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Mostra il contenuto più apprezzato di 03/09/23 in tutte le aree

  1. Con buona pace di chi pensa che l'F-35 non abbia capacità di guerra elettronica e bisognerebbe sviluppare in una decina di anni minimo, con una spesa altissima, una versione/upgrade per tale compito specifico dell'EF Typhoon (su altri forum ho letto anche corbellerie come "un aereo stealth non può fare EW" oppure "occorre necessariamente un biposto per le missioni di guerra elettronica. https://www.thedrive.com/the-war-zone/new-electronic-warfare-suite-top-feature-of-f-35-block-4-air-combat-boss-says
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  2. Ormai usano tutto quello che hanno. Vorrei comunque soffermarmi sul fatto che sparare 80 missili (buona parte dei quali abbattuti) "in" un giorno e non "al" giorno rende risibili le capacità a lungo raggio dei russi. Aviazione non pervenuta...Una trentina di F-16 probabilmente avrebbero fatto più danni, ogni singolo giorno...e dove serve...non come quei catorci dei KH-22, che hanno di buono solo che viaggiano a mach 4 e hanno una tonnellata di esplosivo, ma per il resto hanno una precisione che sembra quella di un B-17 della seconda guerra mondiale. Fanno solo danni e probabilmente manco al bersaglio. Solite schifezze russe... Intanto zitti zitti... Per la serie guardare la morte in faccia... Droni, droni e ancora droni... C'è chi gongola per un vecchio carro... Ma poi, sempre per i droni, perde roba che vale milioni...
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  3. Beh, in tema di propaganda non ci siamo nemmeno fatti mancare i Leopard 2 già "distrutti sul fronte ucraino", per non parlare delle interessantissime disquisizioni dello spetsnaz de noartri (quello "educato in Siberia" che campa vendendo libri ai gonzi) il quale pazientemente ci spiega come i carri Abrams siano del tutto inadatti ad operare in climi freddi essendo notoriamente progettati per essere impiegati esclusivamente nel deserto. Il cerchio si chiude (solo per adesso, in attesa di futuri appassionanti aggiornamenti) con un ex portatore di greche che ci rivela come l'Italia sia in realtà una potenza nucleare avendo a sua completa disposizione un certo numero di testate graziosamente forniteci dagli Stati Uniti. E tutto questo, diffuso a piene mani anche da (sedicenti) prestigiose testate giornalistiche. Il livello di disinformazione avente come target l'italiano medio è ormai tale da aver abbondantemente superato i fisiologici limiti di plausibilità già più volte manifestati in passato dai media generalisti.
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