@engine
Non è questione di credere o non credere alla propaganda. Qui è questione di accettare le conseguenze del fatto che i palestinesi siano cresciuti a pane e odio e trovo senza senso, come hai fatto tu, andare a cercare fuori dai confini di Gaza o della Cisgiordania ciò che abbondantemente si trova già lì, covato per decenni e nemmeno tanto sommessamente. Troppo difficile accettare che un popolo oppresso si abbassi a tanto?
No, a fare quelle schifezze sono proprio palestinesi, come palestinesi sono altri tordi che inneggiano dentro e fuori Gaza a centinaia di imbecilli che varcano il confine per ammazzare civili e bambini: la chiamano resistenza… Resistono a cosa? Per combattere hanno ceduto tutto… Prima delle loro vite, perdono la loro umanità…Quelli non hanno bisogno di attribuire le schifezze a qualcun altro: nella migliore delle ipotesi è il fine che giustifica il mezzo.
Altri tordi sono pure nostrani e magari qualche genio va alle manifestazioni con la sua bandiera arcobaleno per sostenere la causa palestinese nel momento in cui degli invasati, che non sanno manco dove stia di casa il rispetto per la diversità, vanno in un rave ad ammazzare gente che probabilmente per cultura è quanto di più lontano ci sia dalla destra attualmente al potere in Israele: a quel rave avrebbero ammazzato pure loro, dopo aver sputato su quella bandiera.
E l’estrema destra israeliana in un paese dove per anni è stata minoritaria? Messa lì da altro estremismo e dalla paura che fa comodo agli idioti nella striscia e a quelli che li finanziano là fuori, a cui frega solo la guerra e nulla dei lobotomizzati privi di umanità che vanno combatterla in nome di Dio…Pensiamo che la dirigenza di Hamas riuscirebbe a sopravvivere politicamente in un libero e democratico stato palestinese, in mezzo a gente che non è inebetita e invasata a dovere?
I palestinesi hanno messo il massimo impegno per rovinarsi da soli. Ora, in tutto questo turbinio di odio, manco l’Egitto li vuole: evacuare i civili significherebbe farli entrare in Egitto e lì non ce li vogliono.
Resteranno dove sono e a Israele non passa manco per l’anticamera del cervello di infognarsi in un’occupazione permanente della striscia...