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Gianni065

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  1. Per che cosa? Per invadere l'Iran? Ai tempi d'oggi un'invasione del genere comporterebbe un prezzo in vite umane che nessun paese è disposto ad affrontare, per cui non c'è nemmeno da porsi una simile domanda. L'Irak ha insegnato che gli eserciti moderni non hanno più nè la capacità nè la possibilità politica di procedere a un'occupazione nel senso che si è dato a questa parola fino a qualche decennio fa. Possiamo distruggere un paese dal punto di vista militare ed economico, ma non possiamo occuparlo.
  2. No, definire il Tomcat un "multiruolo" è contrario a ogni premessa tecnica e storica. Un conto è che qualsiasi aereo possa essere dotato di bombe, altro conto è confondere un aereo specificamente progettato per la missione di difesa aerea (come il Tomcat) con aerei specificamente progettati per lo strike (Tornado). Qui parliamo di aerei (Tomcat, Eagle, Tornado) che rappresentano forse gli ultimi progetti nati con una sola missione in testa, e questo dato storico non può essere mutato dal fatto che in qualche modo essi abbiano finito per svolgere altre missioni (Bombcat, Strike Eagle, Tornado ADV) grazie soprattutto alle possibilità offerte dall'avionica moderna.
  3. L'India è la potenza dominante nell'area dell'Oceano Indiano ed è la potenza destinata a confrontarsi con la Cina. Peraltro l'India (al contrario di qualche altra civiltà che rivendica meriti inesistenti) è depositaria di una cultura antica, che ha contribuito allo sviluppo dell'umanità, è un popolo di lavoratori e di studiosi (grandissimi matematici) ed ha un'impostazione ideologica che fondamentalmente è pacifica. Per queste ragioni è una risorsa da tenersi veramente buona, molto più affidabile e sicura della Cina. Purtroppo la sua realtà sociale è estremamente complessa, e questo l'ha distanziata dal mondo occidentale a tutto vantaggio dell'espansionismo cinese. Ma stiamo riguadagnando terreno...
  4. Oh sì... basta avere un sacco di soldi da spendere... Altrimenti devi accontentarti di qualche articoletto dimostrativo....
  5. Dall'elica un buon ingegnere può ricavare dati utili... che dovrebbero servire a ricavarne indicazioni sulle caratteristiche del rumore prodotto. Ma siccome basta un sottomarino (o la rete SOSUS) piazzato in ascolto quando esce il sottomarino "nemico", per registrare perfettamente il rumore delle sue eliche, alla fine serve a poco. Nessuno si fiderebbe mai di fotografie delle eliche: ci vuole poco a mistificarle o a far fotografare dei simulacri non corrispondenti a quelle reali. Molto meglio registrare il suono vero e inserirlo nei database.
  6. Se l'IRAN non vendesse più petrolio gli altri paesi OPEC potrebbero tranquillamente compensare il calo, aumentando la propria produzione (e ci guadagnerebbero pure di più). Siccome credo che a nessuno dei paesi arabi nella zona faccia piacere un Iran con armi nucleari, non credo ci sarebbero troppe difficoltà...
  7. Gianni065

    armi anticarro portatili

    Se lancio un peso a una certa velocità, il "rinculo" (ossia il momento opposto) è esattamente identico. Questo vale sia per un cannone che per un lanciarazzi. Solo che un cannone spara il suo proiettile nella canna: tutto quello che esce esce dalla canna, alla velocità massima, quindi il rinculo è massimo. In un lanciarazzi, il razzo esce dalla canna ma i gas del motore escono dalla parte opposta compensando. Inoltre, un razzo parte a una certa velocità (relativamente bassa) e poi accelera per effetto del motore a razzo. In pratica, il rinculo in un razzo se ne va con i gas di scarico nella direzione opposta a quella del moto, per cui la sollecitazione trasmessa al lanciatore è praticamente zero. ========== Tutti i razzi moderni hanno testate cluster. Come ho detto, di solito un razzo si usa per saturare un'ampia zona, quindi una salva di razzi che distribuiscono submunizioni consente di coprire un'area molto ampia. Risultato analogo si ottiene utilizzando testate FAE. Se si usassero testate singole ad alto esplosivo l'efficacia sarebbe minore. Inoltre, se la testata cluster contiene mine, in pochi secondi si stende un campo minato davanti al nemico (o peggio... in mezzo al nemico) e si creano un bel po' di problemi...
  8. Di solita chi intende attaccare prepara dei piani d'attacco ben precisi, ma chi intende difendersi non può essere altrettanto preciso, perchè non conosce quali saranno le direttrici e le modalità dell'attacco avversario. I piani NATO, quindi, erano abbastanza generici, e per quanto riguarda l'aviazione si dividevano in due grossi gruppi: le azioni di difesa erano mirate a colpire le forze in avanzata e le loro retroguardie e linee logistiche, e ovviamente dipendevano da un'assegnazione degli obiettivi che non poteva essere programmata in anticipo. Al massimo si sapeva che il tot reparto avrebbe dovuto dare sostegno nella tot area, o che lo squadron X avrebbe dovuto attaccare le colonne di carri armati avanzanti nel settore Y. Il secondo gruppo di missioni, invece, prevedeva la distruzione di obiettivi pre-pianificati in territorio nemico: centri di comando, centri logistici e aeroporti. Questo gruppo di missioni era tipico per il Tornado. In ogni base aerea c'è una cassaforte - di solito contenuta in una stanza blindata - e in quella cassaforte sono contenuti gli ordini di guerra, divisi in piani (piano A, piano B, piano C ecc...). In caso di guerra, dal comando doveva arrivare solo l'ordine, regolarmente autenticato, con la dicitura: "Piano C" ad esempio. A quel punto il comandante apre la busta contenente il Piano C, legge gli obiettivi, gli stessi vengono inseriti nei computer di missione e gli aerei armati conseguentemente e poi... via!. I piani di attacco nucleare, invece, non seguono la stessa via. La NATO prevedeva l'utilizzo di armi nucleari tattiche sul proprio stesso territorio, e gli obiettivi da colpire erano le forze nemiche in avanzata e le loro retrovie. Impossibile, quindi, determinare a priori cosa, dove e quando avrebbero dovuto colpire. L'attacco nucleare di basi militari nel territorio nemico è un'azione che potrebbe innescare una guerra nucleare globale, e questo genere di decisione sarebbe stata presa solo quando necessario, su obiettivi stabiliti al momento, e probabilmente affidata ai velivoli da strike basati in Inghilterra. In definitiva, nemmeno un pilota destinato a compiere queste missioni avrebbe mai saputo, fino all'ultimo momento, quale sarebbe stato l'obiettivo della sua missione nucleare, e questa è la ragione per cui ancora oggi la natura di questi obiettivi è segreta, e con tutta probabilità lo resterà per sempre.
  9. Il Patto di Varsavia si è sfasciato e buona parte dei suoi piani sono stati resi pubblici.... ma la NATO non s'è mai sfasciata, e i piani restano segreti...
  10. Giustissimo, non ho citato gli Aster. La conformazione dello spazio tra cannone e sovrastruttura è stata concepita apposta per poter alloggiare anche i moduli Aster e sono stati lasciati liberi gli spazi sottostanti. Solo che gli Aster non li ho messi in conto perchè richiedono interventi un po' più incisivi, perchè bisogna intervenire sia sul ponte che sulla componente elettronica, diciamo che non si possono montare proprio in pochissimo tempo, mentre montare Albatros e Teseo è proprio roba da niente. Comunque link e siti web li puoi postare senza problemi (se non sono porno...)
  11. Gianni065

    armi anticarro portatili

    I lanciarazzi più semplici hanno un funzionamento semplicissimo. Il razzo è completamente stupido, al massimo ha solo un sistema che serve per stabilizzarne la traiettoria compensando gli effetti, ad esempio, del vento. Quindi, una volta lanciato brucia il propellente e poi cade seguendo una traiettoria balistica, più o meno come qualsiasi proiettile di artiglieria. L'alzo e il puntamento del lanciarazzi - esattamente come in un cannone - determinano il punto in cui cadranno i razzi. I razzi sono meno precisi di un colpo di cannone, perchè in un colpo di cannone i dati balistici sono molto più precisi (nel senso che la carica di lancio è attentamente pesata, la canna è rigata e quindi il proiettile è naturalmente stabilizzato, e il proietto è più piccolo e veloce). Infatti i razzi sono grossi e stabilizzati mediante alette retrattili e pertanto più sensibili al vento e alle perturbazioni atmosferiche, sono più lenti e la combustione del propellente non è mai perfettamente costante. In compenso sono molto semplici e il loro lancio non genera rinculo significativo, per cui se ne possono montare a iosa anche su mezzi leggeri, e l'effetto di saturazione finale sull'obiettivo è molto efficace. (in pratica: per colpire un singolo bersaglio è meglio un cannone, ma per coprire subito una vasta area è meglio un lanciarazzi). I razzi più sofisticati hanno oggi dei sistemi di controllo del volo che possono integrare piattaforme inerziali semplificate o persino un sistema GPS, al punto che si può parlare quasi di veri e propri missili, e la loro precisione diventa paragonabile a quella di un proietto di artiglieria. Inoltre le testate contengono quasi sempre submunizioni, talvolta intelligenti.
  12. Gianni065

    Cin cin Cinesin

    In Italia si cerca sempre di mantenere le 150 ore di volo annuali (sopra ho scritto 180 ma in effetti negli ultimi anni la NATO ha abbassato il requisito minimo a 150, anche se 180 resta preferianziale), anche se ci sono reparti che volano ancora di più. Per quanto riguarda i paesi ex-URSS e company, c'è da dire che già ai tempi della guerra fredda i paesi del Patto di Varsavia volavano una media di ore che era intorno alle 50, massimo 80 annue (semplicemente perchè i motori dei velivoli da combattimento di produzione sovietica avevano una vita utile che spesso non arrivava alle 300 ore, motivo per cui non si riusciva a volare di più). Oggi non pare che la situazione sia migliorata, anzi. Sento di molti reparti che a malapena volano 10-20 ore annue, e solo alcuni riescono a mantenersi oltre le 50 ore.
  13. Questo era il lancio Jane's del 5 gennaio 2006. Some fighter manufacturers have predicted that India will issue a formal request for proposals (RFP) for up to 126 new multirole fighters in the first quarter of 2006. If the requirement becomes firm, it will be by far the largest new combat aircraft procurement since Korea's F-X contest, won by the F-15 in 2002. [Jane's International Defence Review] A proposito, sempre la Jane's - lancio agenzia del 12 dicembre 2005 - ha comunicato che Singapore ha confermato l'ordine per 12 F-15SG Eagle e altri 8 in opzione. Si tratta della gara da cui fu estromesso l'Eurofighter.
  14. Un corso potrebbe anche essere una soluzione, ma è difficile da praticare. Per addestrare un agente di polizia all'utilizzo basico dell'arma occorrono non meno di un centinaio di ore tra teoria e pratica e varie centinaia di colpi sparati in poligoni. Questo ti insegna a usare l'arma e a tirare con precisione in un numero ristretto di condizioni (varie posizioni di tiro mirato, lento e rapido) ma successivamente occorre integrare l'addestramento con altre condizioni di tiro (istintivo, in movimento, contro bersagli in movimento ecc...). E tutto questo ancora riguarda l'aspetto squisitamente tecnico. Tutto l'aspetto psicologico (che riguarda la capacità di affrontare un conflitto a fuoco o comunque di affrontare situazioni di rischio o di confronto con delinquenti) fanno parte di altri moduli addestrativi, e spesso nemmeno si acquisiscono con l'addestramento ma solo con l'esperienza operativa. Inoltre non sono pienamente convinto che sia nelle intenzioni delle forze politiche avere migliaia - se non milioni - di cittadini che siano in grado di destreggiarsi perfettamente con le armi da fuoco o quanto meno di sparare con considerevole precisione. Qualche colpo sparato in aria o un malavitoso ucciso di tanto in tanto da un cittadino troppo nervoso, è cosa differente da una vera e propria strage di delinquenti uccisi con metodica precisione! La verità è che in Italia è difficilissimo avere un porto di arma per difesa personale, ma facilissimo ottenere l'autorizzazione alla detenzione in casa o l'autorizzazione al trasporto di armi a titolo sportivo. Questi ultimi due permessi, consentono di acquistarsi un arsenale perfettamente legittimo. Se non ricordo male, si tratta di 3 armi comuni da sparo, 9 armi sportive (dove per armi sportive si può acquistare tranquillamente un 357 Magnum o un 44 Magnum) e un numero ILLIMITATO di armi da caccia (e in Italia sono catalogate come armi da caccia anche aggeggi che con la caccia hanno poco a che vedere, come fucili a pompa e fucili semiautomatici classe M-16). A questo punto una soluzione potrebbe essere: - Obbligo di un idoneo corso per chi chiede il porto d'armi o una qualsiasi licenza alla detenzione o trasporto (corso che dev'essere qualcosa di ben più serio dell'abilitazione al maneggio delle armi rilasciata dal poligono o dalla fotocopia del congedo militare...) - Facoltà, per chi non ha la possibilità di frequentare i corsi, o di pagarseli, di ottenere dei permessi limitati. Ad esempio, si può autorizzare a tenere in casa solo determinati tipi di armi e determinati tipi di munizioni, e addirittura le aziende potrebbero anche essere incentivate a produrre pistole e munizioni non letali o a letalità ridotta. Ad esempio in Francia furono realizzate delle palle in plastica che avevano caratteristiche balistiche del tutto identiche a quelle di una palla in metallo, ma che al momento dell'impatto contro un bersaglio avevano una capacità di penetrazione molto ridotta pur trasmettendo un'energia d'arresto significativa. Purtroppo in Italia questo genere di munizionamento non è mai stato legalizzato.
  15. Gianni065

    Cin cin Cinesin

    Sì infatti. Il forum è di aeronautica ma le discussioni politiche non mancano nelle sezioni apposite. In ogni caso avevi parlato di generali "figli di papà", adesso salta fuori che sono generali asserviti agli americani. Sono cose un po' diverse. Se lo scopo era solo quello di fare la solita sparata anti-americana non c'era bisogno di girarci attorno. E comunque decisioni come quella di andare in Irak o la legislazione da applicare in casi come quello della funivia non sono di competenza dei militari. ===== Per Dread: le ore di volo dei piloti francesi, inglesi e tedeschi sono generalmente corrispondenti a quelle stabilite dalla NATO per mantenere la combat readiness, ossia un minimo di 180 ore di volo. Non sempre i reparti di volo sono tenuti allo standard NATO, ma in ogni caso la media delle ore volate non è mai al di sotto delle 120 ore nei casi peggiori. ===== P.S. x SU27 Io sono americano. Doppio P.S. Sono ancora rilassato...
  16. Protetto dalla CIA è una parola grossa. La leggenda vuole che Ali Hassan Salameh ebbe contatti con la CIA, rivelando informazioni sui gruppi terroristici in cambio di un aiuto politico americano nei confronti dell'OLP (aiuto inteso come influenza americana nell'ambito della contrapposizione ma anche del dialogo tra Israele e OLP). Autore di questo contatto sarebbe stato Robert Ames, direttore della CIA nel Medio Oriente, personaggio leggendario nell'agenzia. Ali Hassan è stato ucciso dagli israeliani nel 1979, mentre Ames è rimasto ucciso nell'attentato contro l'ambasciata americana a Beirut che fece una sessantina di morti nel 1983. E visto che i due protagonisti della vicenda sono morti entrambi, dubito che nessuno potrà mai confermare o smentire questa leggenda. EDIT Personalmente non credo a questa storia, ma Ames aveva moltissimi informatori ed è probabile che qualcuno di essi fosse molto vicino ad Ali Hassan. Ma che Ali Hassan potesse giungere ad accordi con la CIA lo ritengo molto improbabile, sia perchè Hassan non era tipo da fare una cosa del genere, sia perchè il Mossad non avrebbe tollerato la cosa (e se l'avesse tollerata, non l'avrebbe ucciso).
  17. Easy... guarda che non lo dico io... prenditela con la Fincantieri...
  18. Gianni065

    armi anticarro portatili

    Batterfield.... certo che posti della roba... mi spiace per Dominus che ti dà pure retta... QUELLI CHE HAI POSTATO SONO MODELLINI ARTIGIANALI USATI NEI FILM DI GODZILLA GIAPPONESI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  19. Gianni065

    Lagunari (foto)

    Per Dominus: i lagunari sono stati creati con il preciso scopo di difendere la laguna di Venezia, in un'epoca in cui la minaccia per l'Italia veniva dal confine con la Yugoslavia e si era individuata la laguna come la direttrice su cui avrebbe potuto avvenire un'avanzata di forze nemiche che - attraverso il Veneto - avrebbe potuto minacciare l'intera area industriale del Paese. I piani prevedevano, quindi, che l'esercito avrebbe dovuto contenere l'avanzata da terra, mentre i lagunari avrebbero dovuto sbarcare alle spalle o sul fianco della forza nemica. Poichè Brindisi è troppo lontana dal teatro operativo veneto, nè esistono altre basi idonee della Marina in quell'area, e poichè all'epoca il San Marco era un reparto molto piccolo e destinato ad altro genere di interventi, la creazione dei lagunari aveva una sua innegabile logica. Oggi in effetti sono praticamente inutili.
  20. Non mi risulta una simile cifra. Che io sappia, un singolo RPV Predator costa 3,2 milioni di dollari, completo di sensori EO/IR/SAR. Una stazione di controllo costa 2,9 milioni di dollari mentre il sistema di distribuzione dei dati (denominato Trojan Spirit) costa 2,2 milioni di dollari. Il costo totale di un sistema completo (composto da 4 RPV, 2 stazioni di controllo, 4 pacchetti di sensori modulari, 1 stazione video ricevente, nonchè equipaggiamento per il lancio, per il recupero e per il supporto logistico a terra) è pari a circa 28 milioni di dollari. Il costo di 45 milioni di euro (ma io ricordavo 54) si riferisce a tutto il programma Predator, e comprende, oltre alle spese di acquisizione dell'intero sistema, anche le spese di addestramento, di creazione e mantenimento del reparto che gestisce gli RPV, le spese operative (carburante, manutenzione ecc...). Insomma, è il costo dell'intero pacchetto e delle relative operazioni, ed è complessivo.
  21. Il Brasile ha un costo del lavoro diverso, e una maggiore attenzione agli investimenti sulle proprie aziende. In Italia le aziende devono fare i conti con gli scioperi e quelle operanti (direttamente o indirettamente) nel settore difesa sono spesso anche politicamente ostacolate. La Piaggio aveva tutte le carte in regola per continuare nella produzione di executive sia a getto che a turboelica, ma non è andata così.
  22. Gianni065

    Cin cin Cinesin

    Io sono rilassato Su27. Quando mi girano le staffe i post sono di ben altro tenore... ====== Non ho capito cosa c'entrano gli Eurofighter con la Cina, nè ho capito la storia dei 30 minuti di volo. Si parlava di un confronto Cina - USA, non Cina - Italia. ====== Non mi pare che gli alti ufficiali dell'AMI siano figli di papà... gli alti vertici sono generalmente coperti da chi è stato nel ruolo naviganti (piloti soprattutto, ma anche navigatori) e quindi - che siano stati o meno figli di papà al momento dell'ammissione in accademia - si sono fatti la scorza come tutti. E' poi chiaro che ricoprire le più alte cariche a livello di Stato Maggiore, comporta una serie di valutazioni: oltre ai meriti professionali, entrano in gioco considerazioni di affidabilità e lealtà, e anche considerazioni di carattere politico. Questo vale per tutte le forze armate di qualsiasi paese nel mondo.
  23. Gianni065

    Switchbalde

    A questo proposito, ricordo che ai miei tempi il massimo dell'estetica era rappresentato dal Phantom II, che con i suoi piani di coda negativi, l'ala quasi a delta con le estremità "all'insù", i missili Sparrow semiannegati in fusoliera e il cannone in semi-gondola sotto il muso sembrava uscito dalla fantascienza. Poi quando spiccò il primo volo l'F-15... le sue linee veramente perfette ne fecero il caccia bellissimo per eccellenza e ancora oggi la sua configurazione generale ispira non poco progetti come l' F-22 e l'F-35. Falcon e Hornet completarono l'opera, con linee che apparivano disegnate da uno stilista di fantascienza. Persino l'F-14, il più "tranquillo" della serie, era stupendo: quel muso che si protendeva tra le prese d'aria che sembravano sinuose scapole di una bellissima donna, le prese in gondola con quella conformazione così anti-convenzionale, i piloni subalari di disegno innovativo... Oggi, onestamente, non c'è nulla che mi faccia provare le sensazioni di quei tempi.
  24. Come molti sistemi sovietici, il Tunguska è apparentemente una bestia spaventosa, poi a guardare bene mostra i suoi limiti. Il sistema di guida dei missili SA-19 è a dir poco preistorico. In pratica il radar principale scopre i bersagli e ne calcola i dati, che passa al sistema di tiro. Secondo il bersaglio, il sistema (e/o l'operatore) sceglie se ingaggiarlo con i cannoni o con i missili. A questo punto il bersaglio viene inquadrato dal radar di inseguimento, e se si è deciso per il missile, viene sparato un missile. Quest'ultimo contiene, in coda, una sorgente luminosa. Il sistema di inseguimento ottico acquisisce questa sorgente luminosa, e la guida contro il bersaglio attraverso un radiocomando. Si tratta davvero di un sistema obsoleto, che in occidente è caduto in disuso da decenni. Infatti: - se il bersaglio lancia flares, questi possono ingannare il sistema di guida confondendolo e impedendogli di agganciare la sorgente luminosa del missile. - nei primi secondi dal lancio, il fumo e le fiamme del motore a razzo del missile nascondono completamente la sorgente luminosa del missile e pertanto il sistema ha una portata minima molto elevata, entro la quale è cieco. - Se c'è nebbia o fumo il sistema funziona male o non funziona affatto. - Se il bersaglio arriva con il sole alle spalle la luce solare interferisce con la rilevazione della sorgente luminosa. - Il sistema di radiocomando può essere agevolmente jammato. Il vantaggio è che il missile è relativamente semplice: non ospitando delicati componenti come un sistema di guida radar attivo o semiattivo, può essere sottoposto a maggiori accelerazioni senza dover usare materiali sofisticati e costosi. Inoltre i sovietici avevano il terrore delle capacità di jamming occidentali, e pertanto non hanno voluto puntare su sistemi a guida radar attiva o semiattiva, nè a guida infrarossa, e con l'uso dei laser hanno sempre avuto molti problemi (ad esempio, le prime versioni del Grison avevano una spoletta laser che poi è stata sostituita da una molto meno sofisticata spoletta radio, perchè dava troppi problemi). D'altro canto, dobbiamo rammentare che il Tunguska è essenzialmente un sistema antiaereo basato su cannoni, in cui l'utilizzo dei missili è un optional aggiunto. Se funziona, bene, se non funziona restano i cannoni. EDIT e alla fine non ho risposto alla domanda: può ingaggiare un solo bersaglio per volta, solo con un missile o solo con i cannoni (o magari prima con il missile e subito dopo con i cannoni, o viceversa... ma mai assieme). Ah poi ho scritto che i sovietici temevano le ECM occidentali, e quindi non si capirebbe come mai hanno scelto un radiocomando che in via teorica è ancor più facile da jammare. In effetti non è proprio così: il radiocomando parte dal lanciatore per cui si presuppone una potenza di trasmissione elevata, più difficile da jammare rispetto al debole ritorno radar di un piccolo sensore attivo/passivo montato su un missilotto. Inoltre, le frequenze del radiocomando si possono cambiare con una certa periodicità e con poca spesa, complicando il lavoro dei programmatori dei sistemi ECM, mentre un radar semiattivo o attivo lavora su una determinata frequenza e cambiarla è una grossissima spesa perchè in pratica si deve cambiare tutto il sensore.
  25. lo SLAT è un sistema integrato di difesa antisiluro, composto da un sensore che rileva il siluro in avvicinamento (sonar attivo/passivo), un computer che calcola la manovra evasiva che la nave deve adottare, e sistemi di lancio di esche antisiluro (aggeggi che emettono rumore per ingannare il siluro e attirarlo su di sè). ======= Le armi antisom sono, come ha detto Dominus, tipicamente i siluri leggeri, trasportati da navi, aerei ed elicotteri. I siluri leggeri hanno un raggio d'azione ridotto, quasi sempre sono dotati di un doppio sistema di guida (filoguida e guida automatica attiva/passiva) e nei casi più sofisticati hanno capacità antisiluro. La portata ridotta del siluro leggero lo rende un'arma poco efficace per una nave, una specie di estrema difesa: difficilmente un moderno sottomarino entra nel raggio d'azione dei siluri leggeri di una nave. Per questa ragione le navi antisom utilizzano elicotteri antisom, che estendono enormemente la portata del sistema d'arma, mentre sono un po' in disuso (a parte il MILAS) i sistemi che abbinano un razzo (o un missile) con un siluro leggero antisom. Poi ci sono altre armi. Ad esempio le navi di matrice sovietica utilizzano spesso i lanciarazzi RBU che sono dei razzi antisom, con portata molto ridotta e di scarsa utilità, in funzione di autodifesa, ma possono essere utili in funzione antisiluro (si spara una salva di razzi contro il siluro in avvicinamento... a patto di disporre di un buon sistema di calcolo del tiro). Anche le bombe di profondità sono ancora utilizzate, per vari motivi. Innanzitutto l'esplosione di una bomba di profondità produce un suono fortissimo, che rimbalzando sullo scafo del sottomarino può fornire indicazioni sulla sua posizione. Poi una carica di profondità può servire a mettere in fuga un sottomarino o a farlo emergere, in situazioni di pace (si pensi a un sottomarino che sta spiando nelle proprie acque territoriali, affondarlo in tempo di pace non è una cosa carina, almeno in occidente). A questo scopo sono state sviluppate delle cariche di profondità a lesività molto ridotta (con basso contenuto di esplosivo), una specie di arma non-letale. ========== Perchè le navi sono meno silenziose dei sottomarini? Innanzitutto è difficile che una nave possa stare in agguato. Una nave è lì, bel visibile a tutti, per cui può essere vista al periscopio, le sue emissioni radio e radar possono essere intercettate, ecc.... Una nave ferma è un bersaglio ideale, per cui le navi tendono a muoversi, anche perchè così facendo mettono in difficoltà i sottomarini convenzionali, che in immersione silenziosa non possono navigare a più di pochi nodi. Poi una nave non può variare la sua profondità, per cui non può nascondersi approfittando degli strati termici dell'acqua. Ancora, il semplice impatto delle onde contro lo scafo genera rumore, per non parlare del rumore dei motori e delle altre apparecchiature di bordo. Le navi non dispongono di propulsione elettrica, per cui non possono essere mai troppo silenziose a prescindere da tutto.
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