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  1. Premesso che le recenti stime trapelate sono una fotografia (più o meno accurata…) delle settimane e dei mesi scorsi e quindi vanno prese con le molle, visto che mezzi e addestramento delle truppe ucraine sono in continua evoluzione (mentre quelli russi sono in involuzione…), gli ucraini hanno effettivamente la possibilità di sfondare le linee russe, se consideriamo che il meglio dei russi è ormai impegnato ad esaurimento a Bakhmut, mentre altrove ci sono uomini mal equipaggiati e addestrati (si è visto con i ripetuti assalti fallimentari). L’aviazione russa? Costituisce un’incognita e un problema grosso, ma già durante l’offensiva di Kharkiv è stata la grande non pervenuta… I russi rifaranno lo stesso errore? Bisogna vedere se è stato un errore o un’oggettiva incapacità ad operare a supporto delle truppe di terra che venivano nel frattempo travolte. L’aviazione russa si è dimostrata di fatto incapace a condurre operazioni complesse e coordinate, persino nella difesa aerea, tanto che i Bayraktar ucraini inizialmente fecero stragi di mezzi, perché qualsiasi cosa in volo si dava per scontato fosse russa. Ora la situazione magari è cambiata, ma non so fino a quanto la cosa valga anche a terra: con un nemico che avanza rapidamente è difficile distinguerlo dagli amici se non si hanno le suddette capacità… Nel frattempo i mezzi russi si sono pure usurati con crescenti difficoltà a tenerli operativi (logistica e manutenzione sono cose per bippette occidentali…). Il vantaggio sono i numeri, ma gli equipaggi addestrati decentemente quelli sono e quello fanno (poco e male). Ciò che saranno in grado di fare i russi sarà il risultato di ciò che avranno nel frattempo imparato e delle limitazioni date dall’attrito di uomini e mezzi e dall’ottusità politica e miopia strategica che fin dall’inizio ha permeato ogni loro azione e che finora sono state l’alleato principale degli ucraini. Certo, se guardiamo le bandierine sulla mappa di Parabellum non c’è da stare tanto allegri, ma le bandierine sono mezzi (più o meno buoni) e uomini (più o meno addestrati e motivati). È evidente che il potenziale di un esercito non è il numero in se, ma la qualità di quel numero… Una qualità che si paleserà nelle prossime settimane…
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  2. Un pilota russo mediamente vola molto meno di uno occidentale (1/3-1/4 del tempo) e questo perchè volare costa. Per quello dicevo che le forze armate russe (e nel caso specifico l’aeronautica) non sono in grado di sostenere a lungo uno sforzo del genere. Non che gli aerei (pur concepiti per essere spendibili) siano da buttare dopo tot ore, ma hanno bisogno di interventi specializzati che i russi non sono in grado di sostenere per mancanza di uomini e volendo anche ricambi. Il risultato è che finiscono a terra o vengono mandati in volo quando non dovrebbero andarci (gli incidenti non sono mancati). Da capire poi che efficienza avessero prima delle ostilità e quanti dei velivoli formalmente in servizio fossero realmente in condizioni di volare... Quando poi scrivo che a Bakhmut i russi hanno usato il meglio non mi riferisco solo alla Wagner. Anche l’esercito regolare e soprattutto i paracadutisti sono intervenuti e via via hanno sostituito la Wagner prima sui fianchi e ora anche nei combattimenti in città. Rotazione? O si...ma perchè non ruotare unità della Wagner con altre della Wagner come fatto finora? Forse perchè non ce ne sono più? Il decremento delle capacità belliche è stato comunque evidente nel passaggio da un esercito di professionisti a uno essenzialemnte di leva e la vera incognita qui è come si comporteranno i mobik in difesa, dove potenzialmente possono essere più efficaci rispetto ai disastri visti finora negli assalti a ondate. Qualche sorpresa è possibile ma non probabile. Questa non è una guerra NATO-Russia e quindi bisogna cercare di interpretarla al meglio delle possibilità attuali. Mettere in piedi una forza aerea "occidentalizzata" è cosa difficile e che va al di là di dare decine di aerei, con tutto il carrozzone di uomini e mezzi che gli va dietro, e quindi bisogna cercare di far fruttare al massimo le risorse fornite anche alla luce del fatto che le contromisure prese contro l'aviazione russa si sono dimostrate molto efficaci anche in assenza di un'aeronautica di livello. L'eventuale utilizzo delle munizioni GLSDB ad esempio è un compromesso che consente, pur non avendo un'aviazione tattica all'altezza, di utilizzare lanciarazzi multipli in operazioni di interdizione a distanze anche non trascurabili dietro le linee.
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  3. Ma l'uso dell'aviazione è intenso. Per i russi. Non per gli standard occidentali. La differenza sta tutta qua. Sono proprio filosofie concettuali e di impiego diverse alla base. Vedete un po' se trovate quante ore di volo sopporta una cellula russa prima di interventi estensivi di manutenzione (che per loro esiste poco e male). Oltre a questo, quando pensiamo al perché l'aviazione russa sia mancata dalle controffensive dobbiamo chiederci quali effettivamente siano le loro capacità di CAS on call. Già il supporto aereo ravvicinato pre-pianificato è abbastanza difficile, ancor più lo è se non hai munizionamento guidato. E poi c'è tutto il capitolo "Efficienza del JTAC" che è una figura chiave in questo contesto. Uno può essere anche Pete Maverick Mitchell ma se il tuo JTAC è Topo Gigio fai poco. Ancor più complesso, di per se e come natura, è il CAS on Call, dove arrivi su un'area dinamica con una situazione in movimento, e non sai ne dove sono i tuoi e ne dove sono gli altri. Li se non hai un buon JTAC e munizioni guidate, senza una buona consapevolezza della situazione sul campo e col rischio di perdere l'aereo o di fare Blue on Blue, è dura veramente. Tanto dura che forse, quasi quasi, gli aerei rimangono a terra.
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