La NATO non c'entra nulla con le sanzioni, che sono uno strumento di pressione politica, decise a livello politico da istituzioni esterne all'Alleanza Atlantica, peraltro non necessariamente concordi fra di loro (vedi il malpancismo franco-tedesco e i distinguo di comodo d'oltre oceano).
Inoltre, le sanzioni sono efficaci solo nel medio/lungo periodo quindi non possono provocare effetti significativi nel breve termine di questi pochi mesi di guerra e dei prossimi cinque-sei, ammesso che il conflitto non si fermi prima. In tak caso, le sanzioni diventeranno uno dei fattori delle trattative a livello diplomatico.
Quello che al momento mi sembra possa avere rapidamente un impatto molto più profondo sull'andamento del conflitto è il fattore umano: gli ucraini hanno la possibilità di gestire un fronte così complesso come quello attuale con un turn-over adeguato alla necessità di dare respiro a truppe impiegate continuativamente da mesi in prima linea?
E' da questo punto di vista che il fattore tempo gioca a favore dei russi, che dispongono di risorse maggiori almeno numericamente anche se non necessariamente qualitativamente.