Se l'abbattimento dell'A-50 è veritiero (alla data odierna stimo dalla situazione, dai tracciati radar tempestivamente pubblicati e dalle reazioni che sia effettivamente avvenuto, 90 contro 10%).
Anche per questo episodio probabilmente ne sapremo di più tra qualche anno.
Al momento gli osservatori discutono su 2 ipotesi principali, entrambe estremamente imbarazzanti per la difesa aerea rozza:
1) Fuoco amico provocato da allarme per il ponte di Kerch; implicherebbe totale avventatezza nel far volare gli assetti più pregiati senza informare il sistema di difesa aereo che dovrebbe essere integrato, ma integrato non è tra quell'accozzaglia di signori della guerra rozzi che dirigono le operazioni gelosi di info e incapaci di discriminare le tracce radar (un SU-24M ucraino non ha certo la stessa traccia radar del Beriev A-50 o dell'Il-22M)
2) Si tratterebbe invece del terzo agguato andato a buon fine da parte della difesa aerea ucraina, che avrebbe utilizzato lanciatori di Patriot, S-300, S-200 in modalità HOJ o ipotesi più fantasiose per colpire al limite della finestra utile, mentre i centri di controllo di tali batterie restavano a distanza di sicurezza.
La seconda ipotesi sarebbe più disastrosa per i rozzi: significherebbe che gli ucraini possono interdire il volo e l'accesso all'area operativa degli AWACS russi, più di quanto questi ultimi possano interdire l'accesso all'area operativa dei velivoli ISR occidentali (Iddio ce li preservi a dispetto di Trump).
Resta un certo mistero sulle foto dell'Il-22M atterrato in emergenza a quanto pare, ma con numeri di coda cancellati o aggiunti, non si sa bene. E resta il premio per i rozzi per aver perso (sempre al 90% da quanto posso interpretare) il primo AWACS in assoluto in operazioni belliche. Ne rimarrebbero a loro disposizione una mezza dozzina scarsa.