Si, ma gli ucraini si difendono in maniera tutt'altro che cieca: a Bakhmut il rateo di perdite è stato probabilmente dell'ordine di 1 a 4 a vantaggio degli ucraini. Hanno scientemente e cinicamente consumato la carne da cannone dei russi e ora che hanno buttato nel tritacarne anche il meglio di quanto tolto da Kherson, il rateo è cambiato, ma comunque stanno falciando anche quello.
Gli orchi combattono così anche perchè ormai non gli viene consentito di fare altrimenti. Dopo la falcidia di elicotteri e camion e l'annientamento dei loro migliori reparti impiegati nell'attacco tanto rapido quanto suicida a nord di Kiev, con quel che resta ora si trovano a dipendere ancor di più dalle ferrovie (senza cui la logistica russa crolla) e dall'onnipresente artiglieria (senza cui le forze attaccanti vanno al macello). Gli ucraini non a caso colpiscono entrambe.
A Kharkiv avevano lasciato quattro gatti a presidiare un fronte enorme, mentre come polli avevano spostato il meglio che avevano nel saliente di Kherson, dove gli ucraini minacciavano una controffensiva che come tale non c'è mai stata e dove li hanno tenuti inchiodati per mesi sforacchiando ponti e pontoni: li hanno semplicemente fatti schiantare.
Subito anche no. Col terreno ghiacciato vanno avanti solo i mezzi cingolati, ma la logistica al seguito è su ruote e si muove male. In queste condizioni non si possono fare manovre rapide e veloci, perchè i carri senza gasolio e munizioni non vanno da nessuna parte.
Gli ucraini devono resitere e consumare i russi possibilmente trovando sempre nuovi modi per colpirli, impedendogli di adattarsi e prendere contromisure, per poi smazzolarli quando le condizioni al contorno lo consentiranno: gli serviranno, uomini, mezzi e ... la primavera.