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PC-21: scelta per la RCAF Ieri e' stato firmato un grosso contratto che riguarda il rinnovo della flotta di addestramento delle Reali forze aeree canadesi. In totale 70 apparecchi di 5 tipi fra i quali il prodotto di Pilatus. Segnalero' i dati essenziali al momento della comunicazione aziendale.
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Nuova informazione del Dipartimento della Difesa. Sul tratto dell' A1 fra Payerne e Avenches nel Cantone di Vaud, il 5 giugno prossimo atterreranno e decolleranno 8 F-18. L'autostrada sara' interrotta al traffico per 36 ore, la circolazione deviata sulle strade cantonali. Sul primo canale della TV svizzera SRF e' prevista una ripresa dei primi atterraggi in live.
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35esimo anniversario PC-7 Team Anche se non e' una grande ricorrenza, questo 35esimo serve per puntualizzare lo stato di salute della seconda formazione acrobatica delle Forze aeree svizzere destinata, quasi sicuramente, a sostituire l' attuale Patrouille suisse in seguito alla dismissione degli F-5 E "Tiger II". La stagione 2024 e' iniziata nei giorni scorsi ad Arbon, cantone Turgovia, con la manifestazione Arbon Classics. Dopo una trasferta in Spagna segnalo qui le due altre uscite all' estero: 20-24 giugno: Lezno, Polonia, "Airshow Antidotum Lezno 2024" 11-16 settembre: Tanagra, Grecia, "Athens Flying Week 2024" Sull' argomento PC-7 Team, la rivista aeronautica "Cockpit" 5/2024 dedica un' ampia intervista al suo comandante, ten col Daniel "Stampa" Staempfli, gia' leader e comandante nella formazione maggiore. Ancora nessuna decisione sulla promozione del PC-7 Team a "Patrouille suisse", anche se molto probabile. Continuazione dell' uso degli aerei attuali, cioe' i Pilatus PC-7 originali (senza seggiolino eiettabile), per almeno 16 anni ancora. Il programma d' armamento 2024 prevede infatti un secondo aggiornamento della strumentazione per 27 apparecchi, cioe' per l' intera flotta. Costo: 70 milioni di CHF. A cinque di questi aerei saranno istallate apparecchiature fumogene. Si ammette che formazioni del genere, anche se non proprio necessarie, sono utili per l' immagine del Paese; per un "patriottismo alla Svizzera", moderato ma esistente.
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5 giugno: operazione "Alpha uno" Confermata dunque la data del 5 giugno prossimo per la preannunciata operazione di atterraggio e decollo su un tratto dell' autostrada A1 fra Payerne e Avenches nel Cantone di Vaud. In pratica verra' tolto il guardrail intermedio fra le due carreggiate. Per gli spettatori gli spazi riservati.sono gia' esauriti. Per motivi di sicurezza non viene precisato il numero di partecipanti civili e militari all' operazione. In pratica si tratta di testare la possibilita' di uso di alternative ai soli tre aeroporti per jet da combattimento.
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Limitazione spazio.aereo: 13-17.6.24 Per la prevista conferenza per la pace in Ucraina nei giorni 15 e 16 giugno 2024 il Governo federale svizzero ha deciso stamattina per una limitazione dello spazio aereo nella Svizzera centrale. La regione, in particolare, e' quella del Buergenstock, localita' di notevole importanza turistica a livello internazionale, raggiungibile solo con funicolari. In piu' il Consiglio federale ha concesso alle autorita' del Cantone Nidvaldo, responsabili per la sicurezza, un massimo di 4'000 militari quale supporto.
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65 anni dal primo volo del PC-6 Qualche settimana fa, a Bleienbach, e' stato ricordato il 65esimo del primo volo del mitico Pilatus PC-6, piu' noto come "Porter" poi "Turboporter". Di tutti gli esemplari costruiti il 47% vola ancora. Dettagli sul numero di maggio, 5/2024, della rivista aeronautica Cockpit. Il primo esemplare era immatricolato HB-FAV e aveva il soprannome particolare di "Yeti". Infatti, con una vistosa livrea gialla, era stato impiegato durante la spedizione svizzera al Dhaulagiri, cima del gruppo dell' Himalaya. Indubbiamente quella spedizione aveva contribuito in modo importante alla notorieta' dell' aereo di Pilatus usato anche da Forze aeree, in Europa da quelle di Svizzera e Austria.
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Per il contratto svizzero il si (parziale) alla costruzione a Cameri e' da mettere in chiara relazione alla vicinanza con la Svizzera. Poi la scelta e impiego dell' F-35 presuppone, in ogni caso, una stretta collaborazione internazionale. In una risposta a un parlamentare il Governo federale precisa poi che la manutenzione avverra', per principio, solamente in Svizzera (Forze aeree e RUAG). Un intervento a Cameri avverra' (cito) solo per riparazioni di aerei con seri danni strutturali (dovuti a incidente). Indubbiamente il tutto e' da pianificare almeno fino al 2060. Si porra' , fra una decina di anni, la domanda sul come completare la flotta che, a parte l' ovvia validita' dell' aereo, sara' la piu' striminzita, come numero, della storia delle "Truppe d' aviazione/Forze aeree svizzere". Quindi altri F-35 o qualcosa d'altro? Quell' altro, come seconda linea, potrebbe essere costituito dalla sostituzione dei Pilatus PC-21. Niente di prossimo: per ora solo un accenno del Dipartimento della difesa allo stanziamento di un credito, a medio/lungo termine per studiare la successione del veloce turbopropulsore svizzero con un jet che, per le norme svizzere, deve avere un doppio uso. Cose lontane...
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La notizia ha superato i confini della stampa specialistica o istituzionale ed e' approdata, in modo relativamente ampio, anche sulla stampa "generica" il cui tono, ahime', e' quello (presunto) di un'Italia vittima dei cattivoni tedeschi. La realta' e' che sulla struttura di Cameri mancano informazioni complete sul suo effettivo grado di autonomia. E' vero per esempio che la produzione annuale e' (sempre) di 15 aerei?... Perche' puo' darsi,dico io, che la Luftwaffe tedesca pretenda gli apparecchi ordinati in tempi piu' brevi della capacita' offerta in Italia. Oppure non si sa bene perche' per i 35 apparecchi per la Bundeswehr la Germania debba pagare quasi 2 miliardi in piu' della Svizzera. Prestazioni USA in piu'? Bisogna poi mettere in conto i ritardi "americani" di cui si e' parlato diffusamente. Dev'essere chiaro che l'opportunita' di una costruzione a Cameri (parziale o totale) e' un' offerta USA nell' ambito del contratto d' acquisto. Almeno per la Svizzera e' stato così. Mah...
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65esimo del "Porter" E' stato festeggiato, a Langenthal, il 65esimo.anniversario del primo volo del PC-6 "Porter" poi "Turboporter" avvenuto il 4 maggio 1959. Era presente il pilota di allora Rolf Boehm. Il notissimo aereo STOL era uscito di produzione lo scorso anno. La fine era stata giustificata da Pilatus con la vetusta' del progetto e con la costosa e certamente difficile certificazione degli adattamenti richiesti dalle attuali norme. Ai numerosi modelli ancora efficienti del PC-6 il costruttore di Stans ha assicurato l' assistenza tecnica e la manutenzione per una ventina d' anni ancora.
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Rinnovamento sistemi contraerei L' Ufficio federale dell' armamento "Armasuisse" ha inviato oggi una richiesta di offerta a ditte produttrici di sistemi DTA a media gittata per il rapido rinnovo dei sistemi contraerei dell' Esercito svizzero. L' offerta dovra' pervenire entro il terzo trimestre 2024. Tre le ditte scelte: Diehl Defence - Germania Kongsberg - Norvegia / Raytheon - USA MBDA - Francia Scelta del modello gia' nel terzo trimestre di quest' anno. Richiesta di credito probabile nel "Messaggio sull' Esercito 2025". L' informazione odierna del Dipartimento della Difesa, che non nasconde rapide necessita', da' l' idea di un "cambio di marcia" per quanto riguarda gli acquisti di materiale bellico. E c' e' gia' chi vorrebbe una proposta d' acquisto gia' entro quest' anno.
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Dalla Serbia alla Croazia... Come dire: oltre meta' della ex Jugoslavia e' "servita" con i Rafale. Ieri i primi sei su dodici sono stati consegnati a Zagabria dal costruttore Dassault. C'e' stata di mezzo, ovviamente, la potente politica francese. Il Rafale e' vendibile all' estero solo con questi mezzi?... In questo forum si e' gia' parlato dell' argomento. Magari lo riprendo con riferimento al "non acquisto" svizzero. Devo aver voglia pero'. Saluti a tutti!
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"Donne in grigioverde"... E' un argomento che, di tanto in tanto, crea qualche discussione in Svizzera. Oggi, per il sito della Radiotevisione svizzera, lo spunto e' dato da un proposta del Reale governo danese di rendere obbligatoria la leva. In Svizzera non si e' a questo punto. Il servizio militare per le donne e' volontario e rappresenta l' 1,4% dell' effettivo. Si auspica di arrivare al 10% entro il 2030. No all' obbligo di leva ma almeno, si dice in ambienti "militari", un obbligo per le 19enni di partecipare alle giornate informative sul servizio militare. Vedremo come andra' a finire. La realta' e' che, parecchie donne, hanno una chiara motivazione per una carriera. Attualmente c'è una signora con il grado di "divisionario" (NATO: Mayor general). E' Germaine J.F. Seewer che dirige le scuole per gli alti quadri. Aggiungo che, gia' negli anni 39, esisteva il Servizio complementare femminile in sigla SCF/FHD che svolgeva compiti sussidiari, non armati. Curioso era il fatto di donne "militari" che, a quei tempi, non avevano ancora il.diritto di voto e di eleggibilita' Cose svizzere!...
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Un caso "hot"? La notizia postata sopra e' stata pubblicata con un certo rilievo sulla stampa svizzera. Non si dovrebbe trattare di un caso molto speciale. Credo che il.suo.estensore sia un "laico" in materia in quanto la cosiddetta "polizia aerea" in Svizzera conta, statisticamente, un centinaio di cosiddetti casi "hot" all' anno. Effettivamente la notizia e' stata data con un certo rilievo sulla stampa svizzera. Puo' darsi che il suo lancio sia stato fatto da un "laico" in materia. Infatti
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Si, mi scuso per l' imperfezione di qualche anno fa. Ringrazio per l' osservazione!
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2024: anno della grande decisione? Della creazione di una vera "aviazione da combattimento", in Irlanda, si parla da vari anni. L' argomento e' ben illustrato in un recente articolo nel sito francese "Avions legendaires". Sara' l' anno della decisione? Piu' che politico il problema e' finanziario. Si tratta di acquistare da 12 a 18 apparecchi. Da un punto di vista politico si tratta di sostituire i jet della RAF britannica che, da anni, svolazzano come vogliono sopra l' Eire senza accordi particolari fra i due Stati. Per l' Eire indubbiamente molto europeista i favori potrebbero essere per Rafale o Typhoon. Ma i costi d' acquisto e di gestione appaiono fuori misura. Gripen svedese? Potrebbe essere una soluzione ma il jet scandinavo non e' poi vero che voli gratis... Quindi la scelta appare difficile anche se e' proprio il Gripen ad apparire in "pole position". Nelle discussioni vi e' poi un' eventuale adesione alla NATO dell' Eire ma il discorso non e' ancora...maturo!
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Austria: Luftstreitkraefte e...dintorni
mariotv ha risposto a mariotv nella discussione Aeronautica Militare
Quattro "Millennium" per il 2027 Ieri, fra Austria e Paesi Bassi e' stato sottoscritto un MoU per l' acquisto, in comune, di 9 Embraer C-390 per le rispettive aeronautiche. Quattro esemplari andranno alle "Luftstreitkraefte" austriache. Prime consegne nel 2027 -
Risultato finanziario 2023 Pubblicati oggi i risultati di Rega per il 2023. Il fatturato e' stato di 217 milioni di CHF con un guadagno di 39 milioni. Il tutto nonostante una diminuzione degli interventi dell' 1,6% rispetto al 2022. Elicotteri, aerei e il personale di Rega hanno compiuto, complessivamente, 20'647 interventi.
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Primavera 2025: blindati in Austria Ieri il Governo federale ha autorizzato un' esercitazione con blindati in Austria. Il motivo e' la mancanza o l' insufficenza di adeguate piazze d' armi in Patria. Saranno impegnati ca.800 fra militari e civili. I militari sono volontari in quanto non si possono obbligare soldati di milizia a servizi oltre confine. Durata dell' esercitazione: 4 settimane. Il personale fa normalmente parte della "brigata blindata 11".
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Buergenstock /NW: conferenza per la pace in Ucraina il 15 e 16 giugno 2024 Per iniziativa svizzera la presidente della Confederazione Viola Amherd e il ministro degli esteri Ignazio Cassis hanno comunicato poco fa, a Berna, che il 15 e 16 giugno si terra' una conferenza internazionale sull' Ucraina sul BUERGENSTOCK, monte di 1115 ms/m nella Svizzera centrale (Lago dei 4 Cantoni). Presenze, probabili di Zelensky e Biden. Nessun invito a delegazioni russe (che avrebbero detto no). Correggo: anche la Russia e' stata contattata. Si aspettano delegazioni da un centinaio di Paesi, molto attesa quella cinese.
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Francia e rapporti con l' estero Si era gia' parlato qui, di questo argomento, tempo fa. Nel caso specifico degli armamenti la presenza dello Stato francese e' sempre importante e pressante. La vendita di Rafale non e' quasi mai un affare stipulato perche" e' il risultato di serie valutazioni tecniche e finanziarie. Si vende perche' vi sono pressioni e compromessi finanziari non da poco. La Francia ne guadagna in immagine? E' poi affar loro. Certo che, nel caso della Serbia, e' un passo in piu'...
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Ho verificato adesso, a parte quelli italiani, ho contato una decina di siti francesi, inglesi e di qualche altro Paese. La notizia e' sempre quella, con ovvie sfumature di tipo politico. Aggiungo ancora: su pubblicazioni della vasta aerea di lingua tedesca la notizia era gia' stata data nella seconda meta' di gennaio! Quindi, in definitiva, non e' una gran novita'. Non ho pero' ancora letto reazioni o prese di posizione delle comunita' kosovare molto presenti in Svizzera con ca.il 15% della popolazione.
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Rafale "in vista" per Serbia e Oman C'e' gia' qualche informazione su siti militari. Vedremo nei prossimi giorni qualche dettaglio in piu'. Dato il costo, per la Serbia si tratterebbe di aerei di seconda mano, passati dall' AdAE francese.
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NO al trattato TPNW Nella sua seduta odierna il Governo ha deciso di continuare a non sottoscrivere il "Trattato per la proibizione delle armi nucleari" entrato in vigore nel 2021. Il motivo e' l' attuale situazione in Europa. Sigla del trattato: TPNW.
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Continuo:... Per l' 82% degli interpellati l' Esercito e' assolutamente/abbastanza necessario, per il 92% dev' essere ben istruito, per il 79% ben equipaggiato. L' avvicinamento alla NATO e' auspicato dal 52% degli interpellati, la neutralita' resta pero' al 91%, ma in diminuzione di 6pp. I contrari all' obbligo del servizio militare sono in diminuzione, al 31%, cioe' un po' piu' dell' area di sinistra da sempre critica sulla Difesa nazionale armata.
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"Sicurezza 2024" E' stato pubblicato l' annuale rapporto/studio/sondaggio attuato per conto dell' ETH, cioe' del noto Poly di Zurigo. Qualche dato, dal sondaggio fatto nel gennaio scorso. Pessimismo sullo stato del mondo: 82% degli interpellati Per contro ottimismo per il futuro della Svizzera: 79% Senso generale di sicurezza: 92%!!!