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Mostra il contenuto più apprezzato di 03/08/23 in tutte le aree

  1. Per carità... il signore con la cravatta rossa dimostra ancora una volta di mancare totalmente di lucidità politica. A prescindere dalle dichiarazioni alquanto... discutibili relative all'ipotesi di "concedere" a Putin parti del territorio ucraino (come se l'Ucraina fosse roba sua e non degli ucraini), a costui non passa minimamente per la mente - o se gli passa, non lo dà a vedere - che la guerra scatenata dal caro zio Vladimir potrebbe avere motivazioni molto più ampie rispetto all'intento di garantirsi una striscia di terra che colleghi la Crimea al territorio russo. In altre parole, potremmo trovarci di fronte al tentativo di ribaltare il tavolo dell'attuale ordine mondiale basato sulla globalizzazione per tornare a una compartimentazione in blocchi sostanzialmente impermeabili come era nella guerra fredda. Difficile immaginare l'esito del conflitto ucraino, ma possiamo essere ragionevolmente sicuri che dopo che sarà concluso vi saranno comunque strascichi sull'intero sistema di relazioni internazionali, e in questo contesto la Cina avrà una funzione centrale. Se sceglierà definitivamente di appoggiare la Russia vedendola come un boccone invitante da fagocitare in considerazione del considerevole valore delle sue risorse minerarie e energetiche, il rischio è che questa opzione inneschi una serie di sanzioni economiche che danneggerebbero pesantemente non solo Pechino ma anche tutto l'Occidente, visto che l'interscambio commerciale fra Cina e Occidente è su livelli ben diversi da quello pre-crisi fra Russia e Occidente. Credo, sperando di non sbagliare, che questo scenario non convenga né a noi né ai cinesi, e penso che non varrebbe nemmeno la pena di provare a fare questo braccio di ferro per vedere chi cede prima. Se invece la Cina decidesse che che in fin dei conti la globalizzazione le conviene più della polarizzazione, appoggerà la Russia con maggiore moderazione e solo fino a quando riterrà utile che gli USA continuino a disperdere sul teatro ucraino molte ingenti risorse che a Washington invece vorrebbero dedicare proprio al teatro del Pacifico in prospettiva di un futuro confronto con Pechino.
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  2. È quello che Trump avrebbe fatto, e visto il tipo sono propenso a credere che ne sarebbe stato capacissimo. Notizia proprio di poco fa, tra l'altro. Speriamo bene, ce n'è bisogno: A proposito della mobilitazione in UA: https://www.economist.com/europe/2023/02/26/ukraine-finds-stepping-up-mobilisation-is-not-so-easy?utm_campaign=a.io_fy2223_q4_conversion-cb-dr_warm_global-global_auction_na&utm_medium=social-media.content.pd&utm_source=twitter&utm_content=conversion.content.non-subscriber.content_staticlinkad_np-steppingupmobilisation-n-mar_na-na_article_na_na_na_na&utm_term=sa.followers&utm_id=twq43006&twclid=2-5v4meyiet60l1rzv9arodilk
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  3. è altamente improbabile che possa cambiare qualcosa: l'occasione è troppo ghiotta ed il "solco" è troppo profondo, nonchè recente, per poterne uscire facendo "spallucce".
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  4. Sinceramente io non ho mai sentito parlare convintamente di controffensive ucraine in inverno (al limite solo ipotesi di qualche analista), ma sempre e solo in primavera....dopo la rasputiza. In oltre parole presumibilmente non prima di maggio. La ragione di questo è semplice: i cingolati si muovono sul ghiaccio e sul fango, ma la logistica va su gomma!!!... I russi hanno continuato in inverno con la loro vaccata dimenticandosi di questo piccolo "dettaglio" e i risultati si sono visti... Se gli ucraini non hanno attaccato (hanno solo messo in atto controffensive molto localizzate) non è dovuto a un ritardo, ma al fatto che Zaluznhy non è un cretino.
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  5. Dolore ed emozione che a fatica trattengo anche io, ma gli scenari irrealistici in un forum tecnico restano tali se non sono sostenibili. Purtroppo questo non si traduce nel fatto che i russi non combattano: la stragrande maggioranza si lamenta ed eventualmente si appella ad un presidente criminale, come se potesse risolvere tutti i loro problemi, come se non ne fosse la causa, ma di fatto va a farsi massacrare... Ogni guerra ha i suoi elementi di indeterminazione e di imprevedibilità, ma questo non autorizza a immaginare smembramenti della Russia e Mosca bombardata, gissando bellamente sul fatto che questo avrebbe elevatissime probabilità di scatenare una guerra termonucleare. Un conto è una guerra convenzionale in un paese terzo, un altro è sottovalutare l'avversario (la classe dirigente e la "pancia" del suo popolo) e illudersi che una minaccia alla sicurezza e all'integrità territoriale della Russia non porti all'applicazione della dottrina nucleare del paese. Tabu, qui i troll filorussi hanno fatto tutti una figura da cretini, come inevitabile in un forum tecnico dove moderazione e pragmatismo sono un tratto distintivo, che negli anni non è mai stato intaccato nemmeno se le discussioni erano accese. Questo però implica anche che ci sia ben poca propensione a cadere verso gli estremismi opposti...
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