Sicuramente un paese parzialmente occupato e a maggior ragione in guerra non può entrare nella NATO, perché automaticamente scatterebbe l'articolo 5.
La Russia ha invaso l'Ucraina già nel 2014 anche per impedirlo e Svezia e Finlandia ci si sono fiondate dentro (Turchia permettendo per la Svezia) proprio perché la Russia si è palesata da un lato come minaccia e dall'altro come impossibilitata ad opporvisi perché già (disastrosamente) impegnata in Ucraina.
Fallito miseramente il piano di un governo fantoccio a Kiev, la Russia quindi ha per assurdo tutto l'interesse a mantenere sine die il contenzioso territoriale con l'Ucraina e infatti ha una buona ragione per puntare a una tragua più che a un trattato di pace con confini, anche ritoccati a suo favore, internazionalmente riconosciuti (dubito però che l'Ucraina o la comunità internazionale accetterebbero mai le annessioni).
Se l'Ucraina invece riportasse i confini a quelli internazionalmente riconosciuti, a fronte di una Russia sconfitta e umiliata, portebbe chiedere di entrare nella NATO con qualche possibilità di successo (credo poche nel breve-medio periodo) e il fallimento di PUC sarebbe completo. Siamo però alla fantapolitica, lontana nel tempo e nei fatti dalla situazione attuale.
Prematuro parlare di Ucraina nella NATO, se non per scopi politico-propagandistici.