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  1. Adesso non esageriamo per favore: la Germania è stata fatta a pezzi e denazificata, ma è anche stata occupata e ha subito una resa incondizionata. Non passa manco per l'anticamera del cervello a nessuno dei leader occidentali di umiliare a tal punto una potenza nucleare. A malapena si riesce e concepire il ritorno ai confini precedenti al 2014... figuriamoci se la Russia cede dei territori per pagare i danni di guerra o peggio se qualcuno si illude di poterla smembrare senza combinare un disastro di proporzioni bibiliche...E questo lo dico nonostante tutti i giorni veda lo schifo ignobile perpertato in Ucraina dall'ignorante e sguaiata marmaglia calata dalla Russia. Vediamo dunque di tornare coi piedi per terra! Quello che si cerca di fare non è tanto sconfiggere e umiliare la Russia (cosa molto pericolosa), quanto piuttosto quello psicotico del suo presidente (e si è comunque ben lontani dal farlo...). Conviene a tutti (tutti!!) che la colpa di questo schifo ricada completamente sul criminale in questione. Quanto alla punizione, il disastro russo è un monito più che sufficiente per tornare a più miti consigli per qualche decennio...evitando nel contempo di ripetere con la Russia la cazzata fatta con la Germania dopo la Prima Guerra Mondiale e che spianò la strada alla Seconda... Chissà che cosa si saranno detti in realtà... I giornali ci ricamano sempre sopra... Che a Bakhmut ci sia una battaglia violentissima con perdite ucraine elevate è fuor di dubbio, ma quello che non va dimenticato è che quelle russe presumibilmente sono di un ordine di grandezza superiori...Ben oltre la media di questa guerra. Se Bakhmut per Zelensky è politicamente importante, per Zalunzhny è finora stato il mezzo per "tritare" un numero elevato di truppe russe: ciò che gli preme , non è evitare di perdere terreno e finanche la città, ma evitare di perdere truppe lasciandole accerchiare. In sostanza non sta difendendo la città, che strategicamente non conta nulla, ma sta consumando il potenziale dei russi che ottusamente la vogliono. Credo che la quadra sia stata trovata nel far pagare a caro prezzo ogni singolo centimetro della città, che difficilmente potrà essere difesa a oltranza. E' un boccone amaro da digerire, ma lo era stato anche Severodonetsk, prima che i russi rimediassero una batosta dietro l'altra per averla voluta prendere ad ogni costo.
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  2. Diciamo più precisamente che se gli USA mollassero l'Ucraina lo farebbero anche tutte le nazioni NATO europee. L'Europa, politicamente, non è mai esistita come soggetto autonomo. Di conseguenza, non è mai esistita una vera e propria politica estera europea ma solo le politiche estere delle singole nazioni come elemento assolutamente residuale della politica NATO. Le spese militari virtualmente insignificanti sono il risultato di questa scelta: si è partiti dal presupposto che l'unica guerra ipotizzabile sul teatro europeo potesse essere solo il confronto diretto e globale fra NATO e Patto di Varsavia, e quindi si è appaltato integralmente alla NATO la gestione comune della difesa continentale accollandosi esclusivamente tali oneri gestionali e rinunciando (Francia a parte, per certi versi) a qualsiasi opzione alternativa che prevedesse la possibilità di gestire in autonomia confronti non asimmetrici al di fuori dell'ombrello costituito dal Patto Atlantico. Io invece mi vado convincendo sempre più che le posizioni espresse da Orsini non siano affatto elucubrazioni partorite da una mente malata ma facciano parte di una precisa strategia tendente a condizionare l'opinione pubblica italiana. Non riesco a considerare casuale, per esempio, che anche un ex generale abbia non molto tempo prima espresso esattamente lo stesso concetto: " ... la denazificazione dell’ucraina si è tradotta in rinazificazione di buona parte dell’europa in termini anche formali e di tutto l’occidente in termini concettuali. Se non nelle parole sicuramente nei fatti." Ci troviamo di fronte a dichiarazioni fotocopia. Lo psicanalista serve caso mai a chi ci crede.
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  3. Esatto...finirà tutto...ma proprio tutto. Per il resto noto che, per tua stessa ammissione, le emozioni prevalgono... Eviterei...
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  4. Credo che il retrofit sia comunque cosa molto economica da fare presso il reparto durante la manutenzione ordinaria. Al contrario degli aerei che dovevano ancora uscire di fabbrica (e che quindi dovevano ancora essere collaudati), per quelli già consegnati se il fenomeno non si è verificato finora è improbabile si possa verificare finchè qualcuno non tocca la suddetta conduttura carburante e i suoi fissaggi, alterando le condizioni al contorno e potenzialmente ricreando la situazione che ha prodotto l'incidente.
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