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Mostra il contenuto più apprezzato di 01/09/23 in tutte le aree

  1. Le denominazioni estremamente fantasiose delle legende sulle cartine sono frutto di preconcetti ad esempio. Per il resto possiamo anche spostarci alla discussione sulla Libia (non so se qualche moderatore l'abbia chiusa nel frattempo). Scusami, se non approfondisco al momento, ma quelle mappe di Limes mi sembrano in modo lampante fuori da ogni contesto geopolitico. (Tra l'altro avvisami se gli Stati Uniti d'America abbiano cambiato il loro status da repubblica federale a impero). Non ho tempo ora di leggere o cercare di leggere gli articoli di Limes a pagamento, però cerchiamo di rimanere in argomento col topic con serietà. NB: non accuso te Bruste di mancata serietà, invito solo a rimanere in topic, vista la già vasta complessità del tema trattato in questa discussione.
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  2. che è inferiore a quello italiano... questo lo hai visto solo tu, anche perchè, in una dittatura, cosa voglia o meno il popolo è relativo. e, infatti, oltre a palesi problemi logistici, il Cremlino ha dichirato una mobilitazione parziale, affianco alla solita raccolta di "battaglioni volontari"... grandi quanto una compagnia. PJ83... decisamente no. forse la prima, che io ho sempre reputato piuttosto inutile, si sgretolerebbe, ma non la seconda. comunque, il problema non è la Russia o le sue presunte capacità di rimpiazziare, uomini e mezzi... tutte molto relative, come si vede dagli eventi sul campo. il problema è la volontà occidentale di far vincere militarmente l'Ukraina in tempi brevi.
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  3. Francamente non so che commentatori chiami in causa il tuo pessimismo cosmico e soprattutto mi chiedo se dicessero effettivamente questo... Che PUC fosse un ostinato farabutto lo hanno ormai capito anche i muri. Rimpiazzare le perdite? Oh si, certo, ma sta buttando uomini al macello e tappando buchi spaventosi nei mezzi con molti rottami, mentre la NATO sta mettendo in campo una frazione dello sforzo fatto per tenere in piedi per vent'anni la missione in Afghanistan e praticamente niente del suo potenziale bellico che non si basa certo sui colpi da 155mm. E nessuno gli ha chiesto di combattere, quindi di che stiamo parlando? https://www.facebook.com/oriogiorgio.stirpe.5/posts/pfbid0wTmHLhC1QJrwXXf2Yz1AiB3CJXxTDnGqk1uJryo5QRwDCfiPgHGevqv95Mx479Bkl
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  4. Ma per piacere, la NATO militarmente ci si fa il bidè con la Russia che stiamo vedendo da Febbraio a oggi. E' bastato rifornire un po' l'Ucraina per farli infognare.
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  5. Un conto è una guerra in un paese ex-sovietico, fuori da UE e Fuori dalla Nato, aggredito da quello che era un eccellente fornitore di energia appena usciti da una pandemia, un conto sarebbe l'agressione a (per esempio) la Polonia, dopo tutto quello che è successo. La guerra non piace a nessuno, ma se ti senti minacciato le cose cambiano, lo hanno dimostrato gli Ucraini che stanno a pagare con il sangue la voglia di NON rientrare nella sfera di influenza Russa, lo si vede nei paesi dell'Est che una volta furono sotto l'influenza sovietica e lo si vedrebbe pure qui se qualcuno decidesse di fare il gradasso con paesi che percepiamo come più vicini. Anche se comunque mi sembrano discorsi un po troppo "teorici", perchè in mezzo fra russia e Nato/UE ci sarebbero comunque tante ma tante testate atomiche...
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  6. io contesto la tua frase "capacità di prendere bastonate e comunque resistere", mi pare non rifletta la realtà: la Russia non "resiste" perché non è lei ad essere attaccata; semmai "persiste", ma a forza di commettere errori prima o poi il conto si presenta. Non so dirti quando o come ma la Russia e tutto il suo popolo prima o poi dovranno pagare questo conto.
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  7. Beh, per quanto riguarda USA, GB e Polonia, mi sembra che la determinazione politica nel continuare a sostenere Kiev abbia già oltrepassato il punto di non ritorno, il che rende ragionevole trarre la conseguenza che continuerà a esserci anche il supporto militare. Considero improbabile una ripetizione della sesquipedale figura da cioccolatai rimediata in Afghanistan. Qualche dubbio invece me lo porrei per quanto riguarda alcuni paesi europei, che - fatti i dovuti distinguo - sono in evidente difficoltà per quanto riguarda le forniture energetiche e che quindi potrebbero sviluppare nella loro opinione pubblica sentimenti di insofferenza crescente di cui, se arrivano a certi livelli, la politica non potrebbe non tener conto. Non è un segreto, i russi lo sanno e da tempo cercano di sfruttare pro domo propria questi punti deboli. Tutto questo però coinvolge anche gli USA, che finora sono riusciti a persuadere gli alleati europei a sopportare (pagando di tasca propria) lo stress finanziario, economico e sociale provocato dalla crisi energetica che in Europa sta imperversando ma che al di là dell'Atlantico non si sente affatto. Ma questa è una corda che non ha una resistenza infinita alla trazione. Sarebbe quindi opportuno per Washington cominciare a meditare sul fatto che, se è vero che una Europa economicamente indebolita è per Wall Street e dintorni un affare decisamente conveniente, un'Europa TROPPO indebolita potrebbe mettere in pericolo anche la coesione politica a livello NATO. E queste sono ferite che non si rimarginano né rapidamente e né facilmente.
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  8. Ma stai facendo ironia o dici sul serio? Sono stati portati alcuni T90M, ma li avevano già in stock, per il resto non fanno che portare mezzi che modernissimi lo erano forse ai tempi della primavera di Praga.
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