruirsi la sua brava atomica, in barba alle ispezioni dell'Agenzia Atomica (l'Irak aderiva al trattato di non proliferazione, ed era sottoposto ai controlli, e ciò nonostante era arrivato a un passo dal realizzare la sua bomba atomica: fu fermato dagli israeliani, non certo dall' IAEA ...)
  25. Gianni065

    f-35 o Av8b?

    Gli AV-8B appartengono a una linea progettuale che risale agli anni sessanta, è un programma ormai vecchio di 50 anni. Inoltre hanno una serie di limitazioni che l' F-35 supera senza problemi. Mantenere una catenza produttiva per una manciata di velivoli ha ben poco senso. L'Italia avrebbe anche potuto acquistare qualche altro AV-8B di seconda mano, ma non è questo il punto. Ricordate che il successo degli ultimi 30 anni nel mondo aeronautico militare, è firmato F-16 Falcon. E il successore dell' F-16 si chiama F-35. Questo per dire che l' F-35 è tutt'altro che un programma "incerto": è il caccia destinato a bissare il successo del Falcon (che a sua volta ha bissato quello del Phantom II) e si può già prevedere che di F-35 ne saranno prodotti a migliaia per decine e decine di forze aeree (l' F-22 non sarà esportato se non alle solite 2-3 nazioni che possono permetterselo sia politicamente che economicamente). Aver messo la zampa nel programma F-35, e tenuto conto che l'Italia ha già un'altra zampa nel programma Eurofighter, significa essersi assicurati un bel po' di guadagni per i prossimi vent'anni. L' Italia ha visto lontano, e ha fatto un investimento azzeccato. La Piaggio si è già aggiudicata la fornitura di componenti destinati al motore dell' F-35 (l' F135). L'Alenia si è aggiudicata contratti di collaborazione allo sviluppo e produzione di tutti gli elementi della catena logistica che supporterà gli F-35 in ogni parte del mondo. La Marconi-Selenia partecipa allo sviluppo e alla produzione del sistema avionico e di radiocomunicazione dell' F-35. Questo solo per citare alcune ricadute, quelle che mi vengono a mente. L'Italia sta investendo circa 1 miliardo di euro nel programma di sviluppo, che rappresentano più o meno il 5 % del valore dell'intero programma (di sviluppo). Questo significa che la ricaduta industriale, in termini di benefits, sarà pari più o meno alla stessa percentuale (5 %). Il che, in parole povere, significa che se saranno venduti 3000 F-35 (e tutto lascia ritenere che saremo in quest'ordine di cifre, visti i numeri del Falcon) sarà come se l'industria italiana ne avesse venduti il 5 %: ossia ben 150 aerei. Se poi consideriamo che l'Italia conta di comprare non meno di un centinaio di caccia, e tenuto conto che essi costeranno non meno di 50 milioni di dollari al pezzo per un totale di 5 miliardi di dollari, ciò significa che il 5 % di quella cifra (ossia circa 200 milioni di dollari) sono risparmiati perchè tornano nelle casse italiane. Fatti due calcoli, si può prevedere che a fronte dell'investimento di 1 miliardo di euro, l'Italia otterrà compensazioni pari a circa 8 miliardi di euro, nel giro di circa 25 anni. Il che significa che l'Italia si ripaga l'investimento iniziale, si ripaga i suoi 100 caccia e ne resta pure di avanzo. Onestamente, se c'è una mossa straordinariamente corretta che ha fatto l'Italia negli ultimi 50 anni nel mercato dei velivoli da combattimento, questa è sicuramente la partecipazione al programma F-35. L'unico inghippo di tutto questo, sta in un altro fatto. Ossia che il miliardo di euro è stato investito dallo Stato, mentre le ricadute andranno all'industria. Il massimo sarebbe stato se quel miliardo fosse stato investito dall'industria stessa... ma comunque, anche così non bisogna dimenticare i benefici in termini di occupazione, know how e di gettito fiscale.
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