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Gianni065

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  1. I risultati sono quelli dichiarati dagli israeliani. Ancora ancora puoi mentire su una perdita che avviene sul tuo territorio, ma quando combatti "fuori casa" ogni perdita lascia tracce evidenti, a partire dai rottami per finire al pilota che scende appeso al paracadute. Inoltre i siriani avrebbero potuto esibire le registrazioni degli HUD dei propri caccia. Il confronto fra F-16/F-18 e MIG-23 onestamente non si pone, al di là delle caratteristiche tecniche "sulla carta". I due caccia americani sono concretamente superiori al MIG-23, considerando l'insieme delle capacità (prestazioni, avionica, ergonomia, affidabilità, sistemi d'arma) ma più di tutto gli israeliani avevano dalla loro il "dominio" dello spazio aereo, inteso proprio come capacità di controllare e gestire la battaglia aerea, grazie agli E-2 e agli altri sensori, ai sistemi di data link, all'addestramento, alle tecniche operative. Inoltre, se gli Sparrow americani non sono mai stati campioni di successo, di sicuro erano molto meglio dei ferri da stiro (AA-7) che equipaggiavano il MIG-23, mentre il Sidewinder nella versione L si è rivelato un'arma estremamente efficace, al contrario degli AA-2 e degli AA-8 dei russi (che hanno riguadagnato punti, anche superando la concorrenza, solo con gli AA-10 e - specialmente - con gli AA-11). Non dimentichiamo, poi, che durante gli scontri contro la Siria gli israeliani fecero largo uso di UAV, utilizzati per tendere vere e proprie trappole. Gli UAV avevano riflettori radar che simulavano la traccia di un caccia o di un aereo d'attacco, provocando l'intervento della difesa aerea siriana (caccia e sistemi antiaerei) che finivano sotto il tiro dei caccia e dei SEAD israeliani. Quegli scontri sono stati così netti che hanno provocato una profonda riflessione in URSS.
  2. Grazie Maxtaxi. L'avevo scritto anch'io: In realtà dipende dalle condizioni atmosferiche, da quelle del lancio, dal tipo di ripresa, ecc..., infatti.
  3. Volendo, qualsiasi missile aria-aria lo puoi usare come SAM. Pensiamo ai sistemi SPADA (missile Aspide), ai vari Skyguard e Sea-Sparrow (basati sullo Sparrow) o al Chaparral basato sul Sidewinder. L'AMRAAM ha il vantaggio di avere un sistema radar autonomo, per cui può essere allestito in versione terra-aria con configurazioni leggere (non c'è bisogno del radar di illuminazione). Chiaramente le prestazioni diminuiscono, perchè il missile non gode dell'energia (velocità e quota) fornite da un aereo lanciatore.
  4. No, non credo che i missili occidentali facciano meno fumo di quelli russi, detto francamente. Se osservate bene questa serie di lanci di AMRAAM http://it.youtube.com/watch?v=fpJSviD8D4k# vi accorgete che in alcuni lanci fa una MAREA di fumo, in altri quasi niente. In realtà dipende dalle condizioni atmosferiche, da quelle del lancio, dal tipo di ripresa, ecc...
  5. Mi par di capire che la Svizzera ha chiesto un pacchetto completo di 24 caccia, comprensivo di manutenzione, addestramento, parti di rispetto ecc... con un budget di 1,4 miliardi di euro, pari a 2,1 miliardi di dollari. Immagino che anche un certo quantitativo di missili aria-aria sia compreso nel prezzo. Un F-18E/F costa intorno ai 60 milioni di dollari... all'US Navy, "nudo", ossia il velivolo chiavi in mano e nulla più. Addestramento, parti di rispetto non sono considerati. E' possibile che la Boeing abbia ritenuto che l'affare non è molto conveniente. Effettivamente se le cose stanno così, anche l'Eurofighter potrebbe avere problemi a collocarsi in quella fascia di budget. Ad ogni modo, la Boeing avrebbe dovuto offrire le versioni più avanzate del suo caccia (semplicemente perchè sono quelle le uniche oggi in produzione) e non sarebbe mai stata competitiva - visto il tipo di caccia da sostituire - con il Gripen (e probabilmente anche con il Rafale e forse l'Eurofighter). Teniamo conto che la Boeing ci tiene a definire il suo F-18E/F come un caccia di ultima generazione, puntando molto sulla suite avionica che effettivamente è ai massimi livelli dello stato dell'arte. Boeing, probabilmente, spera di poter spuntare ancora qualche concorso impegnativo e di poter dare filo ai concorrenti di concezione più moderna. Affrontare un concorso perso in partenza (o quasi) potrebbe costare caro in termini di immagine in altri concorsi più danarosi. Difatti la spiegazione ufficiale della Boeing è che il Super Hornet è eccessivo rispetto ai requisiti prospettati dall'aviazione svizzera. Un modo elegante e furbo per dire: "Il nostro caccia è troppo superiore. Se altri partecipano vuol dire che i loro caccia invece vanno bene per requisiti così bassi". A parte questi giochetti pubblicitari, in ogni caso la Boeing non ha particolari problemi e può permettersi di rinunciare a una gara poco convincente. Il grosso vantaggio della Boeing è quello di avere un settore civile in grado di assorbire qualsiasi momento "nero" nel settore militare.
  6. Diciamo che voglio rivedermelo con calma, prima di esprimere un parere. :-)
  7. E mica ti ho smentito. Ho detto anch'io che è una cosa studiata. Ma al momento non c'è nulla di concreto. Tutto qui. I militari e gli scienziati studiano un sacco di cose, ma solo una percentuale di esse si traduce in realizzazioni pratiche. Quanto alle testate nucleari a potenza variabile, il meccanismo utilizzato è quello di variare la quantità di trizio e deuterio iniettato nel core un attimo prima che l'ordigno primario (a fissione) esploda. Ovviamente, se non viene iniettata alcuna quantità di trizio/deuterio, la potenza sarà la minima: solo quella del primario a fissione. ===== In termini teorici, oggi è possibile concepire la distruzione dell'arsenale strategico nemico senza impiegare i propri ICBM. Le nuove armi convenzionali come la MOAB e l'impiego di armi nucleari con elevata capacità di penetrazione potrebbero in effetti consentire di distruggere gli ICBM nemici nei loro silos. Si tratta, però, di termini puramente teorici. La presenza dei sistemi balistici mobili, gli SSBN, l'elevato numero di testate nucleari e vettori disponibili (siluri, aerei, ecc...) rende in ogni caso del tutto irrealizzabile una distruzione dell'arsenale nemico prima che questi abbia possibilità di attuare una devastante ritorsione, almeno se parliamo di USA e Russia. La Cina, invece, non ha mai avuto un arsenale nucleare in grado di resistere a un first strike, e questa situazione non è destinata a cambiare in tempi brevissimi.
  8. Probabilmente si tratta di codici numerici per porte con serratura a combinazione. Ma i varchi "riservati" negli aeroporti, di solito prevedono una tessera magnetica, abbinata eventualmente anche a un codice numerico. La notizia ANSA, letta così, dice poco o niente.
  9. Dogfighter, tutti i missili fanno fumo, non solo quelli russi. Almeno quelli con propulsione a razzo. :-) Il video ha qualcosa di strano... ma non mi esprimo. Video simili non sono all'ordine del giorno e le impressioni possono ingannare. Credo però sia stato accreditato da entrambe le parti, quindi va giudicato autentico. Non mi esprimo nemmeno sulle considerazioni di Ant e di Siberia. Difendono e sostengono gli interessi del proprio Paese. Fanno benissimo. Il problema è che noi "occidentali" dovremmo imparare da loro...
  10. Sì, io detto mezza dozzina perchè in realtà dei 6 Delta IV ce ne sono in media 3 sottoposti a lavori di manutenzione. Dei 2 Typhoon citati solo 1 è realmente operativo e viene usato solo per i test di nuovi sistemi missilistici. I Delta III sono quasi tutti non operativi. Infatti in tutto il 2007 solo 3 (TRE) SSBN sono usciti in missione operativa di pattugliamento. Se confrontiamo con gli oltre sessanta SSBN operativi prima del collasso dell'URSS...
  11. No, è diminuito, e tantissimo. Facciamo qualche esempio. La forza ICBM americana è diminuita da circa 1.100 missili dei tipi Minuteman II, Minuteman III e MX, ciascuno con un numero di testate che variava da un minimo di 3 a un massimo di 10, a meno di 500 missili Minuteman III a testata singola. Siamo passati, cioè, da oltre 3000 testate a 500. L'USAF ha ormai ritirato tutte le bombe nucleari diverse dalla B-61. Parliamo di migliaia di ordigni. Parimenti ha ritirato tutti i missili AGM-69 e AGM-129, anche in questo caso parliamo di quasi 2000 pezzi. Sono rimasti solo un migliaio di ALCM, buona parte dei quali vengono convertiti per l'utilizzo convenzionale. Tutte le armi tattiche imbarcate sulle navi e sottomarini e portaerei americani sono state ritirate: migliaia di ordigni. Tutte le armi tattiche in Europa sono state ritirate (forse sono rimaste poche decine di bombe B-61, peraltro senza innesco). L'Inghilterra ha radiato tutte le sue armi nucleari tranni i missili Trident per gli SSBN. La Francia ha fatto altrettanto e ha lasciato solo gli SSSBN e un pugno di ASMP. La Russia è passata da una forza di 1300 ICBM a meno di 500 missili. La sua imponente forza di SSBN è stata ridotta a mezza dozzina di battelli. Nel 1990 gli USA disponevano di circa 23.000 testate nucleari, oggi sono meno di 10.000, gran parte delle quali sono in deposito in attesa di essere smantellate. Nel 1990 l'URSS disponeva di oltre 35.000 testate oggi ridotte anch'esse a meno di 10.000, gran parte delle quali in attesa di smantellamento. Si ritiene che nei prossimi anni i livelli si abbasseranno ancora, gli USA e l'URSS manterranno circa 2000 testate ciascuno, di cui un 25 % costituito da bombe e il restante 75% costituito da SLBM e ICBM. Direi quindi che la diminuzione del numero di testate è evidente e netta.
  12. Uhm... lasciamo perdere l'articolo che hai postato, Intruder. Assomiglia a un vecchio film di fantascienza che vidi molti anni fa. :-) Però la storia delle testate nucleari "shaped" è vera. Ci sono studi in corso per realizzare testate che, utilizzando sistemi innovativi per l'innesco e per la composizione della testata, dovrebbero riuscire a concentrare il flusso distruttivo in una direzione precisa. Si parla di realizzare ordigni relativamente piccoli, nell'ordine dei 0,05 KT ossia equivalenti a circa 50 tonnellate di TNT, che crearebbero la massa critica attraverso l'utilizzo di esplosivi convenzionali e che convoglierebbero il flusso di radiazioni verso "avanti" mediante l'utilizzo di materiali schermanti opportunamente predisposti nella testata. Non si tratta di idee nuovissime: sono state valutate decenni orsono sia per l'utilizzo in ipotetiche "miniere spaziali" che addirittura per la propulsione di astronavi. Il vantaggio di un simile ordigno è evidente: la carica nucleare avrebbe pesi e dimensioni ridotte, la dispersione di energia e radiazioni sarebbe estremamente localizzata, proprio come nelle cariche cave tradizionali, ed il potere distruttivo sarebbe enorme. Non mi risulta però che questi studi, a livello puramente teorico, si siano mai avvicinati anche solo allo stadio di progettazione di un ordigno sperimentale. Il motivo per cui c'è tanta attenzione verso ordigni con elevata capacità di penetrazione, anche nucleari, risiede nel fatto che ormai si ritiene che nei prossimi decenni alcune nazioni saranno in grado di dispiegare sistemi missilistici con testata nucleare. E questi sistemi potrebbero essere protetti in silos estremamente duri come quelli degli ICBM, e/o gestiti da centri di controllo sotterranei. Un bunker situato a decine di metri di profondità e protetto da metri di cemento, è di fatto invulnerabile nei confronti di qualsiasi ordigno tradizionale e anche nei confronti di un'arma nucleare tradizionale: per distruggerlo occorrerebbe impiegari ordini nucleari di grande potenza, con tutti gli svantaggi causati dall'immensità dei danni collaterali e dell'emissione di radiazioni nell'atmosfera. Una carica nucleare in grado di esplodere a decine di metri di profondità già riduce molto questi effetti indesiderati. Una carica cava nucleare (che secondo i suoi sostenitori dovrebbe garantire una potenza fino a 10 volte superiore rispetto a un ordigno nucleare normale, ma indirizzata in una specifica direzione) potrebbe risultare efficiente e "politically correct". Anche se ho molti dubbi che vedremo tradursi in pratica questo tipo di progetti, questo è un campo in cui tipicamente la segretezza è molto stretta per cui può essere che ricerche ci siano e che siano a un punto molto più avanzato di quanto si possa immaginare.
  13. Gianni065

    Caccia più veloce

    In termini operativi e assoluti, mi pare evidente che il MIG-25 (e oggi il MIG-31) è il caccia più veloce. Escludendo quindi prototipi e velivoli che non hanno mai superato la fase di sperimentazione e di sviluppo o comunque non sono mai entrati realmente in servizio. Per le stesse ragioni, l'aereo militare più veloce è stato l'SR-71, che era però un ricognitore. Solo che se poi si vuole ragionare in termini operativi, e di caccia, non possiamo prescindere dal valutare la velocità EFFETTIVA. Ossia quella che un caccia può mantenere con un minimo di armamento che gli consenta di svolgere la missione per cui è progettato. Se poi consideriamo anche il tempo nel quale un caccia può volare alla sua massima velocità, le cose cambiano ulteriormente. Con pochi calcoli si può verificare che bastano 5-10 minuti di post-bruciatore al massimo per esaurire completamente il carburante, serbatoi esterni compresi (i quali però non andrebbero considerati in questo contesto, visto che impongono pesanti limitazioni alla velocità). Sempre in termini pratici, un caccia ha bisogno di mantenersi almeno 2-3 minuti di capacità di usare il post-bruciatore nel momento cruciale del combattimento, altrimenti quando arriva a contatto del nemico tutto quello che può fare è salutarlo amichevolmente e andarsene. Se consideriamo anche questi aspetti, alla fine ci rendiamo conto che l'F-22 è il caccia più veloce esistente. Volando a 1400 km/h in supercuise, e grazie alla riserva di carburante a bordo, il velivolo può raggiungere un bersaglio a 1000 km di distanza nel giro di una quarantina di minuti e tornarsene poi alla base. Nessun altro caccia esistente può volare per 40 minuti a 1400 km/h con armamento a bordo e poi rientrare alla base, senza aver bisogno di almeno un rifornimento in volo. Il discorso della velocità effettiva che si può mantenere per un tempo prolungato è molto importante. L'esperienza pratica insegna che i velivoli che riescono a volare per moltissimo tempo a velocità elevate, sono praticamente invulnerabili. Se immaginiamo una fascia sensibile di circa 100 km che costituisce la zona "rossa" in cui si trova il nostro obiettivo e che è ben difesa, e se consideriamo che in concreto un sistema di difesa aerea non può avvistare un aereo in arrivo a distanze superiori di qualche centinaio di km (immaginiamo 500 km a voler essere generosi) possiamo fare questa simulazione: - Velivolo in avvicinamento a 1500 km/h. - Avvistato a 500 km di distanza dalla zona rossa - Tempo a disposizione per intercettarlo: 20 minuti, durante i quali bisogna identificarlo, tracciare la sua rotta, allertare una base di intercettori o di missili che si trovi in posizione utile lungo quella rotta o nelle immediate vicinanze e che sia in grado di intervenire tempestivamente... è molto, molto, molto difficile riuscirci! Tanto più se l'aereo, allertato dai sistemi RWR, accelera. - A quel punto l'aereo arriva in prossimità della zona rossa e accelerà per un "dash" a Mach 2, volando a 2.200 km/h. La percorre in appena 2 minuti e mezzo, poi si disimpegna allontanandosi su una rotta diversa da quella di avvicinamento e mantenendo ancora per qualche minuto i Mach 2. Ecco, un profilo di missione del genere lascia pochissime speranze alla difesa aerea di poter intercettare l'incursore, a meno che la difesa aerea non si trovi già in condizione di massimo allarme, con intercettori già in volo, batterie antiaeree pronte al fuoco ecc... Una condizione difficilissima da realizzare e da mantenere per settimane o mesi. Questa è la ragione per cui i sorvoli supersonici operati dagli SR-71 e dai MIG-25 sono sempre stati impossibili da contrastare, nella pratica. ;-)
  14. Perdonami Dominus se ti correggo un refuso banalissimo, ma se Ablaze non ha la minima idea del significato della sigla, potrebbe poi riportarla male: RANGE, non "rage". Dominus ha saltato la N per un mero refuso.
  15. Gianni065

    Il miglior carro

    In tutta onestà spesso sento dire la frase "potevano ributtare in mare gli invasori" ma se poi andiamo a guardare la storia dell'ultimo secolo, ci accorgiamo che non è mai successo (parlo di grosse operazioni anfibie). Di solito chi fa un'operazione anfibia la fa tenendo conto che dall'altra parte c'è qualcuno che cercherà di ributtarlo in mare, e se la fa ugualmente, significa che sa cosa sta facendo. ;-) Quanto ai carri armati, all'Abrams, all'autonomia di 100 km... gli MBT sono macchine complesse e trovare elementi di critica è molto facile, su ciascun modello. Anche se prendiamo veri e propri miti come il Tiger, non mancheremo di trovare critiche a questo o a quell'altro aspetto. Ma giusto per restare in tema di autonomia, l'autonomia è l'ULTIMA delle preoccupazioni di un progettista di MBT. Gli MBT non sono strumenti concepiti per fare lunghe passeggiate, ma sono un concentrato di corazzatura e potenza di fuoco concepiti con il preciso scopo di sfondare e contrastare un fronte nemico duro, agguerrito e armatissimo. In quelle condizioni, già avanzare di 50 km al giorno è considerato un grossissimo successo. Se ci si pone il problema di come rifornire i propri carri che avanzano in territorio nemico per 500 km al giorno, significa che si è già vinta la guerra e nessuno se ne è accorto. Un carro non è solo motore. E' anche cannone e munizioni, che sono limitate. E' anche equipaggio umano, che deve mangiare, dormire, lavarsi, e sgranchirsi le gambe ogni tanto. Questo presuppone che dietro al carro ci sia sempre una catena logistica efficiente. Quando si parla di "guerra di movimento" non si intende certo una guerra in cui prendi centinaia di carri armati e li mandi a scorrazzare per centinaia di km e gli dici: "Quando vi stancate tornate qui". A mandare carri armati avanti e dietro, a destra e a manca, sopra e sotto, come ha scritto qualcuno, sono bravi tutti. La guerra corazzata, la guerra di movimento, è tutt'altra cosa. Significa disporre di uno strumento militare completo (mezzi di ricognizione terrestre e aerea, velivoli ed elicotteri di supporto di fuoco e di supporto logistico, cisterne, cucine, mezzi di riparazione, mezzi comando, mezzi trasporto munizioni, ecc...) in grado di spostarsi rapidamente e di seguire l'avanzata. ;-)
  16. Il Maverick è un missile che si avvia al tramonto. Gran parte delle sue varianti utilizzano sistemi di guida che richiedono - in concreto - l'acquisizione visiva del bersaglio. Questo espone l'aereo attaccante a un rischio inaccettabile con i parametri odierni. In una missione a medio-lungo raggio contro obiettivi noti, si preferisce ricorrere ormai ad altri tipi di armamenti, primi fra tutti le bombe a guida laser e quelle GPS, che sono comparativamente più economiche, più sicure e garantiscono lanci stand-off. Il Maverick conserva la sua validità nell'impiego CAS (e questo spiega il fatto che ormai è concretamente utilizzato solo dagli A-10, dagli AV-8B e dagli F-16) ma anche in questo caso la concezione stessa del CAS sta cambiando e anche in questo settore le armi GPS (programmabili a bordo) e gli RPV armati di Hellfire stanno erodendo il campo d'azione dei sistemi d'arma più datati. L'utilizzo in funzione antinave è servito a colmare le lacune dell'Harpoon, che per alcuni aerei (AV-8B) risulta pesante e che per alcuni bersagli (naviglio sottile) risulta eccessivo e costoso, e questo spiega la sua adozione sull'Harrier II (assieme al ruolo CAS). D'altro canto gli scenari operativi antinave sono sempre meno considerati dai pianificatori militari, l'Harpoon ha dimostrato di essere estremamente efficiente contro il naviglio sottile (vedi scontri contro la Libia) e gli USA non sono certo preoccupati di sprecare un Harpoon in quelle rarissime evenienze in cui ci sarà un'azione antinave. Il risultato è, se la mente non mi inganna, che ormai da quasi dieci anni il Maverick è fuori produzione, e questo lascia intendere che il pensionamento è vicino. Rammento che il missile fa parte di una filosofia progettuale che ha generato la serie Falcon e il missile Phoenix e l'età si fa sentire inesorabilmente.
  17. E' stato un tuo contributo al sito, valido e sempre attuale. Sono io che ti ringrazio. ;-)
  18. Scusate, la faccenda delle centrali nucleari oltre Adriatico mi aveva incuriosito e ho voluto leggere il link. Il titolo del Sole 24 Ore non è il massimo della precisione: Tremonti: "Rilanciamo il nucleare con centrali oltre Adriatico". Ma ancor meno preciso è il commento di Rick86: "Berlusconi si dovrebbe vergognare a fare simili proposte." Senza spirito di polemica, ma solo perchè mi piacerebbe davvero che tutti discutessero con la massima onestà intellettuale, nell'articolo linkato c'è scritto: Tremonti: Le informazioni che girano nei circoli internazionali che mi capita di frequentare segnalano una disponibilità nell'altra sponda dell'Adriatico a fare joint venture nucleari con l'Italia. Mi risulta che ci siano tutti i presupposti geopolitici per un successo. È ancora presto e non sarebbe corretto fare un elenco, ma ipotesi come quelle che ha fatto lei, e altre ancora, negli ambienti qualificati internazionali vengono considerate possibili, anzi consigliate. Naturalmente il patto è che parte dell'aumento del Pil deve restare nei Paesi di origine. Loro avrebbero grandi difficoltà tecnologiche a creare le centrali, noi abbiamo il know how: in una logica di joint venture i tempi politici e amministrativi sarebbero ridotti. Badate bene. Innanzitutto è Tremonti che parla. Il quale si limita a dire che l'ipotesi "nucleare oltre Adriatico" gira nei circoli internazionali. Non è una proposta o un progetto di Tremonti. Non è una proposta o un progetto di Berlusconi. E' qualcosa che gira a livello internazionale, qualcosa per cui oltre Adriatico hanno manifestato interesse e disponibilità. Questo è ciò che dice Tremonti. Un qualcosa che sarà valutato, nell'ambito del programma politico del nuovo governo a tornare al nucleare. Ma il bello è che Tremonti dice: "ipotesi come quelle che ha fatto lei". In altre parole: il giornalista fa l'ipotesi, non Tremonti. Tremonti dice: sì questa ipotesi è considerata possibile nei circoli internazionali, può essere fattibile, la valuteremo. Queste parole, nel titolo dell'articolo, diventano: Rilanciamo il nucleare con centrali oltre Adriatico Ossia un'ipotesi introdotta dall'intervistatore, diventa affermazione dell'intervistato. E qui, Rick (scusami se ti prendo ad esempio, è solo per illustrare la dinamica) la fa diventare: "Berlusconi si dovrebbe vergognare a fare simili proposte". Vi faccio notare questa distorsione solo per amore del confronto serio e qualitativo. Sul punto, poi, devo dire che l'idea di costruire le centrali fuori non è del tutto astrusa, specialmente se intesa ad aggirare il risultato referendario e il popolo del NO e ad evitare l'immancabile movimento di proteste che insorgerà ovunque si decida di costruire una centrale nucleare in Italia. Potrebbe, voglio dire, non essere una questione di scelta. E' infatti evidente che se si potesse costruire una centrale sul proprio territorio, dal punto di vista economico è più vantaggioso. Se si pensa di costruirle fuori, è perchè si prospetta che non sarà possibile costruirle dentro. La proposta di Rubbia, poi, del polmone energetico solare ubicato in qualche parte del mondo a servizio del mondo intero, per quanto irrealizzabile in tempi brevi è estremamente affascinante. Esistono vaste aree quasi del tutto disabitate e del tutto inutilizzabili a qualsiasi altro fine (pensiamo ai grandi deserti africani) che potrebbero essere davvero utilizzate per costruire una mastodontica centrale solare che serva tutto il mondo. Si potrebbe pensare a un consorzio di paesi poveri, senza risorse, che vende l'energia solare così ottenuta a tutto il resto del mondo, un po' come oggi fanno i paesi produttori di petrolio. Un organismo internazionale garantirebbe il controllo di gestione, i prezzi di vendita e il ritorno economico ai paesi consorziati che potrebbero reinvestire i ricavi per abbandonare lo status di terzomondista. Ne guadagnerebbero i paesi industrializzati con la loro fame di energia, ne guadagnerebbero i paesi poveri e - in prospettiva - ne guadagnerebbero anche i paesi produttori del petrolio. Il quale prima o poi finirà, e a quel punto tutto ciò che avranno è una vasta distesa di sabbia. Molto assolata... Spingendo ancora oltre, e tenendo a mente ciò che ho sentito proporre da eminenti scienziati che stanno già lavorando sul dopo petrolio ed i cui progetti sono già al centro dell'interesse di moltissimi parlamenti, l'energia così ottenuta, immagazzinata in pile ad idrogeno o in altre forme, potrebbe essere utilizzata anche per tutte le forme di trasporto terrestre e - in parte - navale. A utilizzare i combustibili resterebbero soltanto i mezzi di trasporto aereo, per i quali però esistono già altre alternative al petrolio. Una simile iniziativa sconvolgerebbe letteralmente il sistema economico e politico che conosciamo, oltre ogni immaginazione.
  19. Gianni065

    SR-72

    Non credo proprio. I progetti che sono stati tenuti efficacemente nascosti, americani o sovietici o di qualunque altro paese, lo sono stati grazie a precise misure idonee a preservarne la segretezza. Il fatto che esistano progetti segreti o possano esistere progetti segreti non è in discussione. Ciò non toglie che ogni voce o notizia va valutata attentamente con i fatti concreti e con la logica, non con miti, leggende e luoghi comuni. Innanzitutto un progetto segreto è un progetto segreto: questo significa che già leggere la notizia che esiste un progetto segreto è una cosa che stona parecchio con la logica. Nei rari casi in cui sono iniziate a trapelare indiscrezioni su un programma che avrebbe dovuto restare segreto, la segretezza di quel programma, da quel momento in poi, ha avuto vita breve. L'Aurora è una storia vecchia di ormai oltre vent'anni, e tanto basta a poter dire che sarebbe ora di finirla con alimentare questa leggenda, tanto più dopo l'evidenza che i fondi destinati ad Aurora erano esattamente quelli allocati per il B-2. La cosa assurda è che siamo in presenza di un programma ultrasegreto, il B-2, per coprire il quale è stato creato il fantasma dell'Aurora, e oggi - solo per il fatto che il B-2 non è più segreto - qualcuno continua a credere all'Aurora !!! Esisteva l'Aurora? Sì, certo che esisteva, per tutti i diavoli! Era il B-2 ! Che accidenti si può volere di più? Il B-2 non è quello che ci si aspettava? Non vola a Mach 6 ma si limita a poter arrivare in qualsiasi parte del mondo senza essere visto dai radar e con una tecnologia aerodinamica che avrebbe fatto impallidire gli ingegneri di qualche decennio orsono? Ci dispiace di aver deluso gli appassionati... Oggi viene detto (io ho riportato una notizia pubblicata su un circuito informativo a circolazione ristretta, non si tratta di notizie segrete ma di notizie che anticipano di qualche giorno la diffusione sui media) che si è al lavoro su un nuovo velivolo spia dalle caratteristiche eccezionali. Può essere semplicemente che il programma è stato avviato, lo si vuole tenere il più possibile riservato (anche nell'eventualità di un fallimento) ma esistono ragioni per cui non è possibile mantenerne l'assoluta segretezza (troppe persone coinvolte, necessità di avvalersi della collaborazione di centri di ricerca civili, difficoltà a impedire indiscrezioni, necessità di chiedere finanziamenti extra al Congresso, ecc...) e quindi si è deciso di dare la notizia. Oppure può essere che la notizia è stata data di modo che, mentre tutti si concentrano sul fantomatico SR-72, da qualche parte si sta sviluppando in gran segreto un UCAV supersonico. Ricordo che il motivo per cui si mantiene segreto un programma, è quello di evitare che qualcuno possa copiarlo o approntare idonee contromisure. Con gli stealth ci si è riusciti così bene che ancora oggi il divario tecnologico imposto dall'industria americana è lontano dall'essere colmato. Una volta che sei riuscito a tenere nascosta la fase di progettazione e sviluppo e sei arrivato al primo volo, hai guadagnato (con i tempi odierni) non meno di 15-20 anni di divario tecnologico. A quel punto non hai più bisogno di tutelare la segretezza. Presenti il velivolo e dici: "Eccolo qua. Adesso iniziate a studiare..." e intanto ti butti su qualcos'altro. ;-)
  20. E la miseria, che è, Nightmare 10 ? A meno che sul carro non abbiamo tirato contemporaneamente una fiala di antrace, una granata al VX e una bomba ai neutroni, è difficile immaginare un ambiente simile ! :-) Ogni corazza ha le sue caratteristiche di resistenza, ogni carica anti-carro ha le sue caratteristiche di penetrazione, ogni carro ha un settore in cui la protezione è massima e un settore in cui essa è minima. Sul campo di battaglia si può incappare in una carica cava di un RPG o in una mina a carica cava o in un missile con doppia carica cava in tandem e profilo d'attacco dall'alto, tanto per fare qualche esempio. L'Ariete dispone di una buona protezione nel settore frontale, che dovrebbe metterlo al sicuro dalle cariche cave di piccolo e medio diametro, e assicurare la sopravvivenza dell'equipaggio anche in caso di attacco con cariche di classe superiore. Il resto del carro, come avviene in tutti i carri, è meno protetto. L'Ariete non è un peso massimo tra gli MBT e non dispone delle corazzature stratificate/composite di qualche suo "collega". Per calcolare le capacità di una corazza composita, si usa di solito "convertire" la sua resistenza alla penetrazione nell'equivalente di una corazza totalmente in acciaio, e precisamente in millimetri di RHA (corazza omogenea equivalente). Un M-1 Abrams ha una corazza pari a circa 1500 mm RHA nella torretta, mentre lo scafo ha una protezione che va da 500 a 900 millimetri RHA secondo il settore. Un Abrams pesa la bellezza di 70 tonnellate. L' Ariete è uno degli MBT più leggeri (forse il più leggero) in campo occidentale, e pesa una quindicina di tonnellate meno dell'Abrams. E' chiaro quindi che la sua protezione è necessariamente inferiore, e dato che anche la qualità della corazzatura è inferiore, possiamo ritenere che la sua protezione è un 25 % - 30 % meno efficiente. Il che significa che si va da un minimo di 350 millimetri RHA a un massimo di 1000 mm RHA. Gli RPG possono perforare da 330 millimetri RHA (i primi modelli) fino a 700 millimetri di RHA (i modelli più recenti) mentre un missile anticarro pesante moderno con testata in tandem come il Kornet può perforare fino a 1200 mm di RHA. Se ne deduce che nei confronti di un moderno sistema controcarro con testata a carica cava, nessun MBT è invulnerabile, specialmente se colpito sui fianchi o da tergo. Le capacità della corazza di disperdere il plasma penetrante, quella del sistema antincendio di intervenire efficacemente e tempestivamente, la disposizione e protezione dell'equipaggio e la dislocazione e protezione delle riserve di munizioni, sono poi tutti fattori aggiuntivi che contribuiscono significativamente a salvare l'equipaggio anche a penetrazione avvenuta. Le esperienze di combattimento insegnano che l' M-1 Abrams garantisce un'elevatissima probabilità di sopravvivenza dell'equipaggio anche quando viene penetrato, ma non disponiamo di dati analoghi (per fortuna) sull' Ariete. ;-)
  21. Gianni065

    Antigravità

    Partendo dal presupposto che la superficie terrestre ha una carica elettrica negativa, ci sono stati studi finalizzati a verificare la possibilità di ottenere la levitazione di un oggetto caricandolo positivamente. La ionizzazione dell'aria mediante forti cariche elettrostatiche è un altro sistema che è stato effettivamente oggetto di studi e ad esso è connesso anche quello che è solitamente chiamato "effetto corona". Questi sistemi però non sono "antigravità", nel senso che non annullano la gravità ma la contrastano, esattamente come fa un propulsore. Ammesso che funzionino, le energie necessarie sono tali da essere incompatibili con qualsiasi applicazione pratica. L'antigravità vera e proprio è oggi tecnicamente e fisicamente impossibile, e tale rimarrà finchè l'uomo non avrà scoperto esattamente cos'è la gravità. Sul punto, infatti, esistono più teorie e anche quella più accreditata (che ipotizza l'esistenza del gravitone) non è provata (che io ricordi) e forse mai lo sarà. Non si vede poi alcuna ragione per la quale un B-2 o un qualsiasi altro aereo, che vola benissimo con i suoi bravi turbofan, debba ricorrere a dispositivi simili. ;-)
  22. Se posso dire la mia sul tema delle discussioni politiche, vorrei sottolineare che questo genere di discussioni tende inevitabilmente a degenerare, e la cosa è particolarmente antipatica quando avviene in un forum che ha tutt'altro genere di argomenti. Perchè antipatica? Perchè in un forum di politica bene o male sai che A la pensa rosso, B la pensa blu, C la pensa verde e D la pensa nero. E' normale che se le diano di santa ragione e in fin dei conti quello è lo scopo del forum e quello è che si aspetta chi lo legge o vi si affaccia per la prima volta. In un forum come questo, si presuppone che A, B, C e D abbiano la stessa passione e interesse per l'aviazione e annessi e connessi, argomento sul quale difficilmente potrebbero litigare. Se scoppiano flame politici in un'altra sezione, rischiano di avvelenare la discussione anche su altri fronti, perchè A si ricorderà che B gli ha dato del "stalinista" e D si ricorderà che gli altri tre gli hanno dato del "fascista". Le firme, poi, aiutano sempre a ricordare e mantenere vivi i rancori. Infine, chi entra nel forum può restare disorientato, perchè magari apre la discussione OT, legge qualche messaggio e si fa un'idea sbagliata del forum o entra già con i preconcetti che tizio e caio gli stanno simpatici e sempronio è un nemico. Spesso in alcuni forum si risolve il problema creando sezioni private riservate alle discussioni "hot" , di modo che solo gli utenti possano accedervi, il che risolve il problema dei lettori esterni ma non quello dei dissidi interni. Morale di queste righe: la moderazione, in questo tipo di discussioni e in questo tipo di forum, deve essere necessariamente molto severa, anche a costo di peccare di impopolarità e di parzialità, per stroncare sul nascere i flame ed evitare che degenerino. In presenza di una moderazione severa, si può star tranquilli che prima o poi gli "oratori" baderanno bene ad esprimere i concetti che vogliono esprimere, pesando le parole e i termini in maniera da non offendere nessuno e non alimentare flame. Ricordiamoci poi che la politica è l'arte di dire tutto e il contrario di tutto, tutto si interpreta, tutto è relativo, tutto è oggetto di opinioni disparate e opposte. In questo campo si discute per esprimere i propri punti di vista, NON per dimostrare di avere ragione, perchè NULLA è dimostrabile in politica. ;-)
  23. Super87. Sai da quand'è che sprizzano teorie complottiste sull'11 settembre del 2001 ? Dal 12 settembre del 2001. C'è gente che ha studiato l'argomento da 7 anni, ormai, e conosce ogni singola riga di tutte le decine di migliaia di pagine pubblicate sull'argomento. Complottiste e non-complottiste. Quando uno entra in una discussione di 100 pagine e gli si propongono link di documenti che sono stati evidentemente scritti dopo lunghe ricerche, si presume - per non fare la figura dell'imbecille - che dia un'occhiata attenta prima di aprire bocca, perchè rischia di dire una grande idiozia. Ti faccio un esempio. Vanity Fair è conosciuta da chiunque si occupi della materia (in chiave complottista e non) come il primo media in assoluto a pubblicare in esclusiva le conversazioni telefoniche e radio della difesa aerea e del controllo aereo civile dell'11 settembre 2001. A tutt'oggi Vanity Fair è rimasta l'unica ad aver ottenuto tutte le 30 ore e passa di registrazione e tutti i media, commentatori e analisti del mondo hanno scaricato e copiato da quella fonte. E' un fatto arcinoto. Capirai che tu che arrivi fresco fresco e dici "ah ah ah Vanity Fair" rischi di farci immediatamente la figura di un imbecille. Non solo perchè dimostri di non sapere un accidenti di nulla dell'argomento (nonostante manifesti già una tua opinione sul medesimo) ma anche perchè una registrazione è una registrazione, che la pubblichi un giornalista di Vanity Fair o il Washington Post o la Crik e Crok poco importa. La fonte in questo caso è la registrazione, non chi la pubblica, che viene comunque indicato per doveroso rispetto. Ma la cosa peggiore di tutte è che hai espresso un giudizio sprezzante su Vanity Fair senza nemmeno renderti conto di cosa abbia fatto Vanity Fair in passato. Lo scandalo che ha messo in ginocchio l'industria del tabacco in USA, accusata di nascondere i danni del fumo, è tutto suo. L'identificazione della gola profonda che fece saltare Nixon nello scandalo Watergate è opera sua. In conclusione: 1) Hai espresso giudizi su una faccenda di cui dimostri di non sapere nulla 2) Hai confuso una fonte oggettiva (30 ore di registrazione) con chi si è limitato a metterla a disposizione di tutti 3) Hai fatto allegre risate su uno scoop noto e riportato da tutti coloro che si occupano di 11 settembre sin dal 2006 4) Hai sbeffeggiato una rivista che invece ha una tradizione giornalistica di tutto rispetto Sarei più che legittimato a darti dell'imbecille per tutto questo, ma non lo faccio. Ma dimostrerai di esserlo, se non saprai riproporti con maggiore intelligenza. ====== Galland "Ricordiamoci del Maine" Come no. A patto di ricordarcene BENE. Consiglio questa lettura: http://www.history.navy.mil/faqs/faq71-1.htm
  24. Ne aggiungo alcuni, se sono ripetizioni mi scuso: The Warfighter Encyclopedia Un'enciclopedia dei mezzi dell'USNavy: velivoli, mezzi navali, AFV, armi Designation System Tutte le designazioni militari americane e non solo. Ma più di tutto, tutti i missili e i razzi americani, dall'inizio a oggi. E anche i sistemi intelligenti. Aerospace Technology Le industrie e i prodotti del settore aerospaziale Armor Site Niente di meglio per conoscere i mezzi corazzati. Ne tratta solo alcuni... ma li tratta come nessun altro! Aerospaceweb Aerei da combattimento e non solo. Sito curato da ingegneri aerospaziali. Astronautix Se vi piace l'astronautica, questo è un must Flug Revue Schede di aerei militari. Molto bello. Armsworld Vedere per credere Scramble Se vi serve rintracciare la matricola di un aereo, o sapere l'organigramma di una qualsiasi forza aerea, questo sito fa al caso vostro. Missile Index Cercate un missile? Guardate qua. Hazegray Appassionati di navi? Qui c'è tutto quello che potete desiderare. Missile Threat Missili balistici? Tutti qua. CodeOne Quando la Lockheed decide di fare una rivista di aviazione... Defense World Notizie e contratti in tempo reale Anche se qualcuno ha poco a che fare con l'aeronautica, credo che questi link siano comunque molto interessanti. ;-)
  25. Gianni065

    F-35 l'aereo "nucleare"

    A chi chiedeva perchè i pacifisti sono così agguerriti, faccio notare che il pacifismo è solo uno strumento per propagandare una certa ideologia. I pacifisti attivisti sono innanzitutto anti-americani o gente da essi sfruttata. Chi ha scritto quell'articolo su Repubblica ha voluto usare quei termini, ne sono convinto anch'io. Non c'è redazione seria che non abbia la possibilità di chiedere lumi a un qualsiasi esperto militare e non c'è giornalista serio che non sappia fare mezza ricerca su Google. In tutti i siti anti-F35 c'è sempre riferimento al fatto che il caccia può portare armi nucleari, e tanto basta a un giornalista in malafede a parlare di aereo nucleare. Dico in mala fede perchè sarebbe bastato scrivere "caccia con capacità nucleari" per risultare appena appena più corretto, ma quella giornalista non aveva la minima intenzione di esserlo. Per di più proprio l'F-35 è un velivolo in cui la possibilità di trasportare armi nucleari è solo teorica. Penso anch'io come molti di voi che sia perfettamente inutile scrivere una lettera: i giornalisti ragionano così: "L'Italia partecipa al programma? Allora non è sbagliato dire che l'aereo è italo-americano. Può essere agganciata una bomba nucleare da qualche parte? E allora non è sbagliato dire che è un aereo nucleare". E anzi, sono convinto che chi ha scritto quell'articolo sarà felicissimo di aver innervosito gli "sporchi militaristi".
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