Se non erro, Schroeder dovrebbe essere "solo" il presidente del comitato degli azionisti di Nord Stream AG, azienda controllata da Gazprom e con sede in Svizzera cui il CEO è Matthias Warnig. Entrambi si sono peraltro dimessi dal consiglio di amministrazione di Rosneft Oil, società petrolifera controllata dal governo russo. In ogni caso, non è affatto strano che Schroeder abbia ricoperto quella carica, in considerazione dell'importanza strategica di Nord Stream per la Germania. Il gasdotto, peraltro, è stato costruito con il determinante contributo delle italiane Snam e Saipem.
Per quanto riguarda il sostegno occidentale all'Ucraina, non si può certo dire che si sia fatto poco. Le forze armate ucraine beneficiano da anni del supporto addestrativo e dottrinario occidentale, e i risultati di questa riorganizzazione si sono ben visti sia con la (imprevista e sorprendente nella sua efficacia, per noi non addetti ai lavori) resistenza iniziale all'invasione russa, sia con il costante supporto di intelligence occidentale (se a Kiev sanno quasi in tempo reale tutto ciò che succede nelle retrovie russe non è certamente casuale) e sia con l'efficienza con cui hanno rimpolpato l'esercito con i riservisti.
Per riassumere, possiamo certamente dire che se finora l'Ucraina non è caduta il merito è proprio del supporto economico e militare occidentale.
Riguardo il ramo "politico" della guerra, ovvero quello che non si gioca sul campo di battaglia ma riguarda il tentativo russo di influenzare pro domo propria l'opinione pubblica occidentale per scalfirne dal basso il consenso alle istituzioni delle singole nazioni e delle organizzazioni comunitarie, è sicuramente un aspetto da tenere in debita considerazione proprio in virtù del fatto che in Occidente i governi sono democratici e devono rispondere ai propri cittadini in misura ben più determinante di quanto possa avvenire in un regime dispotico come quello russo. Quanto la cautela occidentale nell'armare sempre più, sempre meglio e sempre più rapidamente l'Ucraina dipenda da questi elementi di disturbo politico piuttosto che dall'intento di non alzare la tensione militare e diplomatica a livelli che potrebbero diventare non controllabili, è cosa su cui ciascuno può formarsi una sua opinione. Io propendo per la seconda ipotesi.