Questa guerra ha sorpreso e messo a dura prova analisti e previsioni.
Anche RID, che ultimamente non è molto sul pezzo, il 10 novembre indicava in giorni il tempo ancora necessario per il ritiro, quando invece l’11 i russi dichiaravano di averlo completato con tanto di ponti fatti saltare e qualche disgraziato lasciato indietro assieme a chissà quanti mezzi e munizioni. La stessa RID parla di abboccamenti e tregua alla coreana, mentre la sparata del Capo di Stato Maggiore americano che lascia interdetta la Casa Bianca è un segnale, ma guardando agli 8 mesi indietro sono segnali che lasciano il tempo che trovano se non inseriti in un contesto più ampio in cui magari possono venire annacquati o equivocati.
L’Ucraina è in un momentum decisamente positivo e allo stato attuale la vedo dura accetti una tregua che sarebbe solo ciò che vuole PUC, perché servirebbe a Mosca per riorganizzare e consolidare… che da un punto di vista della popolazione significa anche eliminare e deportare, per far si che ciò che era Ucraina diventi più Russia di quanto possa fare un referendum imbecille. Questo in Ucraina è inaccettabile e costituisce una forza propulsiva dirompente per i suoi uomini sul campo, la stessa che PUC non ha previsto e che lo ha portato al disastro.
Le forze ucraine ancora non sono arrivate al nocciolo duro e cioè a minacciare i confini precedenti al 24 febbraio. In mezzo c’è Melitopol e un forte movimento di resistenza, che significa che la popolazione lì non vede i russi come liberatori. Finché la gente supporta le forze armate ucraine credo che gli ucraini non si fermeranno e credo non ci siano nemmeno chiari segnali di un venir meno del supporto internazionale atto a creare le condizioni perché si fermino.
L’Ucraina non s’è fermata nemmeno ai tempi della difesa (per molti illogica e controproducente) di Severodonetsk, quando perdeva centinaia di uomini al giorno e solo alla fine ha deciso un doloroso ritiro, pur senza minimamente contemplare una tregua. Pensiamo si fermi ora che a Severodonetsk ci sta per tornare? E per cosa? Perchè sotto sotto lo chiede un criminale bugiardo e genocida?
Finchè Kiev pensa (a ragione) di poter ottenere sul campo ciò che chiede e il matto al Cremlino pensa che la sua guerra ibrida in Occidente possa portare allo stallo e manda gente al macello per prendere tempo, credo si continuerà a combattere, ma il futuro si fa più fosco e indefinito a mano a mano che ci si spinge a immaginare le forze armate di Kiev sempre più vicine alla linea di contatto pre 24 febbraio.
In questo contesto non mi spingo nemmeno ad immaginare il futuro di PUC e della Russia: son sicuro che sbaglierei, anche se è certo che mentre distruggeva il suo paese quel farabutto creava il sistema corrotto che ora è incapace di liberarsi di lui anche se i disastri si susseguono.
Quel che so è che a PUC non frega nulla della gente, men che meno dei poveri fessi che si sono sollevati nel Donbass credendo in lui e che si sono ritrovati in un abbraccio mortale con un paese decadente che ha un passato e un presente di oppressione da cui altri fuggono convintamente. Forse se ne sono accorti a Mariupol, dove a detta dei difensori dell’Azovstal le autorità cittadine hanno favorito l’arrivo dei russi, che hanno ringraziato radendo al suolo la città e ammazzando decine di migliaia di civili con l'artiglieria e l'aviazione, riducendo alla fame o deportando gli altri.
A PUC fregava solo di una Russia più grande ed egemonica e di un’Ucraina smembrata e innocua. Ora spera solo di smembrarla, anche perché un’Ucraina temprata da una guerra di liberazione non sarà mai sufficientemente innocua da permettere alla flotta del Mar Nero di far base a Sebastopoli come succedeva prima del 2014.