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  1. Gli F-16 verrebbero usati nell’ambito di ciò che sono in grado di fare e di fare col massimo danno. Per questo non verrebbero usati per abbattere missili ipersonici o balistici, perché più rari e soprattutto perché non affrontabili con gli AIM-120: quella è roba per i Patriot Pack 3 e per i Samp-T. Tutt’altra storia i cruise e i droni russi che colpiscono in profondità, ma anche in condizioni relativamente sicure per l’aviazione ucraina che li affronterebbe in totale mancanza di superiorità aerea da parte dei russi. Nemmeno abbattere elicotteri e Su-25 eventualmente utilizzati a ridosso della linea del fronte penso potrebbe essere cost effective. Già ora questo tipo di operazioni è poco frequente a causa dei manpads e dei sistemi a corto raggio che, finché forniti in numeri adeguati sono stati sufficienti a interdire il volo ai russi. Non a caso questi rialzano la testa sulla linea del fronte solo quando mancano e si è visto in particolare sul finire dei 6 mesi di blackout causati dai repubblicani al Congresso e da quel mentecatto di Trump dalle cui labbra pendono. I russi infatti capiscono solo le mazzate e a mazzate sono stati costretti ad allontanare la flotta del Mar Nero e i mezzi aerei ovunque venissero ostacolati. Cosa invece continuano ad usare? Milioni di proiettili di artiglieria, rottami tirati fuori dai depositi caricati di carne da cannone (finché durano) e bombe plananti (finché i Su-34 le possono lanciare quasi indisturbati). Ecco quindi che, oltre ai suddetti cruise e catorci di concezione iraniana, si delineano due bersagli prioritari per i pochissimi e preziosi F-16 che, almeno inizialmente si vedranno. Gli F-16 potrebbero diventare batterie mobili per tendere agguati ai Su-34 (evidentemente non si parla di imporre la superiorità aerea...). Questi aerei non possono essere certo persi a pacchi, specie perché non crescono sugli alberi e anzi quelli mandati in volo cadono persino da soli per usura e pessima manutenzione. Gli F-16 poi potrebbero restituire pan per focaccia e tirare JDAM a lungo raggio dietro la linea del fronte, dove farebbero più male alla già pessima logistica russa. La prima cosa era preclusa ai Mig-29 e SU-27 ucraini, mentre la seconda era più che altro un adattamento in corsa con armamenti occidentali integrati in modo posticcio. L’F-16 può fare tutto ciò anche contando sulla sua bassa traccia radar, mentre gli aerei russi sono e restano de bestioni con la traccia elettromagnetica di un vagone ferroviario sotto il sole, almeno finchè non vorranno arrischiarsi ad usare continuativamente costose silver bullet come il Su-57 (più si va avanti e maggiore è la possibilità che accada). Intanto vediamo anche questa: Sono i russi stessi a dire che la carne da cannone e i rottemi nei depositi sono meno infiniti di quanto vogliano far credere. Ora spingono come forsennati in cerca di un compromesso favorevole prima di arrivare a schiantarsi?
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