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zander

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  1. Pochi giorni fa Theresa May ha subito un'altra sconfitta in parlamento sulla sua linea di condotta della Brexit. Ormai la sua idea sembra quella di arrivare a ridosso del 29 marzo e costringere il parlamento a votare la sua mozione: o l'accordo sottoscritto a novembre con l'UE oppure il No Deal. Le ultime voci sostengono che in caso di No Deal 12 ministri darebbero le dimissioni. Nel frattempo, 50 compagnie chimiche hanno trasferito dalla Gran Bretagna in UE gli uffici per le regolamentazioni normative, per farli ricadere sotto l'egida dell'UE. https://www.theguardian.com/business/2019/feb/17/chemicals-firms-move-regulation-to-eu-in-case-of-no-deal-brexit I fiorai temono ripercussioni sulle loro attività perché i fiori a buon mercato arrivano dall'Olanda. La Gran Bretagna coltiva fiori, ma a prezzi ben diversi di quelli olandesi. https://www.theguardian.com/uk-news/2019/feb/16/brexit-florists-cambridge-prices-border-delays La compagnia aerea Flybmi ha chiuso i battenti per varie cause, tra cui anche l'incertezza sulla Brexit. https://www.theguardian.com/business/2019/feb/16/flybmi-collapses-blaming-brexit-uncertainty Airbus ha annunciato la chiusura del programma A380. Le ali sono costruite a Broughton nel Galles del Nord. Al momento Airbus ha annunciato che il personale sarà ricollocato su altri progetti, poi si vedrà, in attesa del 29 marzo. https://www.theguardian.com/business/2019/feb/14/a380-airbus-to-end-production-of-superjumbo L'agenzia europea del farmaco ha chiuso definitivamente la sua sede a Londra il 25 gennaio per trasferirsi ad Amsterdam. https://www.theguardian.com/politics/2019/jan/26/european-medicines-agency-closes-london-office-with-loss-of-900-jobs-brexit Porsche sta avvisando che i clienti che riceveranno le vetture dopo il 29 marzo potrebbero essere sovraccaricati di un 10% sul prezzo finale a causa della Brexit, nello scenario di un No Deal. Altre aziende automobilistiche per il momento preferiscono non parlare. https://www.bbc.co.uk/news/business-47270616 Ford ha nuovamente ribadito che lo scenario del No Deal sarebbe catastrofico per il settore automobilistico. Ford impiega in Gran Bretagna 13000 persone presso gli stabilimenti di Bridgend, Dagenham, Halewood e Dunton. I caso di No Deal Ford porterebbe parte della produzione all'estero. Infine Nissan ha annunciato che non costruirà più il modello X-Trail nello stabilimento di Sunderland a causa in parte anche delle incertezze dovute alla Brexit. https://www.bbc.co.uk/news/business-47270616 https://www.bbc.co.uk/news/business-47225787 Dirigenti del servizio sanitario nazionale affermano che in caso di No Deal le scorte di medicinali e materiale sanitario terminerebbero in fretta e quindi sarebbe necessario posticipare interventi chirurgici e trattamenti sanitari vari. https://www.bbc.co.uk/news/health-47051031 Ad oggi, 40 giorni alla Brexit, e tanta, tanta nebbia.
  2. zander

    Meteor

    La Germania ha bloccato l'esportazione del missile Meteor all'Arabia Saudita. Nel progetto le aziende tedesche producono: il propulsore (Bayern Chemie) la testata esplosiva del missile (TDW) il sistema di misure inerziali (Northrop Grumman LITEF GmbH) Questa decisione, se perdurerà, metterà a dura prova ulteriori esportazioni dei caccia europei e la sopravvivenza del progetto SCAF. MBDA rischia così di essere vulnerabile alle volubillità dei partner del consorzio. Il 21 settembre l'ambasciatore tedesco a Parigi ha avuto una riunione di alto livello con funzionari del ministero delle forze armate in cui i francesi hanno chiesto rassicurazioni dalla Germania sulla volontà di non bloccare esportazioni senza restrizioni. Evidentemente la Germania non ha accettato la richiesta. Vedremo in futuro le conseguenze di questa decisione. https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/aeronautique-defense/l-allemagne-bloque-l-exportation-du-missile-meteor-de-mbda-vers-l-arabie-saoudite-806211.html
  3. I Tornado britannici sono tornati alla base di RAF Marham, Norflok, definitivamente dopo 4 anni di operazioni in Siria, in attesa della dismissione dell'intera linea di volo prevista per la fine di marzo. https://www.raf.mod.uk/news/articles/the-end-of-an-era-raf-tornado-returns-from-operations-for-the-last-time/ https://www.bbc.co.uk/news/av/uk-england-norfolk-47132164/raf-tornado-jets-make-final-return-to-raf-marham
  4. La visita di Macron in Egitto si è conclusa senza la vendita dei 12 Rafale e delle corvette Gowind. https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/aeronautique-defense/pourquoi-la-france-doit-poursuivre-son-partenariat-strategique-avec-l-egypte-805435.html Egitto e Francia sono stretti da un legame diplomatico-militare sempre più stretto il cui obiettivo principale è il controllo della Libia. Probabilemte la vendita del materiale supplementare serve a cementare ulteriormente l'alleanza per conseguire la vittoria sui rivali italiani. Altrimenti non mi spiego quello che è successo negli ultimi giorni. 1. il vice primo ministro Di Maio che supporta i gilet gialli contro Macron, senza alcuna apparente motivazione; 2. sempre il vice primo ministro Di Maio che attacca veementemente e frontalmente Macron accusandolo di colonialismo; 3. Minniti che alla trasmissione L'Agorà che dice "Sono molto preoccupato sulla Libia, temo che la comunità internazionale e l'Italia, per ragioni di carattere politico-propagandistico, stiano perdendo la Libia. E la Libia è questione cruciale per l'immigrazione, la lotta al terrorismo e problemi di approvvigionamento energetico. Prima di buttare a mare un lavoro fatto dall'Italia ci penserei cento volte". https://cataniaoggi.it/libia-minniti-la-stiamo-perdendo-e-non-possiamo-permettercelo Speriamo solo che in questo lungo braccio di ferro, il governo non soccomba per poi dichiarare "quante me ne hanno date.... ma quante niene ho dette!", e per poi soprattutto non dovere pagare il metano su bollette scritte in francese! Vediamo come andrà avanti la vendita di questi velivoli.
  5. Mmmm.... la working class quando non avrà più niente da mettere sotto i denti si farà sentire... I signori che stanno un po' più ad alto livello lo hanno capito e stanno prendendo i provvedimenti. 60 giorni alla Brexit. Oggi Tesco, la più grande catena di distribuzione commerciale della Gran Bretagna, ha annunciato tagli fino a 9000 persone al suo personale. La decisione è dovuta al calo di profitti da imputare a diverse cause, non ultima l'incertezza sulla Brexit che ha indebolito la sterlina sulle altre monete e che ha ridotto il potere di acquisto dei sudditi di sua maestà. Tesco, che è il più grande datore di lavoro dopo il sistema sanitario, è solo l'ultima di una serie di catene di distribuzione che nell'ultimo anno hanno annunciato forti ridimensionamenti. https://www.bbc.co.uk/news/business-47023001 L'associazione che riunisce le grandi catene di distribuzione, il British Retail Consortium, ha annunciato che in caso di No Deal sarà altamente improbabile che i membri riusciranno a soddisfare le richieste di rifornire i negozi. E' altamente probabile che gli scaffali dei negozi rimarranno vuoti e che i prezzi schizzeranno all'insù, nonostante l'inflazione abbia già morso negli ultimi 2 anni. https://www.bbc.co.uk/news/business-47028748 Il governo irlandese ha affermato che in caso di No Deal, nel caso in cui le cose dovessero andare veramente male, potrebbe essere necessario dislocare l'esercito al confine con l'Irlanda del Nord. https://news.sky.com/story/varadkar-soldiers-could-be-needed-on-irish-border-under-no-deal-brexit-11617377 Dobbiamo continuare oltre? I Britannici hanno fatto una cavolata enorme (cavolata con 2 Z ?), e ora non sanno come uscirne. Lo scoglio più grosso è il loro enorme orgoglio: sarebbero capaci di andare verso un No Deal per il solo orgoglio di dire "siamo britannici e decidiamo noi". Il problema è che se tornassero sui loro passi, farebbero una figura di palta che sarebbe ricordata nei secoli futuri oltre al fatto che un'intera generazione di politici sarebbe completamente bruciata. Una prima vittima già è stata fatta: Miss May ha annunciato che non si ricandiderà più, in cambio di ottenere un minimo supporto dal suo partito per portare avanti l'accordo in parlamento. Se No Deal sarà, in un'epoca in cui tutti costruiscono muri e rimandano indietro gli immigrati e a seguito del referendum sulla Brexit votato principalmente per rimandare a casa gli immigrati europei, non mi stupirebbe vedere il governo irlandese che costruisce un muro di confine per impedire che i nord irlandesi scappino dalla fame e i francesi che danno la caccia ai britannici che cercano di arrivare sulle coste francesi con imbarcazioni di fortuna nel canale della Manica. Ma questo è solo per scherzare un po' su una situazione purtroppo molto seria. Domani si terrà la nuova votazione in Parlamento sull'accordo con l'UE, dopo la batosta di pochi giorni fa. Al solito, preparate il popcorn e godetevi lo spettacolo.
  6. OT. Il governo di Theresa May sta preparando i piani per un'eventuale Hard Brexit. Tra le varie iniziative, in caso di violente sollevazioni popolari, sono previste l'istituzione della legge marziale, l'utilizzo del coprifuoco, il divieto di viaggiare e possibili confische. https://www.thetimes.co.uk/edition/news/uk-ready-to-declare-martial-law-to-avert-no-deal-brexit-chaos-bfqgzzlrw https://www.repubblica.it/esteri/2019/01/27/news/in_caso_di_disordini_per_la_brexit_il_regno_unito_non_esclude_il_ricorso_alla_legge_marziale-217623401/
  7. Entro pochi giorni, Dassault potrebbe annunciare la vendita di ulteriori 12 Rafale all'Egitto, in occasione della visita di Macron in Egitto tra il 27 e il 29 gennaio. https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/aeronautique-defense/la-france-pres-de-vendre-12-rafale-supplementaires-a-l-egypte-804878.html Dei 180 Rafale ordinati dalla Francia, 152 sono stati consegnati accumulando 270.000 ore di volo, di cui 40.000 in missioni operative in Afganistan, Libia, Mali, Iraq e Siria. L https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/aeronautique-defense/la-france-lance-une-nouvelle-version-tres-connectee-du-rafale-803742.html Pochi giorni fa 2 Rafale e un A330 MRTT Phénix sono decollati dall'isola di Reunion per una missione di attacco a bassa quota simulata veramente notevole di 12 ore e 9000 km (con 5 rifornimenti in volo per i Rafale), per lanciare in maniera simulata un missile ASMPA, con atterraggio finale in Francia. http://www.air-cosmos.com/un-vol-marathon-pour-les-rafale-et-le-phenix-119383
  8. Tom Enders ha tuonato nuovamente contro la Brexit senza accordo e contro l'incertezza del comportamento britannico. A 64 giorni dalla Brexit, ancora non si sa se il parlamento britannico voterà l'accordo sottoscritto dal governo con l'UE, creando enormi problemi e dubbi nel settore manifatturiero e non solo. In caso di Hard Brexit, Enders ha affermato che, per quanto non potrebbe spostare gli stabilimenti da un giorno all'altro dalla Gran Bretagna al continente, però convoglierebbe tutti i futuri investimenti su stabilimenti installati sul suolo dell'UE. https://www.bbc.co.uk/news/business-46984229 https://www.itv.com/news/2019-01-24/airbus-chief-warns-aerospace-giant-could-quit-uk-amid-brexit-disgrace/
  9. OT. Il governo inglese è bloccato nella ricerca di una soluzione che oltrepassi l'empasse parlamentare sull'accordo con l'UE. Nel frattempo si risvegliano gli incubi sopiti della storia britannica recente. Nella città nord irlandese di Londonderry 4 uomini vicini agli ambienti della "nuova" IRA sono stati arrestati per avere fatto esplodere un'autobomba nel centro cittadino. Molti danni ma nessun ferito. Siamo all'inizio di una nuova escalation? Resisteranno gli accordi del Venerdì Santo firmati vent'anni fa? https://www.theguardian.com/uk-news/2019/jan/20/northern-ireland-police-condemn-reckless-derry-bomb-attack https://www.repubblica.it/esteri/2019/01/20/news/irlanda_del_nord_esplosione_autobomba_a_londonderry_due_arresti-217025440/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P17-S1.4-T1 Un articolo del Corriere della Sera che ricorda cosa accadrebbe nei rapporti commerciali in caso di No Deal. https://www.corriere.it/esteri/19_gennaio_20/come-far-volare-aerei-roma-studia-no-deal-19a1e4bc-1cfb-11e9-abf6-3879de3c5581.shtml
  10. La RAF sta introducendo in servizio sui suoi Eurofighter Typhoon FGR4 l'expendable active decoy (EAD) Leonardo BriteCloud. https://www.janes.com/article/85668/britecloud-decoy-set-for-typhoon-integration
  11. La Brexit va avanti e la data rimane il 29 marzo. Il parlamento ha votato contro l'accordo su cui il governo e l'UE hanno lavorato per quasi 2 anni. Il parlamento ha detto che l'accordo non va bene, per varie ragioni: alcuni deputati dicono che con questo accordo la Gran Bretagna rimarrebbe troppo vincolata all'UE, alcuni hanno votato contro perché vogliono rimanere nell'Ue, alcuni hanno votato contro perché non vogliono alcun accordo con l'UE, alcuni affermano che l'accordo mina l'unione del regno e così via. La Gran Bretagna oggi è in grave impasse e non può uscire dall'UE come vorrebbe il governo perché è un paese fortemente diviso, in quanto non esiste una visione politica maggioritaria che riunisca la popolazione ed il parlamento. Stando così le cose, alle elezioni di maggio i britannici non parteciperanno alle elezioni, ma la confusione è massima e la situazione è assolutamente fluida e mutevole. Non è improbabile avere in pochi giorni un nuovo primo ministro o addirittura elezioni generali. Fuori dal parlamento una gran folla bi-partisan di Brexiteers e Remainers ha festeggiato, in un'inedita alleanza, la sconfitta di un accordo che piace veramente a pochi. https://www.dailymail.co.uk/news/article-6593851/Former-UKIP-leader-Nigel-Farage-poses-Leave-supporters-outside-Westminster.html
  12. Avete assaporato i pop corn? Poco fa si è tenuta presso la House of Commons la storica votazione sull'accordo sottoscritto tra il governo britannico e l'UE sulla Brexit. Il governo britannico è stato sconfitto (o umiliato come hanno scritto diverse testate giornalistiche britanniche online...) con uno schiacciante 202 voti a favore e 432 voti contro. Il leader dell'opposizione Corbyn ha chiesto un voto di sfiducia per domani. Tanto per chiarire meglio l'entità della sconfitta, solo nel 1924 il governo fu sconfitto con numeri simili in parlamento. Insomma in Gran Bretagna regna il caos. E aspettiamo il voto di sfiducia di domani, perché nel frattempo si avvicina il rischio di una "no del Brexit by accident", a 73 giorni dal fatidico 29 marzo 2019.
  13. L'UE ha deliberato delle misure d'urgenza nel caso si arrivi alla hard Brexit per ridurne gli effetti negativi. Sono limitate a settori specifici al fine di proteggere gli interessi vitali dell'UE e saranno limitate nella natura e nel tempo e saranno adottate unilateralmente dall'UE, nella speranza che la Gran Bretagna faccia altrettanto. La Commissione ha adottato delle misure per mantenere una connessione aerea basica tra l'UE e la Gran Bretagna, senza avere i vantaggi del mercato unico dell'aviazione europeo per 12 mesi in maniera unilaterale. E' stato anche proposto che i certificati di trasporto aereo siano temporaneamente prorogati di 9 mesi. L'UE ha invitato gli stati membri a considerare i cittadini britannici residenti in territorio UE come cittadini regolari. http://www.air-cosmos.com/brexit-la-commission-europeenne-prend-des-mesures-d-urgence-118525 Nel frattempo fervono i preparativi nell'UE nel caso di hard Brexit. Per i beni e i servizi non legati all'aviazione, il sistema finanziario dell'UE potrà ancora avere transazioni con quello britannico e il sistema logistico britannico potrà trasportare i prodotti nell'UE. I paesi dove fervono maggiormente i preparativi sono ovviamente Francia, Belgio, Olanda e Irlanda. Le preoccupazioni di Dublino vanno dall'impatto economico di un crollo delle esportazioni e del valore della sterlina a ritardi di trasporto su strada, carenza di competenze, contrabbando e forniture di medicinali. Francia, Olanda e Belgio stanno potenziando i servizi di frontiera ai porti costruendo nuove infrastrutture e assumendo personale https://www.theguardian.com/politics/2018/dec/22/eu-nations-planning-no-deal-brexit-customs-trade
  14. Tutte le grandi multinazionali hanno più sedi produttive sparse per il mondo e Bombardier non fa eccezione. Bombardier acquisì la Short Brothers nel 1989 perché vide la possibilità di inserirsi in un nuovo mercato. Quasi 30 dopo lo stabilimento è vivo e produce con successo le ali dell'Airbus A220, precedentemente conosciuto come Bombardier CSeries, in collaborazione con Airbus. Bombardier impiega circa 4000 persone nell'Irlanda del Nord, di cui circa 1000 impiegati sugli Airbus A220. La possibilità di sfruttare lo stabilimento nord irlandese consente di ottenere finanziamenti dal governo britannico che non sarebbero erogati se i lavori fossero eseguiti in Canada e consente l'accesso al lucroso mercato dell'aviazione europea, senza dover pagare dazi. Teniamo inoltre in conto che non sempre è facile trovare numerosa manodopera altamente qualificata, anche in paesi come il Canada. Quindi ben venga la diversificazione nel mondo. https://uk.bombardier.com/en/about-us/bombardier-in-country/sites/site.aerospace-belfast.html https://www.belfasttelegraph.co.uk/business/northern-ireland/bombardier-planning-major-expansion-at-belfast-factory-after-c-series-trade-battle-win-36701401.html https://www.belfasttelegraph.co.uk/business/northern-ireland/belfast-set-to-benefit-as-airbus-welcomes-bombardier-c-series-to-family-with-new-name-37101415.html https://it.wikipedia.org/wiki/Airbus_A220 Oggi mancano 100 giorni alla Brexit. Il governo britannico ha messo in allerta 3500 soldati dell'esercito nel caso in cui si verificasse una hard Brexit "by accident", pronti per ogni evenienza. https://www.repubblica.it/esteri/2018/12/18/news/navi_per_scorte_di_cibo_e_medicine_e_3500_soldati_in_allerta_cosi_londra_si_prepara_alla_brexit_dura-214584236/ https://www.theguardian.com/politics/2018/dec/18/brexit-cabinet-meets-to-discuss-ramping-up-plans-for-no-deal
  15. Bombardier e Cobham sono tra gli oltre 200 produttori aerospaziali del Regno Unito che hanno chiesto di andare sotto la giurisdizione dei enti certificatori di altri paesi dell'UE in preparazione di un'eventuale hard Brexit. Attualmente i manufatti aerospaziali prodotti nel Regno Unito possono essere utilizzati in tutta l'UE se la Civil Aviation Authority (CAA) li ha approvati. Tuttavia, se il Regno Unito lasciasse l'UE il 29 marzo 2019 senza un accordo di transizione, le certificazioni non sarebbero più valide, il che significa che i manufatti prodotti da imprese britanniche avrebbero bisogno di certificazioni di paesi terzi come quelle attualmente utilizzate dai paesi non UE, a meno che non si siano registrati con gli enti certificatori negli stati dell'UE. L'European Aviation Safety Authority ha avviato in ottobre un processo di presentazione delle domande per le società sottoposte alla CAA per trasferire le loro relazioni regolamentari ad un'altra giurisdizione all'interno dell'UE. Bombardier, che ha uno stabilimento a Belfast nell'Irlanda del Nord, e la società britannica Cobham sono tra le più grandi aziende che sono state costrette ad agire in questa direzione, non essendoci alcun accordo vigente di ritiro tra il Regno Unito e l'UE a poco più di tre mesi dalla Brexit. Un portavoce di Bombardier ha detto che spostare la sua autorizzazione a un altro ente di regolamentazione contribuirebbe a "ridurre al minimo le interruzioni del business dell'azienda". Rolls-Royce ha annunciato piani simili la scorsa settimana per passare all'ente certificatore tedesco, dicendo che si tratta di una misura precauzionale che potrebbe essere ritirata. Non si ritiene che le azioni normative comportino ingenti perdite di posti di lavoro nel Regno Unito. La prospettiva di una hard Brexit ha spinto i grandi produttori ad esaminare le vulnerabilità legate ai rischi legali e alla supply chain. Alcune importanti aziende aerospaziali e della difesa, tra cui Airbus e BAE Systems, non hanno bisogno di ottenere approvazioni regolamentari da paesi terzi prima della Brexit, perché o sono già autorizzate in un altro paese dell'UE o perché le loro attività nel Regno Unito non vendono prodotti o servizi verso paesi dell'UE. Il governo britannico ha avvertito che in caso di hard Brexit potrebbero esserci notevoli ritardi alla frontiera, spingendo le aziende, tra cui Airbus, Rolls-Royce e le operazioni di trasporto di Bombardier, ad avviare la costituzione di scorte. https://www.theguardian.com/business/2018/dec/17/uk-aerospace-firms-apply-for-eu-regulation-ahead-of-no-deal-brexit Lo specialista britannico di sistemi spaziali SCISYS ha annunciato che investirà 11,2 milioni di euro come parte di un contratto per poter rimanere agganciato al progetto Galileo. L'investimento è per la continuazione e la valorizzazione di 4 Galileo Ground Mission Segments (GMS). Il GMS comprende centri di controllo e una rete di stazioni trasmittenti e riceventi, oltre a telemetria e controllo per la costellazione di satelliti. Allo stato attuale, il Regno Unito dovrebbe uscire dall'Unione Europea il 29 marzo, il che significa che le aziende britanniche non potranno più fare offerte per progetti finanziati dall'UE come Galileo. Mentre alcune compagnie, come Airbus, sono in grado di spostare le operazioni verso altri paesi UE, altre non sono così fortunate. SCISYS ha deciso di trasferire la sua casa madre a Dublino, dicendo che "l'operazione si è dimostrata determinante nell'assicurare questo contratto". L'azienda di 650 persone ha uffici nel Regno Unito e in Germania e, presumibilmente, il suo nome su una targa attaccata a una porta da qualche parte a Dublino. Il contratto sarà operativo da ora fino a giugno 2020 e dovrà essere assunto dai dipendenti tedeschi dell'azienda. Ha lo scopo di migliorare la sicurezza e la resilienza nella prossima fase del programma Galileo. SCISYS assumerà anche una componente del Mission Key Management Facility. https://www.theregister.co.uk/2018/12/17/galileo_scisys/
  16. La Gran Bretagna sta attraversando giorni molto turbolenti. La prima ministra May ha rimandato a gennaio il voto sull'accordo con l'UE perché ha preso atto della debolezza del governo in parlamento. La May è sopravvissuta ad un voto do sfiducia all'interno del suo partito e ora sta traghettando il governo cercando da un lato di cambiare l'accordo appena sottoscritto con l'UE, a cui ha risposto dicendo di essere disponibile solo a limature e chiarimenti, e dall'altro cerca di tenere unito il partito (o meno diviso possibile) combattendo contemporaneamente una feroce guerra contro il partito laburista. Nel frattempo Rolls Royce, che alcuni mesi fa aveva annunciato un tagli di personale fino a 4600 persone in tutto il mondo, ha annunciato che il piano di accumulo della parti di ricambio sta andando avanti ma contemporaneamente sta trasferendo sul suolo dell'UE alcune attività di certificazione come precauzione casomai si verificasse il worst case scenario di Hard Brexit. Roll Royce ha affermato però che lo spostamento è reversibile e messo in atto solo come precauzione. https://www.theguardian.com/business/2018/dec/12/rolls-royce-plans-to-move-regulatory-approvals-to-germany
  17. E' ufficiale: gli spagnoli sono dentro l'FCAS. https://www.latribune.fr/depeches/reuters/KBN1O42GB/madrid-associe-au-projet-franco-allemand-d-avion-de-combat.html
  18. Tom Enders, CEO di Airbus, ha affermato che escludere la Gran Bretagna dai programmi militari dell'UE ed in primis Galileo, è un grosso errore e minaccia le ambizioni di difesa e sicurezza comune dell'UE. Airbus gestisce diversi affari in Gran Bretagna, come ad esempio a Portsmouth, dove realizza i servizi di terra di Galileo anche se l'azienda ha perso la continuazione del contratto questa estate, o l'azienda controllata Surrey Satellite Technology, che fa i payload per i satellite Galileo. Gli ha fatto eco Carl Bildt, ex primo ministro svedese, e attualmente co-presidente del Consiglio europeo per le relazioni estere, che ha detto che escludere la Gran Bretagna dal sistema Galileo è una follia di primordine. https://www.ft.com/content/a0c985d4-f704-11e8-af46-2022a0b02a6c
  19. Infatti è così, ma su questo o altri forum (non mi ricordo), qualcuno ipotizzava anche una possibile collaborazione con il Sol Levante, a cui credo poco e men che meno se si dovesse verificare una hard Brexit. Comunque è notizia di oggi che, essendo il governo May molto debole, in caso di bocciatura dell'accordo l'11 dicembre, alcuni autorevoli esponenti del partito conservatore hanno affermato che il parlamento potrebbe indire un secondo referendum in quanto esiste un partito trasversale ai partiti che sarebbe favorevole. Insomma i parlamentari britannici pare che stiano rinsavendo e potrebbero fare di tutto pur di non infilarsi nell'inferno di una hard Brexit. https://www.bbc.co.uk/news/uk-politics-46416591 I laburisti dall'altro canto erano due anni che aspettavano l'implosione del partito conservatore per puntare a nuove elezioni e diventare partito di governo. Il leader laburista Jeremy Corbyn è un animo puro e nobile, un idealista al 100%, ma è "più a sinistra del partito comunista cinese" [cit]. Nel 2017 ha votato contro il rinnovo dell'arsenale atomico britannico basato sui Trident. Se riuscisse davvero a far saltare il governo e vincere le eventuali nuove elezioni, perseguirebbe nella sua politica pacifista?
  20. Per aggiungere un po' di pepe, oggi a latere del summit del G20 in Argentina il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha detto a Theresa May che la Gran Bretagna deve votare l'accordo con l'UE per preservare gli accordi e gli investimenti dei businessman del Sol Levante. Il Giappone ha investito enormi quantità di denaro in Gran Bretagna, dall'industria (in primis l'industria dell'auto), alla finanza (numerose sono le banche presenti oltre Manica). I presidenti di Toyota, Honda, Nissan, Panasonic, ecc. hanno affermato che se la Gran Bretagna dovesse finire sotto le regole del WTO, l'imprenditoria giapponese ne trarrebbe le conseguenze ed in particolare prenderebbe di mira l'industria dell'auto britannica. In caso di mancato accordo la Gran Bretagna non sarebbe più per il Giappone la porta in accesso all'Europa. In generale il mercato giapponese di interesse in Gran Bretagna vale circa 46 miliardi di sterline. Nissan, Toyota e Honda cominciarono ad investire sull'isola a partire dagli anni '80 e oggi producono circa la metà delle 1700000 auto prodotte annualmente in Gran Bretagna. L'industria dell'auto impiega in Gran Bretagna circa 800000 persone. Se davvero il Giappone dovesse perdere questa montagna di miliardi a causa di una Brexit senza accordo con l'UE, davvero qualcuno pensa che il Giappone potrebbe scegliere la Gran Bretagna come partner per sviluppare un aereo di sesta generazione? Come ho detto nel post precedente, preparate i popcorn... si sta per decidere anche il futuro dell'industria della difesa europea. https://www.theguardian.com/politics/2018/dec/01/shinzo-abe-to-theresa-may-avoid-a-no-deal-brexit-eu https://www.theguardian.com/politics/2018/jun/25/foreign-businesses-tell-uk-solve-brexit-issue-or-risk-100bn-in-trade Secondo quanto afferma The Guardian, il Regno Unito non potrà mai recuperare l'investimento di 1,2 miliardi di sterline fatto sul sistema satellitare Galileo. Le forze armate britanniche avrebbero dovuto avere accesso al sistema criptato di Galileo quando sarà pienamente operativo nel 2026. Il governo ora prevede una possibile collaborazione su un nuovo sistema con altri paesi come quelli dell'alleanza di intelligence FiveEyes e spera di utilizzare alcuni territori d'oltremare britannici e le dipendenze della Corona per una rete globale di sedi necessarie per infrastrutture e copertura mondiale. https://www.theguardian.com/politics/2018/nov/30/brexit-uk-may-never-recover-12bn-invested-in-eu-galileo-satellite-system https://www.express.co.uk/news/uk/1052723/brexit-news-galileo-space-defence-theresa-may-brexit-deal
  21. La Gran Bretagna sta vivendo giorni veramente concitati. Il primo ministro May ha da poco raggiunto un accordo formale con l'UE per un'uscita ordinata dall'UE. Come era però stato pronosticato già 2 anni fa, il Regno Unito è uscito sconfitto dalla trattativa in quanto ha dovuto cedere sulla maggior parte dei punti in discussione. L'accordo prevede di uscire dall'UE, rispettandone però la maggior parte delle regole, ma senza poter contribuire a quello che deciderà l'UE. L'UE ha fatto prevalere il suo maggior peso specifico e i britannici si sono resi conto dei benefici dell'appartenenza all'UE. In cambio hanno ottenuto il controllo dell'immigrazione dall'UE. In Gran Bretagna l'accordo però scontenta tutti: il partito conservatore di governo è spaccato, con una numerosa frangia interna decisa a bocciare l'accordo. Il DUP, il partito nord irlandese unionista che sostiene il governo, ha detto che l'accordo non soddisfa le loro richieste e quindi non lo sosterrà. Il partito laburista, anch'esso spaccato, sostiene che l'accordo sottoscritto sia pessimo. Alla vigilia dell'accordo 4 ministri del governo hanno rassegnato le dimissioni, ed è notizia di poche ore fa che un altro ministro si è dimesso. L'11 dicembre il parlamento britannico voterà se ratificare o bocciare l'accordo firmato con l'UE. Al governo oggi mancano circa 30 voti per poter raggiungere la maggioranza parlamentare. Gli scenari che si aprono a questo punto saranno i più disparati. https://www.theguardian.com/politics/2018/nov/30/sam-gyimah-resigns-over-theresa-mays-brexit-deal https://www.theguardian.com/politics/2018/nov/29/security-risks-of-no-deal-brexit-become-clearer Parlando d'altro... parliamo prima di spazio. Oggi il governo ha annunciato che non cercherà più di accedere ai piani di progetto del servizio PRS di Galileo ma procederà a sviluppare un suo sistema satellitare. La Gran Bretagna possiede molte tecnologie per sviluppare questo progetto e ritiene di potere portare a termine questo costoso ma indispensabile progetto (costi previsti tra i 2 e i 5 miliardi di sterline). Il progetto preliminare richiederà, riutilizzando tecnologie già sviluppate, circa 18 mesi. Ribadisco che l'uscita dall'UE, con accordo o senza, crea un buco dai 2 ai 5 miliardi di sterline nel blancio della stato per sviluppare un clone di un progetto che altrimenti i britannici avrebbero avuto a costi inferiori e con prestazioni superiori... https://www.bbc.co.uk/news/uk-46407249 Parliamo per concludere di sicurezza. Il ministro per la sicurezza Ben Wallace ha affermato che l'accordo consentirà alla Gran Bretagna di poter continuare a collaborare con l'UE per le questioni di ordine pubblico e di stare in una situazione di sicurezza. Firmare l'accordo significa che le forze di sicurezza britanniche continueranno la cooperazione con Europol ed Eurojust – le 2 agenzie che si occupano di forze dell'ordine e cooperazione giudiziaria tra gli stati membri. C'è un minimo di incertezza sul mandato di arresto europeo, ma pare che continuerà a rimanere in vigore. Il governo britannico vuole continuare a cooperare e ad accedere al database dei passeggeri europei, che è stato sviluppato dalla Gran Bretagna per identificare terroristi e criminali pericolosi che viaggiano attraverso l'Europa. Il governo vuole anche una continuare con l'accordo Prum, che consente ai paesi di condividere dati di registrazione del DNA, delle impronte digitali e dei veicoli. La dichiarazione non fa riferimento al database noto come Sistema d'informazione Schengen II (SIS2), che ha fornito oltre 10.000 segnalazioni alla polizia britannica e alle forze dell'ordine riguardo a molestatori sessuali e altri sospetti criminali nell'ultimo anno. Polizia, agenzie di sicurezza e membri del parlamento hanno avvisato che l'accesso questo database è vitale, anche se non è ancora sicuro se il governo riuscirà ad ottenere di continuare questa collaborazione. Per concludere, ad oggi i sondaggi dipingono ancora un paese spaccato. Nel giugno 2016 hanno votato per uscire dall'UE il 52% dei britannici, mentre il 48% ha votato per rimanere. Oggi percentuali sono invertite, 54% a favore dell'UE e il resto contro. 2 anni di delirio non hanno spostato di molto le opinioni, e forse questo è uno dei motivi peri quali il governo cercherà di evitare le elezioni, in quanto comportano troppa incertezza. 2 giorni fa il governatore della Banca d'Inghilterra ha pubblicato i possibili scenari dell'uscita della Gran Bretagna dall'UE. Gli scenari più catastrofici (ribadiamo scenari, non proiezioni), danno una contrazione della sterlina del 25% e un'inflazione al 6-7%. https://www.theguardian.com/politics/2018/nov/28/carneys-pessimistic-brexit-prophecies-look-like-last-roll-of-dice Ma immagino che qualcuno si sarà chiesto: ma perché allora diversi membri del partito conservatore insistono per l'uscita dall'UE anche senza accordo? Ebbene la Gran Bretagna è la patria del liberismo: che il mercato faccia il suo corso! Diversi parlamentari conservatori sono portatori di interessi di fondi di investimento. A loro avviso le leggi dell'UE impediscono alla Gran Bretagna di investire in lucrosi e redditizi settori dell'economia. I settori della bioingegneria o di certi settori della chimica sono preclusi all'industria britannica a causa dell'UE. Ad esempio i parlamentari si chiedono perché la Gran Bretagna non possa investire in cibi OGM. Le restrizioni dell'UE impediscono a questi fondi di investimento di trarre profitti lucrosi da settore che sono ampiamente sfruttati in altre parti del mondo. Ma questo è solo un esempio. Un esempio molto significativo della visione economica di una parte del partito conservatore è stato espresso dall'economista Patrick Minford, il quale ha affermato che è necessario ridurre l'industria automobilista, nella stessa maniera in cui la Gran Bretagna ha fatto con quella del carbone e dell'acciaio, in quanto poco redditizia. Peccato che l'industria dell'auto in Gran Bretagna valga centinaia di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Non per questo, in caso di No Deal Brext, il governo inglese ha dato disposizioni alla polizia e all'esercito di disporsi per fronteggiare le probabili rivolte popolari... https://www.walesonline.co.uk/news/politics/devastating-future-welsh-manufacturing-predicted-15323164 Prepariamo i popcorn e sediamoci in poltrona ad assistere allo show dell'11 dicembre.
  22. Mi pare di aver letto diversi anni fa un articolo storico su una rivista di aviazione che riferiva di un incidente analogo presso una base italiana accaduto negli anni '50. Un armiere stava lavorando nel vano cannone di un F-84 appoggiato su una scala. Ad un certo punto l'armiere perse l'equilibrio e per non cadere completamente a terra le sue mani trovarono appiglio su alcuni elementi del cannone. Facendo così però mise in moto il cannone che sparò una raffica contro una autobotte parcheggiata poco distante che esplose.
  23. La trattativa sulla Brexit procede nell'incertezza, tra ottimismo inglese e alcune perplessità da parte UE. Il governo britannico ha appena pubblicato una nuova serie di documenti che delineano lo scenario peggiore nel caso di Brexit senza accordo negoziale con l'EU. https://www.gov.uk/government/collections/how-to-prepare-if-the-uk-leaves-the-eu-with-no-deal In breve: il roaming telefonico con l'EU decadrebbe, le patenti britanniche non varrebbero più sul continente e viceversa, contenziosi nell'affido dei bambini in caso di divorzio di coppie miste, problemi nel vendere prodotti britannici in EU. In ambito spaziale, il governo britannico ha confermato gli impatti su Galileo, Copernicus e sul progetto di Space Surveillance and Tracking. Galileo Comunque sia, accordo sì o no, la Gran Bretagna non parteciperà più allo sviluppo di Galileo e non avrà accesso alla parte sensibile del progetto, quella del segnale PRS per applicazioni militari e di sicurezza. Il governo ha stanziato 92 milioni di sterline per lo studio di fattibilità di un sistema alternativo a Galileo. Le industrie inglesi e gli enti di ricerca hanno diverse competenze nel progetto perché hanno sviluppato diverse tecnologie del progetto, ma sarà interessante vedere cosa uscirà quando discuteranno delle proprietà intellettuali del progetto. Copernicus Copernicus è il più ambizioso programma per l'osservazione della Terra. Ha scopi di osservazione del clima ma anche di osservazione per la sicurezza civile. La Gran Bretagna partecipa al progetto come membro dell'UE, dell'ESA e dell'European Organisation for the Exploitation of Meteorological Satellites (EUMETSAT). La Gran Bretagna perderà l'accesso ai dati prodotti sotto la supervisione dell'EU, ma continuerà ad accedere agli altri dati come membro ESA e EUMETSAT. Industrie e enti di ricerca britannici non potranno più avere contratti tramite il canale UE, mentre proseguiranno tramite gli altri 2 organizzazioni. Space Surveillance and Tracking Il programma EUSST fu avviato nel 2014 per fornire all'UE un servizio autonomo di Space Surveillance and Tracking (SST) per proteggere le infrastrutture spaziali europee (satelliti, ad esempio) dal rischio di collisione con altri oggetti orbitali, e fornire servizi, dati e allerte relativi ad oggetti rientranti nell'atmosfera. Il programma attualmente fornisce 3 servizi all'EU e alle relative organizzazioni ed industrie: Conjunction Analysis (cioè Collision Avoidance); Fragmentation Analysis; Re-Entry warnings. Lo UK National Operational Centre fornisce la Fragmentation Analysis e fornisce un servizio di back-up per i servizi di Re-Entry warnings. Il programma EUSST è parzialmente operativo e fornisce dei dati dal 2016 ma ci vorrà ancora del tempo per un Space Surveillance and Tracking system pienamente operativo. In caso di no deal la Gran Betagna non parteciperà più al progetto ma continuerà a ricevere il servizio dagli USA. Da vedere anche chi sostituirà la Gran Bretagna nel progetto. https://www.gov.uk/government/publications/satellites-and-space-programmes-if-theres-no-brexit-deal/satellites-and-space-programmes-if-theres-no-brexit-deal
  24. Le indagini preliminari dell'Aviazione Spagnola hanno concluso che lo sparo involontario di un AMRAAM da un Typhoon il 7 agosto in Estonia è stato un errore del pilota. Ad oggi il missile non è stato ritrovato. https://news.err.ee/859836/stray-missile-investigation-suggests-pilot-error
  25. zander

    Spionaggio nello spazio

    Il ministro degli eserciti francese ha rivelato che il satellite russo Louch-Olymp ha tentato di spiare le comunicazioni del satellite italo francese Athena-Fidus, in orbita dal 2014 La stazione di terra si è accorta che il satellite russo si è avvicinato troppo al satellite Athena-Fidus, e quindi ha comandato le opportune manovre evasive. Questi atti di spionaggio si sono già verificati anche nel 2012, 2013 e 2015, quando satelliti ostili si sono avvicinati troppo a quelli francesi. https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/aeronautique-defense/la-guerre-dans-l-espace-a-deja-commence-la-russie-espionne-la-france-789663.html
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