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  1. I Polacchi ma sopratutto gli Stati Baltici (ex URSS) hanno un ricordo traumatico dell'epoca sovietica. Considera che anche se oggi la Polonia non è la prima nazione quando magari devi pensare ad uno stato potente in realtà vanta una storia SECOLARE come potente regno nell'europa centrale, mentre Lettonia Estonia e Lituania sono finite sotto il controllo di Mosca dopo secoli di fiera autonomia. E che noi europei del sud tendiamo un po a snobbare la storia di quelle zone e siamo abituati a pensare a quelle nazioni come semplicemente "est europa", ma di differenze culturali ne esistono...
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  2. Diciamo che Putin aveva puntato proprio su questo. Sperava che gli altissimi costi delle forniture e degli aumenti dell'energia avrebbero dissuaso i governi occidentali,magari sotto pressione per proteste della popolazione, a iniziare e poi a continuare con questa politica, cosa che non è successa. L'unica cosa che non capisco è la grandissima tenacia della Polonia e dei Paesi Baltici,che manderebbero pure truppe se avessero il consenso della NATO.. Qualcuno potrebbe spiegarmi brevemente le ragioni storiche di questa determinazione? La Polonia ce l'ha ancora con la Russia per l'inizio della seconda guerra mondiale? Oppure più per la guerra fredda?
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  3. Credo proprio siano gratis, o per meglio dire un investimento per ridurre altri problemi che potrebbero derivare dalla russia in futuro. Riguardo all'"uso domestico", secondo me, non è una questione così rilevante: cosa dovremmo farcene noi europei di questi mezzi? Non sono forse stati concepiti per rispondere alla minaccia russa? È proprio quello che faranno in Ucraina. Poi ovviamente c'è chi ci guadagna e ci guadagnerà per forza di cose, ma se da tutto questo ne nascerà un'ottimizzazione e svecchiata generale dell'apparato militare europeo sarà solo una cosa positiva. Certo, sarebbe stato meglio se ciò fosse avvenuto "con calma" e non a causa di una guerra appena fuori il nostro giardino. Gli appalti per la ricostruzione credo sia assodato che finiranno ad aziende occidentali, non potrebbe essere altrimenti. Mie opinioni, ovviamente.
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  4. Arginare un'offensiva russa non necessariamente significa usare i carri come postazioni fisse o quasi, ma ci si augura che se ne sfrutti la mobilità e le capacità di sfondamento. Questo è ancor più vero con i mezzi occidentali che hanno gittata, sistemi di puntamento e stabilizzazione che consentono di sparare da più lontano e in movimento con una precisione che certi catorci si sognano. I russi non hanno mai affrontato questi mezzi e c'è da scommetterci che l'addestramento sarà considerato elemento vitale per sfruttarne al massimo le prestazioni: gli scontri si vincono costringendo il nemico a giocare con le proprie regole. Sappiamo come i russi interpretino il concetto di addestramento, se danno in mano un carro a gente come questa... Ecco, siccome questi lanzichenecchi di carri ne hanno migliaia, è meglio usare al massimo delle proprie possibilità ciò che dovrà affrontare questa orda... I polacchi comunque non hanno finito i loro carri ex sovietici. In arrivo altri 60 di cui 30 sono PT-91 (ennesima rivisitazione del T72) https://www.ctvnews.ca/canada/better-late-than-never-polish-pm-applauds-west-for-sending-tanks-to-ukraine-1.6248472
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  5. Infatti hai colto nel segno: il vero obiettivo della fornitura di centinaia di carri occidentali è la riconquista del Donbass e della Crimea, ma è una cosa che non si può dire esplicitamente. Già con i mezzi attuali gli ucraini riescono a tenere a bada i russi.
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