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L' ultima esercitazione su autostrada, denominata "Strada" ,era stata fatta nel.1991 in Ticino, comune di Lodrino, oggi Riviera. L' occasione era data dai festeggiamenti per il 700esimo della Confederazione. Perplessita' non poche per il blocco del maggiore asse stradale fra il.nord e sud Europa. Le perplessita' rimangono, esercitazioni di formazioni aeree su aeroporti dismessi ci stanno, su strade direi di no. Spero che Peter Merz si sia espresso male...
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La domanda, che nasconde una perplessita', non e' banale. Rispondo, duramente, da svizzero. Per noi la Romania, che e' anche in poco nota ma seria crisi demografica da anni, e' catalogata come Paese europeo "povero". Conosco alcuni rumeni, molto ben integrati in Ticino, che si rendono conto della realta' del loro Paese, con ampie sacche di poverta'. Il discorso sulla Difesa nazionale e' serio e al tempo stesso delicato. E' una questione di priorita' nelle spese. Ogni Stato ha le sue politiche e le sue necessita' militari...vere o presunte. Sarei indubbiamente certo sulle necessita' di difesa nazionale di Israele. Per la Romania, pur in una posizione europea relativamente delicata, non so se sia giustificato svenarsi finanziariamente per un po' di Abrams...che non sono noccioline.
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E la firma del contratto e' stata comunicata oggi da Pilatus.
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Conferma: altri 16 PC-21 per l' Ejercito de l' Aire Dopo l' annuncio di Madrid nel dicembre scorso, la conferma odierna del costruttore: seconda tranche di 16 PC-21 che si aggiungono ai 24 ordinati nel 2020 e tutti consegnati a meta' dello scorso anno. L' EdA diventa così il maggior utilizzatore europeo dell' aereo. Complessivamente i PC- 21 ordinati raggiungono ora le 260 unita'.
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Riesportazione vietata Nella grande discussione per la richiesta di acquisto, dall' estero, di carri armati svizzeri, la politica ufficiale si e' espressa ieri a Berna. Dopo il no governativo anche quello, a maggioranza, del Consiglio degli Stati. Un NO che significa nessun allentamento delle leggi in vigore e la clausola di divieto di riesportazione per gli acquirenti. Una decisione scontata anche per l' altro ramo del Parlamento. L' Esercito svizzero richiede poi almeno 34 Leo 2 in riserva. Il resto da vendere, eventualmente, dopo la decisione politica di rinuncia al materiale di riserva.
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Ma no, non siamo a quel livello... Piuttosto, proprio oggi, la stampa del gruppo editoriale Tamedia pubblica un' altra notizia....blindata. La Germania e' interessata anche ai vecchi, un centinaio, Leopard 1 acquistati nel 1996 dal gruppo federale RUAG all' Italia...dove sarebbero ancora depositati da qualche parte. Il NO e' compreso nel precedente...
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Panzer per la Polonia...via Germania? E' la notizia, svizzera, del giorno. Il quotidiano "Blick", seguito dal resto della stampa nazionale, hanno pubblicato la notizia della richiesta germanica di acquistare 96 carri Leo2 in riserva in hangar della Svizzera orientale per fornirli alla Polonia, dopo un passaggio tecnico presso Rheinmetall. Conferma ufficiale della richiesta del ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius alla collega svizzera Viola Amherd il 23.2.scorso. Ovvio il no di Berna. Una dismissione di materiale bellico deve, per principio, essere autorizzato in ogni caso dal Parlamento federale. Piuttosto e' l' Esercito svizzero che richiede ora il completamento dell' attuale flotta di 134 Leopard modernizzati con altri 34 della riserva. L' Esercito svizzero aveva acquistato, a meta' degli anni 80, ben 390 Leopard II, in gran parte costruiti su licenza in Svizzera. Era stato preferito all' Abrams made in USA. Poi qualche vendita all' estero, Germania e Canada', dopo la trasformazione in carri del genio
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Anno finanziario 2022 Pubblicato stamattina il rendiconto del 2022 della ditta aeronautica nidvaldese. Riassumo: Fatturato: 1'347 milioni di CHF Ricavo: 226 milioni Aerei prodotti: 133, in particolare 40 PC-24, 80 PC-12 NGX, 10 PC-21, 3 PC-6 Personale: 2'600 addetti di 58 nazionalita' Carnet di ordini per ca. 1,6 miliardi L' azienda e' soddisfatta per un risultato fra i migliori di sempre. Fa notare anche che, durante il 2022, non vivono stati ordini militari. In vista pero' un maxi contratto con la Spagna per una seconda tranche di PC-21 e i primi contratti per il PC-7 MKX.
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SWISSCOY fino al 2026 Il Consiglio degli Stati, cioe' la Camera federale dei Cantoni, ha approvato stamane il prolungamento della missione in Kosovo fino al 2026 con l' eventuale aumento del contingente di 30 soldati. All' inizio della missione l' effettivo era di 230 ufficiali, sottufficiali e soldati. Si tratta di militari che, come volontari, hanno stipulato un contratto di lavoro per un tempo determinato, con un normale stipendio. La presenza svizzera in Kosovo era stata giustificata oltre che dal riconoscimento ufficiale dello Stato da parte della Confederazione anche dalla numerosa presenza di kosovari in Svizzera, una presenza pari a ca. Il 15% di quell' etnia albanese.
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Su riviste e, anche, quotidiani svizzeri si e' scritto parecchio su quella che e' un' "operazione F-35" che, probabilmente, non ha mai avuto esempi nel passato. Mi riferisco al fatto che l' internazionalita' della produzione, della propaganda dell' aereo, del suo successo a livello internazionale sono andati ben oltre alla concezione USA del Lighting II. Importante e' anche la sua vendibilita'...Mi riferisco ai costi assolutamente competitivi dati, in parte, dalle grandi dimensioni produttive. L' Europa aeronautica e' quella che e'. Mi fa un po' specie il "tifo" europeo per Rafale e Typhoon. Le valutazioni svizzere e finlandesi per un nuovo jet da combattimento, pur concettualmente differenti, hanno dato i medesimi risultati. L' F-35 ha stravinto nei due Paesi. I due produttori europei hanno, comprensibilmente, messo il veto alla diffusione dei risultati. Puo' darsi che, parlo dalla Svizzera, emerga qualche dato "segreto". Ci potrebbe essere una valutazione, almeno ufficiosa, del grado di ..."umiliazione" tecnica dei due jet rispetto all' F-35. Ok... Il mondo va avanti lo stesso. Alla prossima!....
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Rinnovo abbigliamento dei militari Armasuisse comunica oggi che ha assegnato a ditte di Svizzera, Germania, Austria, Polonia e India, la fabbricazione delle nuovi uniformi da combattimento che, a dipendenza delle forniture, saranno consegnate ai militari a partire gia' da quest' anno 2023. L' acquisto era stato autorizzato con l' approvazione parlamentare del "Messaggio sull' Esercito 2018". Si tratta di capi di vestiario che, ogni soldato, sottufficiale o ufficiale terra' al proprio domicilio per la durata minima del servizio militare, cioe' 10 anni.
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F-35: manutenzione in Svizzera Mi riferisco, ovviamente, ai 36 apparecchi previsti dal contratto con il Dipartimento della Difesa USA che devono entrare in servizio fra il 2027 il 2030 nelle Forze aeree svizzere. Il Governo, rispondendo a una parlamentare socialista, ha precisato e confermato che tutte le manutenzioni dovranno essere svolte da RUAG e Forze aeree in Svizzera dopo la necessaria certificazione dei due enti. Un' eccezione potrebbe riguardare, cito, seri danni strutturali a un aereo, che sarebbe riparato a Cameri. Manutenzione in Svizzera anche per i propulsori. E', per la Svizzera, una soluzione logica e obbligata. Sarebbe politicamente inammissibile una dipendenza dall' estero per un acquisto "strategico" come quello di aerei militari.
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Capo dell' Esercito: valutazioni in corso In un' intervista dell' agenzia CH - Media pubblicata oggi su varie testate il Capo dell' Esercito Thomas Suessli si e' espresso su un certo numero di valutazioni in corso per ammodernare le Forze armate della Confederazione. Si tratta di un' operazione che, ovviamente, potrebbe modificare in modo significativo la pianificazione degli acquisti di materiale bellico per il decennio in corso. Droni armati: un argomento di attualita. Come esempio, si citano gli Shaled 136 iraniani dal costo contenuto: ca. 20'000 USD al pezzo. Artiglieria. Sostituzione parziale di quella convenzionale con missili. Modernizzazione generale. Almeno 1/3 dell' Esercito deve essere modernizzato con, in piu', l' aumento di unita': due battaglioni blindati e sei di fanteria. Le valutazioni, ufficialmente in corso, risentono del passato "civile" del "numero uno" dell' Esercito attivo, nel passato, in istituti bancari ed enti di programmazione informatica, cioe' in ambienti con decisioni rapide. Dalle valutazioni al concretamento il passo non e' scontato. La scossa, pero', c'e'.
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Austria: Luftstreitkraefte e...dintorni
mariotv ha risposto a mariotv nella discussione Aeronautica Militare
Immagina noi svizzeri che, sui nostri libri di storia, ci definiamo "una costola dell' Austria", della quale ci siamo liberati oltre 7 secoli fa..., che concetto abbiamo dell' attuale "Alpenrepublick"....La realta' e' che manca, al nostro vicino dell' est, un concetto difensivo che vada oltre la teoria. Gli acquisti di armi sembrano fatti a casaccio, senza valutazioni serie. Poi manca, nella popolazione, un qualsiasi interesse per questi problemi, una realta' ammessa e citata sovente anche dalla stampa austriaca. Occorre poi aggiungere che, con un cambiamento di Governo, potrebbero cambiare molte cose. -
Austria: Luftstreitkraefte e...dintorni
mariotv ha risposto a mariotv nella discussione Aeronautica Militare
"Ende der Ignoranz?" "Fine dell' ignoranza?"...Con questo titolo, dal vario significato, la rivista svizzera Cockpit (2/23) affronta l' argomento della difesa nazionale austriaca. Lo specialista austriaco di argomenti militari Georg Mader ha interpellato in proposito il capo di SMG Rudolf Striedinger. Dalle informazioni che si desumono dall' intervista al no.1 del Bundesheer si puo' capire la volonta', almeno a parole, di colmare l' ampio "vuoto difensivo" di un Paese che, dal suo trattato di pace del 55, non ha mai considerato la difesa militare una necessita' primaria. In un' ottica svizzera, evidentemente, e' un peccato avere quasi niente in comune. Vi e' da chiedersi a cosa servono, dunque, le dozzine di visite reciproche e annuali fra le due ministre della Difesa, la svizzera Amherd e l' austriaca Tanner. In ogni caso il 6 ottobre scorso il Governo federale di Vienna ha presentato uno "Strategiepapier" (Carta strategica) che prevede, entro il 2032, uno stanziamento di 16,6 miliardi di Euro per investimenti in armamenti. Parole, parole, parole...oppure concretezza? Si precisa in merito che, entro il 2032, vi sono, anche, due anni elettorali... In pratica: la decisione di spesa piu' recente e' il corposo acquisto in Italia di elicotteri Leonardo AW169 con un cosiddetto contratto "Government to Government". In pratica, ma e' una scelta, un' operazione italodipendente in molte cose. Sempre per la flotta di elicotteri e' segnalato l' acquisto di 3 elicotteri S-70 "Black Hawk" che si aggiungeranno ai 9 gia' in servizio e che verranno aggiornati nell' avionica. I tre nuovi entrati provengono dalla Giordania, Paese al quale erano stati assegnati nell'ambito dell' aiuto militare USA. Poco da dire per quanto riguarda gli Eurofighter, tranche 1 (15 esemplari) e che, anche con qualche aggiornamento/miglioramento operativo avranno la loro fine strutturale a fine decennio. In proposito si lamentano i costi, ritenuti esagerati, per l' ultima fase di formazione dei piloti in Germania. In proposito, con un cambiamento di pensiero, si auspica l' acquisto di un limitato numero di aerei quali il Leonardo M346FA oppure l' Aero-Vodochody L-39NG. Aerei da trasporto. Sono in servizio tre Lockheed C-130 ex RAF con anno di costruzione 1967/68. Ancora qualche anno poi?... In ambienti dell' aeronautica si parla di C-130J ex RAF dal 2025, oppure Embraer C-390M. Niente di deciso. L' articolo precisa poi ancora tante altre cose. Quello che pero' appare evidente a noi svizzeri e' la reazione abbastanza rapida per colmare un...oceano di lacune di una Difesa nazionale dalle fragili fondamenta. -
Mi pare proprio che non si abbia l' idea del concetto di "militare", di "difesa nazionale", di "armi"....che si ha nell' attuale Germania. Io, come svizzero, leggo in qualche modo, da decenni pero', quotidiani tedeschi o in lingua tedesca, settimanali che, in modo critico, parlano spesso della Difesa nazionale nel loro Paese. E' un Paese europeo dal pacifismo diffuso, per non dire dominante. Non credo proprio che ci sia un' atmosfera militaresca da "Quarto Reich"... Si critica, ogni tanto in modo esagerato, spesso con qualche ragione della politica militare che appare sgangherata. Poi i soldi contano: ad esempio aveva fatto notizia il contratto svizzero per gli F-35. Poco piu' di 6 miliardi per 36 aerei...Perche' la fattura per la Germania e' di oltre 3 miliardi in piu' per il medesimo numero di apparecchi?... Io capisco e apprezzo la Germania, senza competenze letterarie so, anche, il tedesco. Per "dominare" l' Europa la Germania non ha bisogno della Bundeswehr. Cose gia' scritte e dette in vari forum. Saluti dalla Svizzera!
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Pilatus PC-7: ultimo aggiornamento Nel "Messaggio sull' Esercito 2023" presentato oggi alla stampa e' elencato anche il programma di aggiornamento della strumentazione della flotta dei Pilatus PC-7 acquistati negli anni 70. Ne erano stati comperati 40 esemplari ridotti ora, dopo vendite a privati e demolizioni, a 27 aerei. Servono alla selezione finale dei candidati piloti per le Forze aeree. Inoltre sono usati, con fumogeni, per il PC-7 Team. L' intervento tecnico prossimo consentira' di prolungare la loro vita operativa di alcuni anni. Loro successori saranno, quasi certamente, aerei della nuova versione denominata PC-7 MKX.
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Messaggio sull' Esercito 2023 Il Consiglio federale ha approvato e presentato oggi il cosiddetto "Messaggio sull' Esercito 2023" che prevede un credito di impegno di 1,9 miliardi di CHF. Questo importo non e' un credito speciale ma e' compreso nei normali budgets della Difesa dei prossimi anni. In particolare e' previsto l' acquisto di missili supplementari per il sistema Patriot, di veicoli blindati supplementari per le Truppe del Genio, di un nuovo sistema di Sorveglianza aerea, dell' acquisto di munizioni con particolare riferimento ai nuovi mortai da 12 mm, dell' aggiornamento della strumentazione dei Pilatus PC-7. Importanti anche i progetti di costruzione e di ristrutturazione di edifici dell' Esercito
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Il budget militare non basta...! In questi giorni, in Irlanda, si discute a livello politico e sulla stampa sulle possibilita' di acquisti di materiale bellico con un budget militare limitato. L' attuale finanziamento della difesa e' assicurato, annualmente, con 1,1 miliardi di Euro che dovrebbero aumentare entro fine decennio a 1,5 miliardi, massimo storico per la difesa dell' Eire. Come noto vi sarebbe la volonta' di creare un' aviazione da combattimento con alcuni jet...che pero'costano anche se di seconda mano. Recente e' poi l' accenno di polemica riguardante l' impossibilita' finanziaria per il Naval Service di avere unita' per la lotta antisommergibile. Ci si riferisce alle intrusioni della marina russa nello spazio di competenza irlandese... che non e' cosa da poco. In proposito il vice primo ministro e ministro della Difesa non ha lasciato dubbi: non ci sono soldi per risolvere il problema!
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Presenze all' estero nel 2023 Considerate le numerose partecipazioni a manifestazioni in Patria (14 in totale), le "uscite" dai confini sono quest' anno limitate a 3: una in Francia, un' altra nel Regno Unito e una terza in Polonia. La piu' significativa e' quella di Salon-en-Provence, citta' provenzale sul cui aeroporto ha sede la Patrouille de France. Fu infatti nel 1978, anno del 25esimo della formazione francese, che la PS effettuo' la prima uscita all' estero. Gli aerei erano caccia bombardieri della normale dotazione HS Hunter Mk58, senza livrea speciale. Ora con gli F-5E "Tiger II", ...fino a quando? Il Parlamento ha deciso un prolungamento sine die, cioe' oltre il 2025, della formazione con gli eleganti aerei americani. Vedremo...
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Programma 2023 Pubblicato il programma 2023 che iniziera' il 1 aprile alle Diablerets e si concludera' l' 11 novembre sul Cervino. In totale saranno 14 gli show in CH. Solo tre le presenze all' estero: 20-21 maggio Salon-en-Provence (F) 10-11 giugno a Cosford (GB) 26-27 agosto a Radom (PL)
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ADS-15: consegnati i primi due droni Sono stati consegnati nei giorni scorsi i primi due droni del programma militare, per usi anche civili, denominato ADS-15. Gli apparecchi, concepiti dal costruttore israeliano Elbit, portano l' immatricolazione militare svizzera D-11 e D-16. Gli altri quattro saranno consegnati entro il 2023 con operativita' a partire dal 2024. Questi mezzi saranno gestiti militarmente da una nuova unità', la "squadriglia ricognitori radiocomandati 7" i cui ufficiali saranno formati a partire dal prossimo anno. Si avvia cosi alla conclusione un' acquisto militare molto costoso iniziato una decina di anni fa (!!!) con vari incidenti di percorso: perdita di un apparecchio in Israele, difficolta' tecniche a riguardo delle richieste svizzere, difficolta' causate dalla particolarita' dello Stato costruttore. L' uso dei nuovi droni avra' una visibile...e udibile presenza civile. Alludo all' impiego da parte dell' "Ufficio federale della Dogana e della protezione dei confini" per la sorveglianza della frontiera svizzera piu' sensibile, cioe' quella fra Ticino e le province di Como e Varese.
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Conclusioni sul PC-6 La rivista "SkyNews" (2/23) pubblica un ampio articolo su quello che e' stato una sorta di simbolo dell' aviazione in Svizzera. Un po' difficile riassumere in un forum l' insieme di notizie storiche, dati tecnici e prestazioni del PC-6. Mi limito quindi ad alcuni dati conclusivi. Dopo ben 63 anni di produzione, sono stati costruiti complessivamente 603 Pilatus PC-6 "Porter / Turboporter. Presso la sede sociale e produttiva di Stans sono stati fabbricati 511 aerei, con la licenza concessa negli USA a Fairchild altri 92 apparecchi. La flotta di PC-6 delle Forze aeree svizzere e' stata aggiornata dal 2015 con una nuova avionica, in particolare con Garmin GTN650. Gli aerei rimarranno in servizio ancora per vari anni. Complessivamente sono ancora in servizio in tutto il mondo 270 "Turboporter". L' azienda produttrice garantisce supporto tecnico e pezzi di ricambio ancora per una ventina d' anni.
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WEF 2023: fine dell' impegno militare Oggi alle 16 e' terminato il servizio sussidiario dell' Esercito svizzero a Davos nell' ambito del Forum economico mondiale che viene organizzato annualmente nella citta' del Canton Grigioni. In un comunicato il Dipartimento federale della Difesa ha espresso soddisfazione per l' impegno dei soldati: 4'200 militari quasi tutti di milizia. Conclusa anche la sorveglianza dello spazio aereo da parte delle Forze aeree svizzere. Non ci sono state serie infrazioni. Le restrizioni al normale traffico civile nello spazio aereo circostante Davos sono gia' state abrogate.
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PC-9: usciti di scena gli "aerei bersaglio" per la DCA Discretamente gli ultimi tre Pilatus PC-9 delle Forze aeree sono stati dismessi alla fine di dicembre e saranno venduti, probabilmente a enti civili. Erano stati acquistati, una dozzina, parecchi anni fa, per trainare i bersagli della DCA, cioe' della contraerea che in CH e' parte integrante delle Forze aeree. Altri usi per la cosiddetta "guerra elettronica". Il loro uso era assicurato dal "Zielfliegerkorps", unita' con piloti di milizia, cioe' militarmente non professionisti, di solito piloti di linea. Non verranno sostituiti anche perche' le unita' armate con i cannoni AA binati da 35mm ...non hanno un grande avvenire. Un lungo articolo sul numero di febbraio di SkyNews (2/23). Se c'e' qualcosa di interessante riferiro'. www.skynews.com