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  1. Sostanzialmente, quello che si può dedurre avendo ascoltato le diverse opinioni espresse nella interessantissima live da Grieco è che il fattore democrafico va interpretato come elemento di un sistema più complesso in cui vi sono colli di bottiglia che non ne consentono il pieno sfruttamento. Per quanto riguarda i russi, uno dei colli di bottiglia è - come Stirpe sostiene da tempo - la virtuale assenza di un sistema di formazione in patria, nel senso che mancano sia le strutture ricettive per addestramento e formazione e sia gli addestratori, e questa carenza sarebbe motivata strutturalmente dal fatto che l'esercito russo post-Muro si è gradualmente trasformato (al pari degli eserciti occidentali) in una entità molto meno numerosa e molto più professionale. a questo limite strutturale si è poi aggiunto l'elemento episodico costituito dalla iniziale mattanza imprevedibilmente subita dai russi nei primi mesi di guerra e dalla scellerata decisione del caro zio Vladimir di buttare nella mischia fino all'ultimo aiuto-cuoco prima di decidersi a ordinare la famosa "mobilitazione parziale". Questo ha comportato uno spaventoso decadimento qualitativo della forza armata nel suo complesso, decadimento a cui non si può porre rimedio rapidamente e che lascerà segni per lustri e probabilmente decenni. Un altro collo di bottiglia è costituito dalla incapacità russa di supportare logisticamente una forza combattente superiore a determinati livelli numerici. Questo ovviamente vale per OGNI esercito di OGNI nazione, ma nel caso specifico della Russia Stirpe sostiene da tempo che il limite fisiologico massimo della logistica russa è intorno ai 200-250000 uomini. E serve a ben poco avere in patria anche un milione di energumeni perfettamente addestrati (e i russi non li hanno e non li avranno) se poi non hai la possibilità di mandarli al fronte e di rifornirli di munizioni e vettovagliamento. L'Ucraina, che invece è sempre rimasta agganciata all'esercito di leva e non ha mai rinunciato al sistema di mobilitazione di massa in caso di necessità, quando quersta necessità si è palesata si è trovata in condizioni decisamente più favorevoli.
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  2. Massiccio attacco di droni ucraini contro almeno 5 obiettivi russi nella notte passata. La TASS russa si è lasciata sfuggire che all'aeroporto di Pskov 4 aerei cargo strategici IL-76 (devo usare il neologismo Supercargo per adeguarmi alla narrativa dei DeFeo e degli altri cialtroni suoi simili che sparano titoli ad effetto?) sono stati quantomeno danneggiati. Riassunto parziale al momento, riportato in basso. Probabilmente resterà ignoto per un certo periodo quanti velivoli russi e di che tipo sono stati effettivamente colpiti negli ultimi giorni, visto che non possiamo semplicemente prendere la TASS , quando si degna di confermare solo una parte delle proprie perdite, come fonte di verità assoluta.
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