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Mostra il contenuto più apprezzato di 02/22/23 in tutte le aree

  1. @tabu Nel messaggio precedente quella foto l'avevo già linkata io (pur ponendomi il problema se fosse il caso...) con l'accortezza di avvisare che il contenuto era per chi voleva aprirlo... Mi pare che altri forumisti avessero suggerito di evitare di sbattere certe immagini direttamente sul forum, anche e soprattutto per riguardo verso i caduti. Se c'è questa sensibilità è opportuno rispettarla...
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  2. Il ruolo dei decoy è sempre importante.
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  3. Cominciano ad esserci segnalazioni di bombardamenti su bersagli russi ben oltre la linea del fronte...
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  4. E' interessante osservare che alcune delle osservazioni fatte dal Col. Stirpe sono assimilabili - fatta ovviamente salva la differente prospettiva - alle posizioni espresse da Alessandro Orsini in questa trasmissione anche se poi le conclusioni a cui giungono i due oratori sono diametralmente opposte: uno ritiene che prevarrà l'Ucraina e l'altro pensa che vincerà la Russia. E' degna di nota, in particolare, la diversa interpretazione della compattezza occidentale nell'affrontare la crisi ucraina: se per Stirpe ciò è dovuto a una unanimità di visione basata su una ferrea logica politica, per Orsini le istituzioni europee sono semplicemente "serve" di Washington e si limitano ad andare al traino dei diktat di oltre Atlantico. Ma per tornare alle cose serie (non me ne voglia il novello Churchill intervenuto a Carta Bianca), Stirpe prefigura il rischio del progressivo sgretolamento della suddetta compattezza politica europea qualora la guerra dovesse durare ancora a lungo (e questo può essere in effetti un problema, tant'è che Mosca punta molto su questa carta) e pone alcuni interrogativi sulla capacità dell'industria occidentale di ripristinare in tempi adeguati le scorte di materiali inviati al fronte ucraino. In effetti, soprattutto quando parliamo di sistemi per loro natura complessi come per esempio i mezzi corazzati, non è mai un solo soggetto industriale che li produce ma la loro fabbricazione è il risultato dell'azione di una filiera fatta di fornitori e subfornitori che non è affatto semplice portare contemporaneamente ai ritmi produttivi richiesti dalle nuove esigenze. Basti pensare alle difficoltà avute da tutto il comparto produttivo del mondo globalizzato a causa della pandemia da Covid.
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  5. uno dei rarissimi T-80UD in serivizio con l'AFU. l'UD è la versione, con motore diesel, del T-80U sviluppata in Ukraina nella seconda metà degli anni '80 (i carri che parteciparono al tentativo di colpo di stato russo del '91 erano loro). gli esemplari rimasti erano stati quasi tutti girati al Pakistan o avviati alla conversione in T-84. https://www.facebook.com/1839516252/videos/910520890132283/
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  6. Ottimismo o semplice realismo? In ogni caso da ascoltare...
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  7. https://www.reuters.com/world/europe/white-house-wagner-group-has-suffered-over-30000-casualties-ukraine-2023-02-17/
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  8. Anche a Kreminna ci sono disastri russi... A nord di Bakhmut sembra sia l'unico posto in cui i russi stiano mettendo in seria difficoltà gli ucraini a prezzo di quotidiane spaventose perdite che vengono usate da Wagner per propaganda interna volta a reclamare munizioni (NON aprire se siete impressionabili). Triplo lancio di Milan...
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  9. Non mi risulta ci fosse un'esclusiva, ma solo una questione di opportunità economica sulla base di un numero adeguato di velivoli potenzialmente da produrre e manutenere (abbiamo visto che britannici gli aerei li fanno produrre negli USA e come gli svizzeri a vario livello le manutenzioni se le fanno in casa). Sulla base dell'acquisto dei 90 aerei l'Italia ha "solo" ottenuto la garanzia di produzione di circa 800 set alari (835 se ricordo bene).
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  10. Si tratta a prescindere di un aumento. Cameri produce come second source (quindi non in esclusiva) il sub assieme che contempla l’ala e la sezione di fusoliera subito dietro quella che verrebbe assegnata a Rheinmetall e quindi il lavoro dato all’azienda tedesca non danneggia quello italiano. In Italia poi si producono vari componenti e sistemi di supporto per il programma e in generale ogni singolo F-35 venduto nel mondo porta a ricadute economiche qui da noi. Diversa la questione dell’assemblaggio finale, anche quello fatto a Cameri. Il beneficio c’è solo se i tedeschi, come ad esempio gli olandesi, fanno produrre i loro velivoli in Italia. La FACO poi è il centro di revisione europeo e quindi più F-35 ci sono in Europa e meglio è...
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