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Ma fonti interne a qualche osteria? A parte che aprendo il video si vede più che chiaramente dove il filo termini, cioè in quell'oggetto di colore rosso che come ha detto flaggy serve ad effettuare misurazioni sul flusso d'aria dietro al Rider.. Ma poi ti pare che nel 2023 ce ne andiamo in giro col filo? Parte dagli USA per andare nel pacifico via filo? Quante migliaia di rotoli servirebbero? e quando l'aereo è sulla via del ritorno c’è un grande mulinello a raccogliere il filo? Dai..3 mi piace
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Come no. Il rublo galoppa verso vette altissime. Ognuno da raccattare. Coscritti, gente dalle carceri e altra brava gente dalle periferie, in particolare da una molto lontana periferia dove l'influenza cinese è reale. In particolare quelle Nord Coreane dal momento che sono andati con cappello in mano anche la, tanto che il defunto golpista sbraitava per mancanza di munizioni e il rateo di fuoco dell'artiglieria è sceso sotto la metà rispetto ai primi tempi, risultando inferiore anche a quello ucraino. L'importazione illegale proviene da ovunque. Fino a qualche tempo fa un carico di Lexus è partito dalla finlandia per il kazakistan ma le lexus si sono fermate a Tomsk, dove sono state vendute. Se passano cose più grandicelle tipo le auto, ci passano probabilmente anche dei microprocessori. Il punto è che non ne passano così tanti da poter mandare avanti una guerra su larga scala, infatti anche la componente missilistica per strike di precisione è venuta sempre meno, e lo dimostra il numero di lanci. Lustri... anzi decenni fa. A parte che non è la Panda del nonno e arrivare alla "proficiency" in combattimento è piuttosto impegnativo, ma vorrei ricordarti che già il training in se richiede tempo (e mi riferisco a quello basico, ossia "alzalo, naviga, tira un amraam e torna") e solo pochi giorni fa è stata data la notizia che i piloti hanno iniziato il loro addestramento "in the air", figurarsi insegnare tattiche e tutte quelle altre cosette la cui conoscenza, in occidente, viene a maturare dopo averci dedicato HAVE DRILL, HAVE DOUGHNUT, Constant Peg, fino ad arrivare ai Flanker contro i Viper di Groom Lake. Si tratta di trasferire un cinquantennio di esperienza, studi e tattiche. Poi la tempistica non è mai stata definita, e anzi solo nel corso dell'ultimo anno è stato dato il via libera per consegnarli agli ucraini (Che ancora ci metteranno mesi a imparare ad usarli). Mi pare lo abbiano detto in tutte le salse. Poi sarebbe alquanto strano abbandonare gli ucraini dopo averci investito così tanto compresi i centri di training per F-16 nei Paesi limitrofi. Difficile non ritirarsi quando vieni sconfitto sul campo. Tanto che anche Paesi fino ad ora più conservatori sulla questione, tipo i tedeschi, ora aumentano i propri aiuti.3 mi piace
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@Athens Finché "trumpisti" da un lato e dall'altro dell'oceano portano avanti le loro idee fuori dalle stanze che contano, non c'è problema. E poi la campagna elettorale non si fa mica da sola. Mi ricordo una tizia che guardava Vladimiro con gli occhi a cuoricino: Tweet contro le sanzioni, auguri per la sua rielezione.. Poi gli è capitata una poltrona sotto il sedere, una poltrona pesante, di quelle che contano, ma in virtù della sua pesantezza anche abbastanza difficile da spostare. E ... colpo di scena ... Lo sappiamo com'è andata. @Basil Non leggendo Rid anche perché in più casi mi ha fatto rischiare la scomunica, rispondo a Simone per le cose che qui leggo. E certe volte rischio la scomunica anche qui ma che ci posso fare... è un lavoro duro e pieno di compromessi.1 mi piace
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Scusate, lo so che non siamo ad aprile, ma non ho resistito. Stavo scherzando, credevo che fosse palese...1 mi piace
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Non possiamo negare che nel complesso i segnali contradditori sono parecchi, da parte occidentale. Qualche analista da salotto televisivo (livello di credibilità inferiore a "pubblicità di coltelli Miracle Blade") continua a sostenere che il caro zio Vladimir stia combattendo sin dall'inizio del conflitto "con una mano legata dietro la schiena": è vero esattamente il contrario, in particolare da parte occidentale, ove il sostegno all'Ucraina si è limitato a un generalizzato ma guardingo appoggio esterno senza mai comprendere né l'opzione "boot on the ground" (che se adottata avrebbe già fatto finire il conflitto col completo disastro russo o lo avrebbe trasformato in qualcosa di molto più ampio) né l'opzione di defenestrare politicamente "al buio" il caro zio Vladimir, ovvero senza aver già chiaro chi sarebbe stato un suo possibile successore capace di evitare l'incubo politico della disgregazione della Federazione Russa oppure l'elevazione del confronto con l'Occidente a livelli pericolosamente indesiderabili. Oggi però sia negli USA (l'ala trumpista repubblicana) che in qualche paese europeo (anche se non per il momento a livello di istituzioni comunitarie) si fa strada il possibilismo riguardante l'opzione negoziale. Della stabilità interna russa poco si sa, mentre dall'Ucraina arriva qualche velato segnale che la leadership politica e quella militare non marcino d'amore e d'accordo. Chi invece continua a "tirar dritto" con determinazione è l'industria, che continua a investire e a programmare investimenti nel futuro come se nei vari CdA esistesse solo l'opzione di continuare su questa strada "per tutto il tempo necessario" per ottenere la vittoria ucraina sul campo. A questo punto, l'unico fattore che NON può essere influenzato da decisioni politiche o da strategie economiche è quello demografico: se si deve dar credito alle considerazioni espresse da Zalužnyj nella sua ben nota intervista, per evitare uno stallo o - peggio - che l'iniziativa venga lasciata al nemico, è necessario continuare a esercitare costante pressione sulle linee russe, il che NECESSITA non solo di risorse materiali (mezzi e relativo supporto logistico) ma anche di una continua disponibilità di risorse umane, e QUESTO non è un elemento che si può "fabbricare". Da diverse parti si osserva che l'età media delle truppe ucraine al fronte è piuttosto alta, e questo può voler dire solo due cose: o che Kiev sta grattando il fondo del barile e che non riesce a garantire un adeguato ricambio alle perdite subite, oppure (secondo me più probabile) che Zelenskij & soci abbiano scelto di preservare il più possibile le giovani generazioni per il dopoguerra e per la ricostruzione. In entrambi i casi, comunque, restano le preoccupazioni relative alla capacità democrafiche ucraine di reggere un confronto di lunga durata.1 mi piace
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Anche se indubbio che le forze nazionalsocialiste, non credo si possa usare un altro termine, abbiano subito notevoli perdite in uomini e mezzi, la Federazione Russa non è molto indebolita dalle sanzioni e possiede, come del resto storicamente già accaduto in passato, riserve non dico inesauribili, ma di fatto enormi. La propaganda fa si che non manchino i centomila e passa soldati di leva da arruolare ogni anno e le fabbriche di munizioni per armi di piccolo calibro e cannoni lavorano a pieno ritmo. Ci sono delle limitazioni per gli armamenti che necessitano di microprocessori, ma si suppone che alcune migliaia ogni anno arrivino di contrabbando dalla Cina, con il tacito accordo de governo cinese. Come sappiamo, la quantità ha una sua qualità intrinseca e l' Ucraina non ha ancora ricevuto degli aerei di primo livello, i famosi F16 promessi anni fa, il cui peso possa far valere. A Kiev si domandano, giustamente, fino a dove la NATO vorrà spingersi, perché la Federazione Russa non ha, con una testardaggine notevole, nessuna intenzione di ritirarsi e ha tutti i mezzi per continuare questa guerra anche per 5 anni, come l' URSS fece nel 1941 - 1945, a meno che non subisca una sconfitta di valenza strategica prima Non credo che i Paesi della NATO abbiano la stessa volontà, anche perché in Europa c'è una crescente voglia di "normalizzare" i rapporti con la Federazione Russa1 mi piace
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L’autonomia non è legata solo alle dimensioni, ma a una combinazione di peso, aerodinamica e motori. Se i motori ciucciano relativamente tanto (è il caso di quelli a basso BPR del B-2), necessariamente hai bisogno di tanto carburante che spinge l’equilibrio verso un aereo grande (che è anche meno stealth...). Dalla sua il B-21 ha un grande allungamento alare e una configurazione tuttala che gli conferiscono di per se una bassa resistenza aerodinamica. I motori restano l’incognita e non è un caso se dal punto di vista delle prestazioni siano l’elemento che più mi interessa in questo momento, anche per capire quanto il velivolo dipenderà dal rifornimento in volo (da cui comunque non sono esentati né il B-2, né il B-52 per compiere le loro missioni intercontinentali). Poi, se (e ribadisco se) la stiva del B-21 è uguale a quelle del B-2, allora il velivolo potrà portare gli stessi ordigni, che fino a un certo punto sono sempre più grandi e che comunque vengono progettati per gli aerei che li devono impiegare: è un esempio il nuovo AARGM-ER che entra nelle stive dell’F-35 al contrario dell’AGM-88 da cui deriva. Parlado di “roba da bombardieri”, il sostituto dell’AGM-86 lungo 6,3 metri e pesante una tonnellata e mezza è l’AGM-158B che è più corto di 2 metri e 300kg più leggero. Ciononostante non credo che un ipersonico AGM-183 non ci sarebbe entrato nella sua stiva (ma tanto l’hanno cancellato…) e penso che l’AHCM ci potrà entrare, ammesso e non concesso che entri…in servizio almeno quello e che ci sia interesse all'integrazione… Il B-52 è un camion portabombe e soprattutto un lanciamissili cruise. Sono entrambe missioni che non richiedono il B-21 e a cui il B-21 potrebbe piegarsi solo se acquistato in numeri sufficienti e in mancanza del B-52, che però c’è. Parliamoci chiaro, il B-21 è progettato per entrare in Russia e Cina e colpire bersagli di alto valore, non per scaricare 30 tonnellate di bombe dove essere stealth non serve a un tubo.1 mi piace
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Quando si sostituisce un aereo si tende a pensare che quello nuovo debba fare tutto ciò che faceva il precedente più altro. E’ un punto di vista che nella sostanza è stato alla base di molte delle mai del tutto sopite critiche nei confronti dell’F-35, prima ancora che ne emergessero tutti i problemi di messa a punto. La critica più basic era la velocità massima modesta, ma vai a spiegare a questi pasdaran del numero di mach che l’F-16 a mach 1.6 carico di armi non ci arriva manco a pregare il Signore e quando lo fa ci resta per pochi secondi che magari capitano una volta nella vita di un pilota… E così se il B-2 ha 4 motori, 2 grosse stive e può volare a bassa quota, allora anche il B-21 deve fare altrettanto e anche di più visto che il B-2 già faceva alcune cose peggio del B-1 e addirittura del B-52… In realtà un aereo deve rispettare prima di tutto sue specifiche e queste, prima di chiedere di fare di più, possono chiedere di fare qualcosa di diverso. Avere 4 motori è una cosa decisamente passata di moda anche in ambito civile che è molto tradizionalista. Ciò che serve è avere la spinta necessaria e la necessaria affidabilità. Ci sono dei bestioni che volano con 2 motori di potenza mostruosa e nessuno s’è mai lamentato e anzi solo quei disperati di russi si son messi rinvigorire un IL-96 quadrimotore, mentre in occidente non sanno più che farsene di 747, A340 e A380, messi fuori produzione coi loro 4 motori. Perché il B-2 ha 4 motori? Servivano 16-17 tonnellate per lato e possibilmente con un rapporto di diluizione basso per far stare le ventole dentro l’ala. Non è che a quel tempo ci fossero disponibili motori da 16 tonnellate di spinta e un rapporto di diluzione basso, visto che gli aerei civili viaggiavano verso BPR sempre più assurdi, quindi sotto il cofano ci son finite due coppie di F-118 che con gran fantasia erano i motori del B-1 senza postbruciatore, che a loro volta avevano una declinazione a più basso BPR negli F-110 montati sugli F-16 e a più alto BPR degli universali CFM-56 montati su migliaia di liner civili (ma che la dentro non ci sarebbero mai entrati)… Però l’affidabilità dei motori odierni è sempre più alta e montar quattro F-118 a coppie non è che sia sta gran figata quando uno esplode e magari si porta dietro quello che gli sta a fianco… E poi la missione l’abortisci uguale se perdi un motore, solo che se ne hai 4 è più probabile che ti succeda… Ci sono 2 motori di potenza sufficiente per il B-21? A quanto pare si, anche se non si è capito quali e mi puzza un po’ la storia dei PW9000, perché abbassando il BPR partendo dal PW1000G dai quali deriverebbero certe spinte sbandierate su Aviation Week (ma sono necessarie?) non le si dovrebbe raggiungere… All’inizio mi aspettavo due F-135 senza AB e con un BPR portato a 2 o 3 ma, viste le dimensioni dell’aereo, sarebbero fin troppo potenti. Ci fossero stati ai tempi del B-2 ci avrebbero potuto fare un pensierino…Spero si degnino prima o poi di dirci che motori hanno usato ma, visti i numeri in gioco, dovrebbe trattarsi di un derivato e non di qualcosa di radicalmente nuovo. Discorso carico bellico. Perché dovrei riempire di bombe un B-21? Mica lo caricherei di decine di ordigni stupidi e tanto meno di troppe testate nucleari (mai mettere tutte le uova in un paniere…). E’ un aereo costoso che deve fare missioni delicate e impossibili ad altri: probabilmente lo armerei con armi di precisione, magari comunque in buon numero perché più piccole. Per tutto il resto ci sono i droni che ai tempi del B-2 non c’erano, senza contare certi dinosauri che sostituiscono se stessi dopo essersi fatti un lifting… Andare a bassa quota? C’è mai andato il B-2, nonostante la modifica per farglielo fare sia costata badilate di miliardi e un discreto ritardo di progetto? L’unico lato positivo è che l’ha reso più bello del B-21, ma la bellezza non paga…e non rende più stealth. Quanto ai costi di acquisto e gestione è presto per dirlo… Il B-2 è costato un botto perché ne hanno fatti una ventina e operativamente era un incubo perché era il primo e ancora perché ce n’erano troppo pochi. Il B-21 si propone numeri più alti e fa ampio ricorso a tecnologie mature e se non altro ne abbiamo la conferma visiva in un aspetto molto simile a quello che avrebbe dovuto avere il B-2, ma trent’anni dopo. In sostanza ci sarà tempo per le critiche, ma le vorrei basare sui fatti e meno su quelli che potrebbero rivelarsi pregiudizi.1 mi piace
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