Le navi vendute all'Egitto (Schergat e Bianchi) sono state rimpiazzate negli ordini e una è proprio quella varata (battezzata sempre Schergat), mentre l'altra (una nuova Bianchi) nella foto di RID le è a fianco nello scalo. Con queste siamo a 10 e anche se in ritardo le ultime due sono più performanti. Ci può stare...
Poi si, ne arriveranno quasi sicuramente altre: nel DPP 2023-2025 è previsto il finanziamento della 13° e 14° FREMM in configurazione EVO, attualmente allo studio. L'ordine è atteso per l'anno prossimo e con queste (tolte le due egiziane) si arriverebbe a 12, ma il requisito della Marina è però per altre 4-6 unità e non per solo 2...La configurazione delle ultime sarebbe ancor più avanzata.
Meglio ancora farebbe l'Ucraina a dotarsi di sistemi Jamming all'avanguardia per poter disabilitare i droni ancora prima che colpiscano. Mi riferisco anche ai Lancet che minacciano le unità corazzate sul campo. Il problema è che industrialmente è un paese al collasso e le nazioni occidentali sono restie a passare loro le tecnologie più sensibili.
L'attacco di ieri a Kiev è stato condotto praticanente solo con droni.
Per questi bersagli, usare missili che costano milioni è uno spreco e così, ad affiancare i Gepard, gli ucraini hanno riesumato qualcosa di molto vecchio che però torna utile contro le nuove minacce, numerose, ma non certo difficili da abbattere.