A quanto già detto da altri aggiungo che c'è una sorta di "regoletta geopolitica" che prevede che una nazione "piccola" non debba mai allearsi con una nazione "grande" che si trovi in diretta prossimità dei suoi confini ma che sia decisamente più prudente che si allei con un'altra nazione "grande" situata a distanza geografica ben maggiore.
La ragione è semplice e consiste nell'alta probabilità di essere fagocitati o essere comunque considerati come una pertinenza da parte dell'ingombrante e scomodo "alleato" limitrofo, mentre un alleato non confinante avrebbe ben maggiori difficoltà a farlo, quanto meno per ragioni logistiche.
Nel caso dei paesi baltici, la Russia è appunto lo scomodo vicino che in teoria potrebbe farne un sol boccone: infatti con l'Ucraina ci ha provato. Da cui la scelta di entrare nel club NATO, la cui grande potenza dominante - gli Stati Uniti - non ha alcuna ambizione di farne una propria colonia in stile Bielorussia.
A notar bene, il discorso vale anche altrove: Cuba, per esempio, ha sempre sofferto della vicinanza USA e si è quindi buttata ben volentieri fra le braccia dell'URSS, così come Taiwan si è legata mani e piedi agli USA per proteggersi dall'ingombrante vicino della Cina continentale che non vede l'ora di riannettersela.