mariotv
Membri-
Numero contenuti
395 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
1
Tutti i contenuti di mariotv
-
Fra le discussioni in Parlamento, oggi, e' stato chiesta anche l' entita', in soldi, della vendita di 25 Pz87, alias Leo 2 a Rheinmetall con destinazione Bundeswehr. Cifra segreta... ma la ministra Amherd ha parlato di alcune decine di milioni di CHF. Un ammontare "amichevole", con la Germania che dovra' pero' essere compensato interamente con commesse per l' industria svizzera. Il resto dei Panzer stazionati nella Svizzera orientale, 71 pezzi, sara' ricondizionato e reimmesso in servizio. I carri serviranno a creare uno o due nuovi battaglioni e per l' istruzione.
-
Chi e' vicino di casa.... Lo spazio e' quello che e' e manca pure...il mare. Le maggiori esercitazioni si svolgono al nord dell' Europa, Scozia ultimamente. Certo che la "polizia aerea " la si deve fare...in Patria e sono oltre 300 partenze all' anno!
-
www.cockpit.aero "Varianti" per il futuro... Sul no.12 della rivista Cockpit si riparla del futuro della Patrouille suisse. La premessa e' poi, in definitiva, dell' autorita' politica. Pero'... Non sono segreti e, quindi, il fan club della PS ha avuto un elenco di possibilita'. Traduco e semplifica. 1. Variante Tiger. Senza particolari investimenti la PS potrebbe continuare fino al 2027. Potrebbe darsi il caso pero' di dovere usare aerei non in livrea rossocrociata. Si potrebbe anche cedere la PS a RUAG, con piloti militari. In questo caso si risparmierebbe parecchio nella manutenzione. I Tiger sarebbero poi trasformati, come la US Navy, in aggressor. 2. Variante Jet. PS con gli Hornet fino al 2030...ma la flotta e' insufficiente. Irrealistico poi il passaggio sugli F-35, aereo che sarebbe presentato negli show solamente "da solo". 3. Variante Turboprop. Trasformazione del PC-7 Team in PS. In corso la valutazione per un mantenimento delle capacita' degli attuali PC-7 per altri 15 o 20 anni. Ev. Trasformazione della pattuglia su una formazione basata sui PC-21...con macchine in piu' da acquistare pero'! 4. Variante Jet trainer. Un' opzione sarebbe l' acquisto di un Jet trainer. Quale: Aero L-39 Albatros di seconda mano come l' ex Breitling Team oppure nuovi Leonardo M-345. Tutte le possibilita' hanno lati positivi e meno positivi. Qualche decisione la si vedra' gia' il prossimo anno che prevederebbe l' aggiornamento dell' intera flotta di PC-7 nell' ambito del Programma d' armamento 2024.
-
Peter "Pablo" Merz Sopra e' stato citato il mio concittadino (confederato) Capo delle Forze aeree svizzere. Cosa ha, quasi sicuramente, in piu' dei suoi colleghi...?
-
Non e' scritto in nessuna informazione ma concezione, progetto e costruzione dei prototipi sono totalmente svizzeri. Punto di riferimento: aeroporto di Mollis, nel Canton Glarona (che ho citato piu' volte per il locale meeting aereo).
-
Emmen/LU Un Pilatus PC-21 delle Forze aeree ha mancato l' atterraggio sulla pista della base lucernese. L' incidente e' avvenuto nel pomeriggio di oggi. I due piloti si.sono lanciati con i seggiolini eiettabili.
-
25 Leo2 a Rheinmetall Dopo il SI governativo di ieri "armasuisse" ha firmato oggi, con Rheinmetall, il.contratto di vendita di 25 carri Leopard 2 finora accantonati in un deposito della Svizzera orientale. SI conclude così un affare che, in Svizzera, ha suscitato discussioni e perplessita'. A livello nazionale si aprira', fra un paio di.anni, il discorso sul futuro delle armi pesanti per le unita' meccanizzate dell' Esercito svizzero. Con la riammissione in servizio dei Panzer ora in deposito, dedotti i 25 per la Germania, si supereranno i 200 pezzi. Pochi rispetto ai tempi della Guerra fredda. In una pianificazione di alcuni anni fa si auspicava per il futuro un mix di Leo2 e di.nuovi mezzi ruotati. Ora con la crisi ucraina il discorso potra' eventualmente cambiare. Vedremo fra un paio di.anni.
-
No, il Dipartimento.della Difesa svizzero ne ha gia' venduti agli Stati Uniti (USAF e USN) una cinquantina dismessi per, mi pare, 80 milioni di CHF per usi tipo "aggressor". Si tratta ora di trovare una soluzione definitiva, se sara' possibile, per la formazione maggiore. Continua normalmente l' attivita' del PC-7 Team che, fra una decina di anni, avra' aerei della nuova versione PC-7MKX.
-
"AIRSPIRIT24" e poi?... Sul.numero.11 della rivista Cockpit vi e' un ampio articolo sul futuro della PS, argomento in se' non nuovissimo ma che, a dipendenza dei punti di vista sull' argomento, preoccupa. L' 11 novembre 23 la PS concludera' la stagione 2023 con un' esibizione nell' ambito delle gare sciistiche italosvizzere del Matterhorn/ Cervino. Poi l' inizio della programmazione per il 2024, anno speciale contrassegnato dal 110mo annifersario delle Truppe d' aviazione (ora Forze aeree svizzere) e dal 60mo della Patrouille suisse. Grande festa a Emmen, Canton Lucerna, il 30 e 31 agosto 24 con la manifestazione "AIRSPIRIT24". Sara' anche il.canto del cigno della PS? Da un punto di vista tecnico e militare si. Punto di domanda per quanto riguarda le pretese politiche invece. Gli apparecchi abbisognerebbero di un parziale rinnovo della strumentazione e la sostituzione dei seggiolini eiettabili. Roba da parecchi milioni di CHF. Vi sarebbe poi un problema di personale: dal 2027 al 2030 sarebbero in servizio tre flotte, dagli esistenti F-18 e F-5 agli entranti F-35. Ci si arrangera', eventualmente. Il Dipartimento della Difesa/Forze aeree ha allo studio varie possibilita' per il "dopo 2025". La rivista Cockpit per il prossimo numero annuncia un elenco "Inside" sulle varie possibilita'.
-
F-5 (Tiger II) svizzeri rimanenti, in servizio..."sine die". Era stato un acquisto d' altri tempi, 110 aerei di un aereo che, gia' allora, era tutt' altro che di punta. Si ironizzava sul fatto che era solo, assolutamente, "diurno". Ora ne restano in flotta poco piu' di venti compresi quelli della PS. Fino a quando? Fino a quando terra' la sua struttura si afferma in ambienti militari. Il prolungamento della sua vita "minioperativa" per attivita' dette "di servizio" continuera' per volonta' del Parlamento. A 40 milioni di CHF all' anno!
-
Visto che, probabilmente, un paio di anni fa non era stato scritto niente dei dettagli della scelta svizzera, fatta in accordo e quasi in parallelo con quella finlandese, la sintetizzo qui. Il Rafale, ovviamente, c' entra. Dopo contatti con varie associazioni del mondo economico, finanziario e militare svizzero il Consiglio federale, cioe' il Governo ha preso una decisione in tre punti: 1. Scelta prioritaria per il modello risultante dalla valutazione con il miglior rapporto prestazioni, tecnica e costo 2. Nel caso di risultato "sfumato" eventuale scelta di opportunita' politica 3. Nessun partecipante alla gara per modelli non ancora in servizio all' estero. Ovvio il NO a SAAB con il suo Gripen E. Nella primavera di un paio di anni e' emersa la favorevolissima e incredibile posizione dell' F-35. Vi sono state poi pressioni, fuori luogo, della ministra francese della difesa con proposte indecenti. A fine giugno la comunicazione della scelta dell- F-35...in pratica un apparecchio che si e' ...scelto da solo. La "bruciatura" della Francia per la mancata scelta del Rafale e' stata importante e deludente anche per il fatto che fra Svizzera e Francia i rapporti sono i maggiori da un punto di vista storico fra i due Paesi confinanti. Una scelta del Rafale per 36 aerei sarebbe costata 1 miliardo in piu', oppure con la previsione svizzera di max 6,2 miliardi di CHF una decina di aerei in meno. Dipende in sostanza se privilegiare la politica o altri aspetti. Ok, chiudo. Buona giornata.
-
Dovrei tirare in ballo l' Italia?... Potrebbe anche non valere la pena. Il mondo e' grande, ci sono confini rigidi, sfumati, ci sono confini teorici. Scrivo qui perche' , essendo italofono, mi fa comodo. Tutto qui. Mi permetto di dire che valutazioni tecnico politiche che costano decine di milioni hanno un certo valore. Io preferisco questo tipo di approccio che, in un ottica svizzera, e' l' unico accettabile dai.contribuenti (svizzeri e anche italiani che pagano le tasse in Svizzera). Ho detto il mio parere che, ovviamente, e' quello ufficiale svizzero. Niente di grave, divergenze a parole.
-
Ok per l' edizione 2023 Con qualche giorno di ritardo. Successo consueto per l' edizione 2023 anche se limitata, per via della meteo avversa, a un solo giorno. Appuntamento ora, fra due anni, per l' edizione 2025. Il prossimo anno, come gia' scritto, vi sara' una manifestazione sulla base militare di Emmen/LU il 30 e il 31 agosto 24.
-
Per la fortuna dei rispettivi produttori Rafale e Typhoon possono registrare successi di vendita grazie alla politica. Non e' detto ovviamente che siano aerei mediocri ma, dove hanno subito serie e costose valutazioni come in Finlandia e Svizzera, non hanno sfondato...ne' tecnicamente, ne' dal punto di vista del costo. Sarebbe bello avere i risultati ma, i due costruttori europei hanno messo il veto. Da un loro punto di vista, logico e legittimo.
-
No, la Francia di De Gaulle non e' mai uscita dalla NATO e la Svizzera, pur presente a Bruxelles non ne fa parte e non puo' farne parte per motivi politici propri. Quindi il confronto non ci sta. Una collaborazione con limiti insomma.
-
In Svizzera abbiamo preso atto che il Gripen dell' ultima versione non e' piu' un "Papierflugzeug" cioe' "aeroplanino di carta". I primi per la Svizzera dovevano entrare in servizio nel 2018/19, ora siamo nel 2023. Al tempo della disastrosa avventura Gripen / Svizzera non c' era nemmeno la certezza che fossero tutti apparecchi nuovi. Poi non e' che sia un aereo a buon mercato. Allora si trattava di sostituire "molto" parzialmente 110 F-5 Tiger II con...22 apparecchi. E' andata in modo, fortunatamente dico ora, diverso. Resta il fatto che i Tiger non sono stati sostituiti. Ne restano in servizio 24. La futura flotta, benche' dotata di F-35, sara' la piu' striminzita della storia delle Truppe d' aviazione/ Forze aeree svizzere. Ancora una trentina di anni fa la flotta, sebbene dotata soprattutto di non eccelsi aerei di attacco al suolo, aveva 500 apparecchi. Appare verosimile che nei prossimi anni 30 si porra' l' eventualita' di acquistare qualcosa d' altro. Chi vivra' vedra'.
-
Programma Ricalca quello degli scorsi anni: - Tiro con cannoni F-18 - Dimostrazione elic. Cougar - Dim. Spegnimento incendio - Polizia aerea - Dim. Para - Dim. Capacita' "Hornet" - Pres. Pilatus PC-21 - Dim. Forze speciali - Patrouille suisse Puo' darsi ci sia qualche fuori programma. Lo scorso anno la sorpresa di due F-35 dell' AMI. Quest' anno?... Perche' no.
-
Payerne: adeguamenti strutture dell' aeroporto Il sito del Dipartimento della Difesa pubblica oggi un' ampia informazione sui lavori circa le vecchie strutture da adattare o le nuove da edificare a Payerne in vista dell' introduzione dell' F-35 nella seconda meta' del 2028. Costo: 250 milioni di CHF che si aggiungono ai 400 milioni gia' spesi nei passato decennio. Come per ogni progetto vi e' la "pubblicazione" all' albo, in questo caso di tre comuni confinanti dei Cantoni di Vaud e di Friburgo. Cose molto "svizzere" insomma... Oltre a Payerne nel Cantone di Vaud, gli F-35 saranno stazionati a Meiringen nel Canton Berna e Emmen nel Canton Lucerna. in questi ultimi due aeroporti vi saranno modifiche di limitata importanza, molto minori dunque di quelli nella maggiore base che e' Payerne.
-
Axalp '23: 18 e 19 ottobre 2023 Posti esauriti, per quanto riguarda i mezzi di trasporto, per le due giornate di esercitazione con tiri all' Axalp-Ebenfluh nel Cantone di Berna. Esauriti pure per la giornata di allenamento del 17 ottobre. In se' allo show non vi sono biglietti d' ingresso e quindi e' possibile la salita a piedi. Si richiede pero' un certo allenamento, la salita non e' una normale gita in montagna. Agli interessati si raccomanda poi un abbigliamento e calzature adeguate. Il prossimo anno, 2024, l' esercitazione all' Axalp non avra' luogo. Per celebrare il 110esimo anniversario delle Truppe d' aviazione dell' Esercito, ora Forze aeree, e' infatti previsto un meeting sull' aeroporto militare di Emmen/LU.
-
Tempo fa, anche su questo forum mi pare, si era lamentata la mancanza in Italia di una politica compensatoria per grossi affari in questo caso di prodotti militari. Il riferimento era, per l'acquisto svizzero degli F-35 dei cosiddetti affari offset. In pratica sugli oltre 6 miliardi del contratto un' elevata percentuale che non ricordo doveva essere compensata da acquisti industriali indiretti e "diretti". Per la Svizzera e' così per legge, da decenni. Mi sfugge se, in materia, leggi o regolamenti italiani in materia latitano...
-
Effettivamente se la realta' tecnica della FACO di Cameri e' ovviamente chiara, quella "istituzionale" appare abbastanza fumosa. Anche l' acquisto svizzero, che per tradizione e obblighi istituzionali e' piu' palese di quello di altri Paesi, non dice tutto. Ufficialmente i contratti sono solo fra i due Stati: Svizzera e USA (che ha autorizzato la vendita). Cameri dovrebbe essere considerata un "optional", secondo me. L' offerta eventuale di costruzione in Italia dovrebbe partire solo da Fort Worth. Un' offerta favorita dalla vicinanza geografica. Quindi le visite della ministra Viola Amherd e di funzionari del suo Dipartimento a Cameri sono state visite per conoscenza senza accordi o contratti stipulati. Dai comunicati federali si desume questo.
-
Per la Svizzera: 8 aerei nel 2028 10 nel 2029 e 10 nel 2030. 8 aerei costruiti in precedenza a Fort Worth con permanenza di 2 anni negli USA.
-
Anche il Consiglio degli Stati ha approvato il Messaggio sull' Esercito 2023. Il Dipartimento della Difesa puo' dunque firmare i contratti d' acquisto di materiale e di costruzione di immobili. Ha pure concessa la dismissione di 25 Leo2, per la Svizzera Pz87, vendibili a Rheinmetall.
-
Austria: Luftstreitkraefte e...dintorni
mariotv ha risposto a mariotv nella discussione Aeronautica Militare
Trasporto:scelta fatta Sara' dunque il C-390 di Embraer il successore degli Hercules. Nessun contratto ancora fatto pero', si parla di 4 esemplari da ottenere "via Paesi Bassi" per gli anni.successivi al 2025. -
Qualche informazione in piu'. Lo STAC, Servizio di trasporto aereo della Confederazione, e' una "formazione" delle Forze aeree svizzere dal 1.1.2005. In precedenza il trasporto di personalita' e alti funzionari era assicurato (burocraticamente) dall' Ufficio federale dell' aviazione civile UFAC, FOCA in inglese. L' acquisto svizzero si distanzia non poco dalla consueta politica degli Stati per quanto riguarda le "flotte statali". Nessun aereo dunque, magari di seconda mano, della normale produzione civile, di Airbus per esempio. Ma un grande jet per VIP dell' ultimissima generazione con, si sottolinea, un' elevata autonomia. E qui si nota la necessita' per un Paese non membro dell' UE a coltivare rapporti tradizionali e privilegiati con Paesi extraeuropei. Il riferimento e' la presenza oltreoceano di importanti sedi gestionali e produttive delle cosiddette "multinazionali svizzere", enti economici di evidente importanza internazionale con le quali anche l'Ente pubblico federale ha il dovere politico di tenere stretti contatti. Oltre all' attuale acquisto, fra un paio d' anni, si porra' la sostituzione del Dassault Falcon acquistato di seconda mano dal principe Alberto I di Monaco. Si vedra' se ci sara' un bis oppure la scelta di un altro tipo di aereo. Benche' facenti parte e gestiti dalle Forze aeree questi tipi di acquisti non fanno parte del normale budget del Dipartimento della Difesa ma della cassa generale della Confederazione che comprende tutti i Dipartimenti cioe' I ministeri federali.