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Mostra il contenuto più apprezzato di 02/07/23 in tutte le aree

  1. I moderni sensori IR sono molto evoluti. Questo è ciò che vede un AIM9X mentre va contro un F-4 (drone) Mentre questo è ciò che vede un ASRAAM Comunque il palloncino pare avesse un piccolo motore ma i benefici vanno oltre questo. Semplice, economico (non devi organizzare un lancio in orbita per farlo decollare) , e non passa tutti i giorno alla stessa ora sul punto x consentendoti di organizzarti.
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  2. Che si stia sbagliando ad essere prudenti bisogna dimostrarlo e non basta dire che non ci sarà una guerra termonucleare per assicurarlo e nemmeno si ha voglia di essere vaporizzati per dimostrare che hanno torto i sostenitori di un intervento NATO più massiccio... Oltre tutto non è solo una questione di essere vaporizzati o meno a imporre la prudenza. Stravincere significa far collassare la Russia e il collasso della Russia non è la migliore delle opzioni per la stabilità e la sicurezza planetaria. PUC e il suo regime corrotto e criminale sono un problema, ma al momento tengono insieme la Russia e non tutti i modi di sconfiggerli porterebbero a una situazione migliore di quella in cui ci troviamo ora, tutti quanti, ucraini inclusi. Possiamo provare rabbia e sdegno di fronte alla mostruosità di questa guerra e di chi l'ha concepita, frustrazione e incredulità pensando a come il popolo russo (e non solo quello) si continua a fare abbindolare da una propaganda grottesca e patetica, ma non bisogna lasciarsi guidare dall'irrazionalita e dalla fretta.
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  3. Il parallelo lo vedo perché in tutti e due i casi ci sono gli USA con i titubanti alleati europei (chi più, chi meno) che cercano di arginare l'espansione, anche se al tempo ci si confrontava con altri attori. Ma pensare che continuare ad infliggere perdite al nemico lo farà desistere è ridicolo. La Russia non mollerà mai l'osso e non accetterà mai l'umiliazione nazionale, anche nell'improbabile ipotesi che i russi si liberino di putin, cosa che al momento non possiamo supporre. Insomma è l'atteggiamento del "vinciamo ma non stravinciamo" che è uguale a quello dei tempi del Vietnam, quando si pensava solo a tenere impegnati i nemici ma non a sconfiggerli veramente per la paura che la Cina intervenise come era accaduto in Korea. I russi hanno tempo, pazienza e ancora uomini da buttare nel tritacarne, da noi ci sarà altrettanta risolutezza?
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  4. Chapeau. Esatto fino all'ultima virgola.
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  5. Qui combattono i russi mentre gli americani (e non solo quelli) sono dietro agli ucraini. In Vietnam combattevano gli americani e i russi erano dietro i nord vietnamiti. Non vedo come si possa fare lo stesso errore se la situazione è a parti invertite in un contesto diverso. Ogni guerra fa storia a se e i conti si fanno alla fine. Le GLSDB sono un assiemaggio di razzi M26 (già presenti a migliaia) e di GBU-39 (prodotte pure queste a migliaia), esistono, fanno parte dell'ultimo pacchetto di aiuti e si parlava di consegnarle in primavera. Ci vorrà del tempo per assemblarle e produrre anche alcuni lanciatori (non è detto inizialmente siano gli HiMARS), ma questa era la disponibilità data dal fornitore. Hai fonti diverse che parlano di 9 mesi? Poi chi lo dice che debbano ancora testarle?
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  6. La posta in gioco non è alta solo perché esiste un improbabile ma non eliminabile rischio di escalation nucleare o perché è necessario impedire che la Russia imploda politicamente come conseguenza di una sconfitta militare in Ucraina, ma anche perché se Putin riuscisse in qualche modo a vincere questa folle guerra prendendo l'Europa "per stanchezza", ne risulterebbero conseguenze niente affatto prevedibili per gli equilibri geopolitici a livello planetario. Putin in buona sostanza ha deciso di ribaltare il tavolo da gioco e vedere cosa succede. Per disinnescare questa bomba a orologeria bisognerebbe gestire pragmaticamente la questione Donbass, che è il casus belli più mediatico che sostanziale, per giungere alla conclusione che ormai quella regione non può più essere ricondotta alla completa sovranità ucraina come se nulla fosse accaduto in questi ultimi anni (cosa che in fin dei conti a Kiev non conviene nemmeno, poiché dovrebbe continuare a gestire una serie di rogne infinite), ma che d'altra parte non è nemmeno plausibile accettare come fatto compiuto i referendum farsa e la barzelletta dell'unificazione con la Russia (la quale del resto non dispone nemmeno delle risorse economiche per ricostruire il livello minimo di vivibilità di un territorio letteralmente devastato dalla guerra). Servirebbe una soluzione stile Kosovo con una forza di peace enforcing prima e di peace keeping poi sotto egida ONU e con contingenti di interposizione politicamente accettabili sia da Kiev che da Mosca, qualcosa che cristallizzi una sorta di autonomia amministrativa di quegli oblast per tutto il periodo di tempo necessario (anni, se non decenni) a far decantare i rancori etnici che oggi sono strumentalizzati politicamente da entrambe le parti in causa senza che questo possa essere interpretato come una sconfitta né da parte ucraina e né da parte russa. Ma il problema è che l'ONU è ormai solo l'ectoplasma di sé stesso, e non riesco a vedere in giro nessun'altra entità sovranazionale che possa considerarsi realmente terza ed equidistante fra i due litiganti.
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  7. La posta in gioco è veramente alta, ci vuole molta fermezza e almeno una uguale dose di prudenza. Non possiamo purtroppo ragionare solo partendo dall'assunto che una guerra nucleare sia improbabile, poiché non si ha alcuna voglia di testare questa cosa. Immaginiamo poi una ruzzia totalmente allo sbando, dove ogni regione ha il suo Kadyrov, Prigozhin o Girkin più o meno nucleare, sarebbe un inferno geopolitico anche perché potrebbero tranquillamente nuclearizzassi tra di loro dato che si odiano, non proprio uno scenario idilliaco. Praticamente il caos libico moltiplicato di un paio di ordini di grandezza. Se proprio la ruzzia deve disgregarsi (uno scenario al momento improbabile ma non impossibile nel lungo periodo) in qualche modo, meglio che questo sia un processo quanto giù graduale possibile, ma perdere un putler per avere venti soggetti peggio di lui direi che non è il caso. putler almeno bene o male un'idea su chi sia ce l'abbiamo, abbiamo poi il buon Xi che magari magari se butta male male una parola ce la può mettere. Non c'è molta alternativa. No, Navalny è solo un putler che si è lavato la faccia, ma l'imperialismo ruzzo è tutto lì.
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