Beh, che dire...tra una rasoiata e l’altra non è che sei andato molto lontano dal vero...
Non è semplice analizzare aspetti così complessi, ma forse possiamo dire che i progettisti russi hanno sempre cercato di misurarsi con quelli occidentali scontrandosi con l’arretratezza industriale, figlia di una politica isolazionista e pregna di ideologia.
Al di là di questo l’aviazione in Russia non ha mai avuto il ruolo privilegiato che ha in Occidente, ma probabilmente nemmeno avrebbe potuto averlo per limiti tecnologici. Esemplificativo il caso dei motori russi del Mig-25 che erano da buttare dopo una puntatina a mach 2.8, cioè si puntava tutto sulla prestazione di interesse (in questo caso la velocità) ma tutto il resto spesso mostrava limiti assurdi...
Poi sono arrivate la fine della Guerra Fredda e l’elettronica e i russi hanno fatto quello che ha sempre fatto: si sono arrangiati con quello che potevano avere, in questo caso componentistica occidentale della quale non avevano il know how. L‘industria quanto al resto restava indietro, non solo rispetto a quella occidentale, ma anche rispetto ai progettisti russi che dovevano scendere a patti con accrocchi più o meno riusciti.
Formalmente abbiamo aerei prestanti, ma nella realtà il diavolo si nasconde nei dettagli e la bontà dei mezzi e soprattutto dell’integrazione fra gli stessi, tra scopiazzature e corruzione è andata a farsi benedire nella qualità e persino nei numeri.
Magari gli occidentali ci mettono un decennio a mettere a punto un velivolo fissandosi su questi “dettagli”, ma i russi quei problemi non li risolvono e non sono capaci di produrre in quantità mezzi sofisticati validi, ma soprattutto non sono in grado di gestirli dal punti di vista dell’addestramento e della manutenzione. A riprova di ciò basta vedere cosa fanno gli ucraini con gli stessi mezzi (magari ben più vecchi)...
Sono però pensieri in libertà, senza pretesa di avere esaurito l'argomento, anche perchè rischiamo di andare fuori tema.