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  1. Ti ricordo che queste "TRE persone" non sono dei tizi che non contano nulla e occupano le loro cariche per caso. Il Parlamento, preso atto della propria litigiosità e inettitudine ad affrontare sia le scelte istituzionali che le problematiche della pandemia ha dovuto praticamente implorare Mattarella affinché accettasse il secondo mandato e mantenesse come premier Draghi, il meno bizantino dei candidati. In Italia il PdC viene nominato e non è necessariamente eletto. Il Parlamento ha in pratica affidato a queste autorevole figure una cambiale in bianco appena lo scorso febbraio. E per fortuna, aggiungo io. In quanto all'invio delle armi in Ucraina, il Parlamento ha approvato il decreto. Pretendere una nuova votazione per ogni nuovo cargo che viene spedito mi pare francamente pleonastico.
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  2. Credo che in Europa e in Italia si sa fatto molto. Certo, ci sono distinguo e divisioni, ma è la democrazia che è la nostra forza. Giustamente si guarda agli interessi nazionali, ma non è che appoggiare l’Ucraina e ribellarsi alle vaccate di PUC vada contro i nostri interessi, anzi. In Italia non sono poi certo solo in tre a dettare la linea politica e quanto sta facendo il governo ha avuto l’avallo del Parlamento. Certo, ora ci sono i distinguo elettorali di Conte che ci fa i pipponi sulle armi difensive e le infelici uscite di chi pensa di essere il ministro degli esteri, salvo poi tornare ai ranghi e limitarsi a indossar magliette e cappellini in base a dove tira il vento dei sondaggi. Questo però non significa che ci sottrarremo dalle nostre responsabilità e né che l’Europa verrà condizionata dai tentennamenti dei populisti nostrani o tenuta in ostaggio da quello di Orban. Sanzioni o non sanzioni con relativi pacchetti o pacchettini, ciascun paese pensa a come andare a reperire energia altrove nei prossimi mesi/anni e a come lasciare PUC a gongolarsi per il rublo forte mentre l’economia Russa va a rotoli con percentuali a due cifre. Sottolineare o peggio fomentare le divisioni fuori e dire che va tutto bene in casa e che la barra è salda sono cose scontate che ci si aspetta dai dittatori, che però non dormono mai sonni tranquilli, perché per loro stare attaccati alla poltrona è un modo per cercare di morire di vecchiaia. Credo che solo questo resti a PUC che sta trascinando il suo paese verso il baratro, nonostante cerchi in Ucraina una vittoria...inevitabilmente di Pirro.
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  3. TRE persone NON sono "l'Italia", sia chiaro. Il fatto che queste tre persone abbiano effettivamente assunto le posizioni che descrivi avrebbe - in una dinamica costituzionalmente sana - una importanza molto relativa poiché in una democrazia il centro della vita politica è il Parlamento. Non scherziamo. Ora non voglio lanciarmi in un noioso e inopportuno pippone di diritto costituzionale, mi limito solo a prendere atto che il comportamento dell'attuale capo del governo rappresenta un'anomalia politica se non formale sicuramente sostanziale, ben dimostrata dal fatto che si guarda bene dall'interloquire con un Parlamento praticamente esautorato della sua funzione di indirizzo, funzione assunta in modo surrettizio e del tutto impropriamente dal presidente della Repubblica. E questo avviene proprio perché questi due signori conoscono i "loro polli", ovvero sanno benissimo che in Parlamento non vi è alcuna unità di intenti. Riguardo Francia e Germania, lì la situazione è meno complessa ma resta comunque la spada di Damocle degli effetti negativi delle sanzioni - che sono un'arma a doppio taglio - sull'economia europea. Edit: dimenticavo... è del tutto ovvio e pacifico che nel caso ucraino la ragione sta tutta da una parte (l'aggredito). Quando ho detto che "il più pulito ha la rogna" mi riferivo non al caso specifico ma alla storia pregressa dei principali protagonisti geopolitici di questa vicenda, una storia che non è certamente cominciata il 24 febbraio di quest'anno.
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  4. No l'equidistanza non è possibile in questo evento. C'è chiaramente una parte che ha invaso un altro Paese per fini imperialistici, in spregio sfrontato all'autodeterminazione dei popoli. Sono stati massacrati civili inermi (da un solo lato) senza alcun motivo. In numeri importanti. Quindi la rogna è evidente che la tiene e la propaghi. Riguardo l'Italia, credo sia stata poco cerchiobottista in questo caso. Il premier, il Presidente della Repubblica e persino il ministro degli esteri sono stati molto espliciti e anche soddisfacentemente concreti e coesi con i partner NATO e UE. Fatte salve le esigenze di approvvigionamento del gas e la recentissima annunciata visita in Russia di un leader di una formazione politica marginale. Dovuta probabilmente al fatto che su Amazon non vendono più le magliette con la faccia di Putin e deve farne scorta in loco.
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