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Le missioni CAS vengono eseguite sia da velivoli che da elicotteri. A-10 e Su-25 sono stati sviluppati essenzialmente per questo, armati di cannone e razzi ed eredi di una lunga tradizione nata ben prima degli elicotteri, ma nel tempo con sempre minore popolarità tra le forze aeree, per via dell’oggettiva difficoltà a colpire bersagli puntuali ad elevata velocità e per via dell’elevata vulnerabilità dei velivoli, incapaci di usare come protezione l’orografia del terreno come possibile agli elicotteri. Entrambi questi aerei sono dotati di rivelatori laser di bersagli puntuali segnalati dalle truppe a terra anche se un A-10 fa ancor meglio a prendere una colonna di carri perpendicolarmente alla strada e a tirargli una sventagliata da 30mm imbardando a destra e a sinistra. Sono però anni che l’USAF vuole far fuori l’A-10 e demandare completamente il supporto alle truppe di terra agli elicotteri dello US Army (comunque oggettivamente ormai bisognosi di un braccio più lungo) e oggi anche a droni, munizioni circuitanti e nel caso a velivoli come l’F-35 che colpiscano con armi di precisione da quote e distanze ritenute più sicure e tali da garantire tempi di reazione sufficienti. Persino B-1 hanno fatto missioni CAS sganciando bombe a guida GPS da quote alle quali si sentivano al sicuro, ma con velocità di intervento e carico bellico che un elicottero si sogna. Il Su-25 è un aereo spartano e viene utilizzato da entrambi i contendenti essenzialmente in missioni ventre a terra, sparando razzi in cabrata, con dubbia efficacia, ma è lì, sul campo di battaglia. Entrambi questi aerei sono praticamente privi di eredi e poco interesse nelle forze armate maggiori hanno anche i velivoli più leggeri e controguerriglia. Vulnerabili come non mai e dotati di scarso armamento e protezione non durerebbero niente in una guerra simmetrica. Il Ka-52 invece era nato come Ka-50 monoposto e non con quei due anomali posti appaiati. Una sorta di cacciabombardiere coi rotori, ma alla fine ci si rese conto che comunque era ingestibile da un solo pilota. Insomma gli elicotteri spesso vanno meglio, ma là sotto ci sono troppe cose da fare per un solo pilota, specie se il frullino viene riempito di aggeggi elettronici da maneggiare fra montagne, alberi e case.2 mi piace
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Noto una certa confusione. La VKS non fa interdizione profonda del campo di battaglia, non ci prova neanche, e lo si è palesemente visto sul campo. Prova a fare appoggio tattico, da "artiglieria volante", nelle sue varie forme (il Su-25 fa CAS ndr.), ma con risultati medicori che tendono addirittura a farlo non percepire come tale. I motivi sono sempre gli stessi da inizio ostilità e seguono un loop dal quale non è possibile uscire: i russi hanno poche munizioni stand-off, scarso ISR, FAC non pervenuti ed una catena di comando lenta ed ingessata. Le loro azioni, quindi, oltre ad essere "non particolarmente sincronizzate con lo svolgimento della battaglia", devono essere eseguite a quote che li portano alla mercee di qualsiasi sistema contraereo, non solo MANPADS... ed ATGM compresi (volare ad alta quota oltre a peggiorare ancora di più la precisione, li esporrebbe alla rete SAM medio/pesante urkaina, che non sono riusciti a silenziare), il che sortisce un attrito non tollerabile per loro (alla fine, dati Oryx, non è che abbiano perso chissà quanta roba, ma se la si accosta ad una manutenzione claudicante e a cellule dalla dubbia durata, le cose cambiano). Per ovviare a tale problema, fanno toss-bombing coi razzi (a cui sono pure addestrati... chissà perché), ma è un metodo inefficace ed il ciclo si ripete, ogni giorno, da oltre un anno.2 mi piace
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Rischio che non esiste. Le forze armate russe non sono più in grado di operare in ambiente NBC e la NATO ha già spiegato quale sarebbe la sua reazione.1 mi piace
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Sicuramente un paese parzialmente occupato e a maggior ragione in guerra non può entrare nella NATO, perché automaticamente scatterebbe l'articolo 5. La Russia ha invaso l'Ucraina già nel 2014 anche per impedirlo e Svezia e Finlandia ci si sono fiondate dentro (Turchia permettendo per la Svezia) proprio perché la Russia si è palesata da un lato come minaccia e dall'altro come impossibilitata ad opporvisi perché già (disastrosamente) impegnata in Ucraina. Fallito miseramente il piano di un governo fantoccio a Kiev, la Russia quindi ha per assurdo tutto l'interesse a mantenere sine die il contenzioso territoriale con l'Ucraina e infatti ha una buona ragione per puntare a una tragua più che a un trattato di pace con confini, anche ritoccati a suo favore, internazionalmente riconosciuti (dubito però che l'Ucraina o la comunità internazionale accetterebbero mai le annessioni). Se l'Ucraina invece riportasse i confini a quelli internazionalmente riconosciuti, a fronte di una Russia sconfitta e umiliata, portebbe chiedere di entrare nella NATO con qualche possibilità di successo (credo poche nel breve-medio periodo) e il fallimento di PUC sarebbe completo. Siamo però alla fantapolitica, lontana nel tempo e nei fatti dalla situazione attuale. Prematuro parlare di Ucraina nella NATO, se non per scopi politico-propagandistici.1 mi piace
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Non vedo la ragione per cui un velivolo più orientato all’attacco (ma comunque multiruolo) dovrebbe vedere favorita nelle consegne la MM, che ha anche bisogno di un caccia a protezione della flotta. Le MM è messa bene con i suoi AV-8B che volano poco e non hanno cellule alla frutta. Al contrario l’AMI ha visto un calo significativo nel numero dei suoi velivoli da attacco, gli sfruttatissimi Tornado e i non particolarmente robusti ma onesti AMX. L’AMI ha bisogno di velivoli di quinta generazione e ha bisogno di un vettore credibile da utilizzarsi per la deterrenza nucleare a doppia chiave. Il Tornado non basta più. I numeri? Quelli espressi fin da principio (circa 130) e su cui si sta cercando di tornare: almeno un centinaio per l’AMI (e per favore non torniamo sull’infinita e noiosa diatriba su quanti A e quanti B) e una ventina di B per la MM. Sono comunque questioni già discusse fin dall’inizio di questa discussione (basta cercare...).1 mi piace
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Tre in totale, ma messa così la Marina (con un +15) è quella che si ritroverebbe con un gruppo in più e 30 aerei, quando in origine (prima del taglio di Monti) avrebbe dovuto riceverne 22 su un gruppo solo…da impiegare su una sola portaerei. 30 probabilmente sarebbero pochi per 3 portaerei (al di là del costo di una simile dell'operazione). C’è insomma qualcosa che non quadra nell’articolo di Milex, che ora è tornato visibile: il totale di F-35 è di nuovo 131, ma non la ripartizione perché + l’AMI si ritroverebbe con 8 F-35B in meno e la MM con 8 in più… RID di questo mese riferisce delle audizioni dei tre ufficiali e parla solo del desiderato ripristino del numero totale, ma non di cambiamenti nella suddivisione degli F-35B. Poi scrive che l’Ammiraglio Credentino ha detto che la MM ha bisogno di una seconda portaerei, ma che nel farlo ha mostrato la diapositiva della Trieste... Insomma, al momento mi pare più realistico che si voglia tornare ai 22 per la MM, da imbarcare sulla Cavour e in caso di indisponibilità sulla Trieste…1 mi piace
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Mah, fosse stato per certi detrattori (qualcuno si ricorda di Sweetman?) l'F-35 avrebbe avuto due "freschissimi" F414... E son gli stessi piantagrane che si lamentavano dei costi e della complessità del velivolo un giorno si e l'altro pure, col risultato che Obama segò il motore alternativo e di fatto si impedì la ripetizione della decennale competizione già vista tra F100 ed F110 e che ha portato al costante miglioramento di questi due propulsori (la sola comparsa dell'F110 spinse P&W a produrre l'F100 PW220 che, tra gli altri difettucci eliminati, aumentava guarda caso il TBO). E invece? Nonostante i piantagrane, la complessità del velivolo aumenterà ancora, perchè i clienti chiedono sempre più gadget che ciucciano energia, mentre il motore è e resterà lo stesso senza sostanziali aggiornamenti quando saranno passati 25 anni dal primo volo...Si dice che chi più spende meglio spende e i nodi di quei tempi di vacche magre ora vengono al pettine... Comunque certi articoli non è che capitino ora casualmente: c'è stata la battaglia AETP si AETP no, ECU si ECU no e ora bisogna cacciar fuori la grana...1 mi piace
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