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  1. La paura di vedere Abrams e Leopard distrutti o peggio nelle mani russe c’è, ma credo che prevalga il timore di creare un’escalation fuori controllo. Finora si sono forniti mezzi via via più sofisticati evitando attentamente che ciascuno step fosse percepito come “casus belli” nei confronti della NATO e questo comunque ha consentito di cominciare a parlare di MBT e pure aerei da combattimento (non solo si parla dei Mig-29 in dismissione in Polonia, ma ora nemmeno F-16 e A-10 sono più un tabù come a inizio guerra). Poi, il delirio logistico in cui si trova l’Ucraina vale per tutti i mezzi ed è destinato a peggiorare vista l’inevitabile e sempre più evidente transizione verso gli armamenti occidentali e questo richiede un approccio prudente e progressivo (Troppo? Forse…), perché mezzi come gli Abrams sono veramente molto impegnativi, sebbene possano passare da parte a parte i carri russi a 3 chilometri di distanza. Senza la logistica nemmeno le armi migliori servono. Se ne sono accorti i russi…o meglio se ne sono accorti gli altri, perché loro continuano a buttare uomini al macero senza la capacità di sostenerli. D’altra parte la vita umana per loro è spendibile quanto un proiettile…Più che un errore tattico è una forma mentis distorta e malata che hanno da tempo immemore. Invece non vedo negli USA alcun desiderio di sfilarsi, se non una complicazione derivante dal traballante assetto politico al Senato (non disponibile a firmare cambiali in bianco) e non vedo alcun rischio percepito che l’Ucraina abbia un esercito troppo forte. L’Ucraina è un paese povero e martoriato e alla fine della guerra avrà ben altro a cui pensare che a tenere in piedi centinaia di migliaia di uomini e migliaia di mezzi variegati ora gestibili solo grazie al supporto occidentale, di cui avrà disperato bisogno per la ricostruzione. Al contrario dei russi (non parlo del criminale al comando…) gli ucraini sono determinati ad andare avanti fino alla fine, mentre le cancellerie occidentali sanno che qualunque prezzo stiano pagando ora è inferiore a quello di una Russia vittoriosa. E’ una situazione win win. Se gli ucraini vincono, vinciamo anche noi. Quindi si va avanti. La Russia non ha mai fatto i conti col suo passato e con gli errori madornali della sua classe dirigente: ormai pare chiaro che deve essere PUC a pagare il conto, altrimenti la popolazione fatalista e indolente, rimbambita dalla sua ridicola e distorta visione del mondo e della Storia propinatagli dal criminale e dalla sua cricca, non capirà mai che sta sostenendo una classe dirigente che è la principale responsabile della propria decadenza travestita da riscatto. Non c’è nulla da riscattare poi: il passato di grandezza della Russia è fatto di sofferenze e massacri indicibili patiti della popolazione (la propria prima ancora che quella altrui…) nel corso dei secoli. Tornando sul campo gli ucraini non intendono mollare nè Soledar, nè Bahkmut . Questa è di oggi. Mig-29 ucraino caduto (pare per frendly fire). Altri catorci in arrivo… Altri falò...
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  2. Visto che mi sembri riferirti in particolare ad alcuni miei passaggi, diciamo che il timore di escalation non l’ho indicato come l’unico motivo per procedere un po’ col freno a mano tirato nelle donazioni di materiale occidentale e anzi sono mesi che comunque faccio presente questioni di urgenza (per cui si è risposto in primis con materiali ex-sovietici), tecnologie sensibili, logistica, addestramento e disponibilità di materiali. Su quest’ultimo punto nel caso italiano per esempio le riserve sono poche e mal messe, mentre gli equipaggiamenti in linea sono pochissimi. Nel campo degli MBT siamo ad esempio messi malissimo con manco 200 Ariete di cui poche decine operativi. A munizioni è un disastro, mentre là le sparano come se non ci fosse un domani…Nel resto d'Europa non è che la situazione sia rosea benchè sicuramente Francia e Gran Bretagna siano messe meglio. Diversa la situazione degli americani che in deposito hanno tantissimo. Ma ogni cosa ne implica un’altra. Anche solo aumentare gli ucraini sul campo, richiede che questi vengano addestrati ed equipaggiati, sostenuti e dotati di mezzi per spostarsi. Hai notato cosa Zaluzhny ha chiesto a dicembre? Per arrivare ai confini pre 24 febbraio (nemmeno per tornare a quelli del 91…) gli servono più uomini e meglio addestrati assieme a 300 carri, 600-700 trasporti truppe e 500 obici… L’ultimo pacchetto americano, tedesco e francese decisamente ha recepito il punto dei trasporti corazzati ed è sulla buona strada sull’ultimo, ma sui carri? Casualmente se ne sta parlando ora… Sui carri è una questione delicata anche perché sono stati trascurati in Occidente negli ultimi 30 anni e in effetti quello che c’è in magazzino va riattivato per non rinunciare ai propri. Gli Abrams in magazzino ci sono, ma hanno un peso logistico spaventoso. I tedeschi sono titubanti sui Leopard 2 e non vogliono fare la prima mossa, ma i finlandesi e soprattutto i Polacchi sono disposti a togliergli l’imbarazzo…Basta essere tutti d’accordo e siccome i russi fanno sul serio è il caso di darsi una svegliata… In generale comunque si da prima il materiale vecchio, appena ritirato dal servizio o in scadenza e così si è proceduto perché in primis la difesa del proprio paese va tutelata (usciamo tutti da un periodo di vacche magre per la difesa…). Anche la Russia cerca di farlo d’altra parte: non ha tutte le sue forze in Ucraina, perché deve mantenere una credibile deterrenza convenzionale nel suo sterminato territorio…ed è bene per gli ucraini che resti così. E’ insomma una prova di resistenza in cui si sta cercando di far schiantare la Russia e in cui la Russia fa la spavalda, ma in fondo spera di far desistere l’Occidente (schiantare solo nella sua ridicola propaganda…). Il rischio di escalation? La Russia non riesce a sconfiggere sul campo l’Ucraina e siccome l’attuale classe dirigente è unicamente interessata a mantenere la sua posizione di dominio, potrebbe effettivamente fare qualcosa di stupido e non necessariamente logico. In fondo stupida e illogica è stata tutta l’operazione militare speciale di PUC e quindi stupida ed illogica può anche essere la via scelta da quello che a tutti gli effetti è un criminale senza scrupoli e con gravi turbe psichiche. Potrebbe usare armi tattiche sul suolo ucraino? Si, potrebbe, ma quello glielo si è fatto capire che sarebbe una linea rossa non valicabile…L’ultima cosa di cui hanno bisogno i russi è di qualcuno che gli tira in testa bombe mentre a terra gli Ucraini gli fanno il mazzo. Non parliamo poi di usare armi nucleari altrove… E qui veniamo all’ultima domanda. No, la Russia non è in grado di aprire un fronte convenzionale con un paese NATO (anzi la NATO gli sta facendo capire che sarebbe una pessima idea anche per il futuro…): il secondo (...) esercito del mondo sta boccheggiando contro l’Ucraina e l’attacco a un paese NATO automaticamente causerebbe l’ingresso in guerra di tutta l’alleanza. Semplicemente i russi all’attacco verrebbero individuati all’istante e spazzati via in men che non si dica. Il problema è che a quel punto potrebbero effettivamente sentirsi minacciati e l’olocausto nucleare sarebbe dietro l’angolo…e lì verremmo spazzati via tutti… Per questo ci si deve muovere con attenzione e moderazione, facendo in modo che ciascuno step, per quanto incrementale, sia preso come fatto compiuto tale da non giustificare l’allargamento del conflitto a soggetti ora impegnati solo indirettamente, che è un giro di parole per dire che la Terza Guerra Mondiale non è una buona idea per nessuno… Le fabbriche russe producono su tre turni: a manetta è una parola grossa tutta da dimostrare considerate le condizioni in cui si trova l'industria. Anche i 500 mila coscritti è da dimostrare. La fonte è Ucraina e la Russia smentisce...Come sappiamo in questi casi la verità di solito sta nel mezzo, anche perchè i russi non riescono nemmeno a fornire uniformi, cibo e acqua a quelli che ci sono ora... Certo, nel frattempo gliene ammazzeranno e renderanno invalidi a decine di migliaia, per cui ci sarà posto...ma pur sempre la logistica li deve sostenere quelli che eventualmente vai ad aggiungere. Non mi risulta poi che l'Ucraina spari ancora 5000 granate al giorno come quest'estate: i ritmi sono scesi parecchio da entrambe le parti. Infine eviterei di dipingere scenari apocalittici che includano la Cina, Taiwan, Iran e addirittura Israele. La Cina non aiuterà i russi, perchè questa è una guerra in cui avrebbe solo da perdere e non credo attaccherà Taiwan. In Cina sono pragmatici e pazienti e per i loro affari la Terza Guerra Mondiale sarebbe un fastidio peggiore rispetto al covid che ora è un problema più che sufficiente...Quanto all'Iran, il suo regime di trogloditi è già tanto se sopravvive alla furia delle sue piazze, per cui mettersi a bisticciare con Israele sarebbe probabilmente il modo più rapido per suicidarsi.
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  3. Le diplomazie girano attorno la questione perché devono capire se conviene dare all'Ucraina davvero una mano.
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  4. E' inutile che le diplomazie facciano finta di girare intorno alla questione. Se l'Occidente desidera effettivamente continuare a sostenere militarmente l'Ucraina, la fornitura di MBT è comunque da considerarsi necessaria perché le forze corazzate ucraine sono anch'esse soggette all'inevitabile usura dovuta ai combattimenti e in loco non esistono fabbriche che possano sfornare i rimpiazzi per i carri persi. Non è peraltro ragionevole pensare di compensare tutte le perdite con mezzi di preda bellica, e sarebbe una follia pensare di sostituire gli MBT con blindati ruotati di qualsiasi tipo. In questa strana guerra in cui l'aviazione sembra tutto sommato relegata a ruoli strategicamente secondari, cosa nemmeno lontanamente ipotizzabile prima del 24 febbraio 2022, resta comunque fondamentale disporre di una credibile componente corazzata se si vuol fare qualsiasi cosa che non sia la pura e semplice difesa statica.
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