Qui bisogna dire due cose.
La prima è che come detto giorni fa era saltato il tentativo di accordo che metteva assieme aiuti all'Ucraina, a Israele e politiche migratorie. Gli ultimi due punti sono quelli che interessano di più a Trump e ai trumpiani.
Scorporando cose che discutibilmente messe assieme, si deve ricominciare da capo e i provvedimenti passano a pezzi, il che non vuol dire che gli USA si stiano sfilando, ma solo che stiamo assistendo ai poco edificanti effetti dello scontro istituzionale dovuto al fatto che i Repubblicani hanno una risicata maggioranza alla Camera (con relativo ricatto dei trumpiani) e i Democratici al Senato.
La seconda è che Biden è di nuovo avanti nei sondaggi (per quel che valgono...). Trump e la sua cricca di fedelissimi responsabile dell'attuale stallo al Congresso, stanno facendo ciò che hanno sempre fatto: estremizzare lo scontro, perché a novembre si vota per rinnovare anche tutta la Camera e 1/3 Senato, come succede ogni 2 anni, ma finora non è che i repubblicani in generale fossero contrari ad aiutare Kiev.
Come si era capito nei giorni scorsi dopo il fallimento dell'accordo complessivo iniziale, ci vorrà insomma altro tempo per decidere, anche se sulla pelle degli ucraini...