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Mostra il contenuto più apprezzato di 03/30/22 in tutte le aree

  1. Mmah.. Dubito che gente disposta a morire per il Donbass gli lasci addirittura mezza ucraina. Ma potrei sempre sbagliarmi, dipende quanto è importante la pace per i 2 schieramenti. Propendo più per: neutralità ucraina rispetto alla NATO ma adesione UE, riconoscimento Crimea russa e .... e poi boh. Se Putin non avesse riconosciuto indipendenti Donestk e Lugansk avrebbero anche potuto trattare su una maggiore autonomia dei separatisti. Ma con quella mossa che ha fatto Putin non può tornare indietro e dire "Scherzavo, tornate ucraini ma con più libertà". Quindi dovrà chiedere anche il riconoscimento del Donbass... e su questo punto la vedo dura.
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  2. Non so cosa ne pensiate voi ragazzi ma a me questa discussione sul battaglione azov annoia parecchio, serve solo a dare fiato alla propaganda di putin e distoglie dal vero problema. P.S. tra l'altro, da quando in qua ai fan di putin interessa tanto liberare il mondo dai nazisti? Muore l’ottavo comandante di Putin: chi era Denis Kurilo - ilGiornale.it Avete notizie? Cosa ne pensate di questa moria, se confermata, di comandanti?
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  3. La resistenza dei Marines a Khe Sanh ... ... usni.org ... https://www.usni.org/magazines/naval-history-magazine/2018/february/marines-tenacious-stand?mc_cid=7c189ff4eb&mc_eid=fa7ca1ce14 ...
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  4. Qui hai un piccolo elelnco delle organizzazioni naziste russe. Russe della Russia, non del Donbass https://www.eastjournal.net/archives/26517 Affrontare il tema della galassia neonazista russa non è impresa agevole date le dimensioni del fenomeno. Secondo il Nucleo Antiterrorismo Russo gli appartententi a movimenti di estrema destra sono oltre 200.000, articolati in bande che possono contare anche solo 4 o 5 membri; tuttavia sul numero reale non vi è certezza ed appare largamente sottostimato dalla maggior parte delle associazioni che si occupano di monitorare il problema. Il neonazismo russo appare poco legato a grossi movimenti o partiti, tra i quali il maggiore è ancora il Partito Nazional Socialista Russo (Russkaja Nacional’naja Socialističeskaja Partija, RNSP), del quale East Journal si è già occupato. Il RNSP, nato nel 1998 dalla frantumazione dell’organizzazione Pamyat, è sempre stato una sorta di punto di riferimento per i vari gruppi minori ed ha introdotto nella destra radicale un’ideologia che si rifà esplicitamente al nazismo hitleriano ma con una riformulazione non priva di conseguenze. I nazional socialisti russi pongono infatti, in nome del più acceso nazionalismo, i popoli slavi sullo stesso piano degli ariani, identificando inoltre il nemico non più negli ebrei ma nei “negri”, ossia nei popoli caucasici e dell’Asia Centrale. Questo aspetto è al centro dell’evoluzione del modus operandi dei neonazisti russi. I gruppi della destra radicale vedono infatti la presenza al loro interno di molti reduci dalla guerra in Cecenia che, nel corso della loro esperienza nel Caucaso, si sono identificati come i difensori della Russia dal pericolo musulmano. E il concetto di guerra è sempre più presente nel movimento neonazista russo, come dimostrato dalla marcata militarizzazione tale da trasformare i gruppi in vere e proprie bande paramilitari. In un delirio di odio il nemico “al fronte”, il guerrigliero ceceno musulmano, si fonde con il nemico “in patria”, l’immigrato accusato di rubare lavoro, creando una situazione assolutamente esplosiva dove chiunque non sia bianco e russo deve essere eliminato. Questa weltanschau nazista è ben rappresentata da quello che è stato uno dei gruppi più temuti e pericolosi dell’intera Russia: gli schulz88. Fondati a Pietroburgo da Dmitri Bobrov, un militare il cui servizio di leva si è svolto nel Caucaso del nord, si sono resi colpevoli di numerosi omicidi di immigrati, al punto da diventare un vero e proprio problema d’ordine pubblico. Bobrov, intervistato dal Time dichiarò di rifarsi alle tecniche di guerriglia di Al Qaeda, ammirandone la mobilità e la struttura in “cellule”. L’ex-militare fece di una banda di teppisti naziskin una vera e propria macchina da guerra arrivando a cambiarne anche l’abbigliamento e lo stile di vita per essere meno visibili. Proprio a causa degli schulz88 le autorità russe sono state costrette a dover abbandonare una certa “compiacenza” per adottare una politica che fosse più repressiva. Il punto di svolta fu l’omicidio, avvenuto nel 2004, di Nikolai Girenko, etnografo, antropologo ed attivista difensore dei diritti delle minoranze etniche. Grienko fu promotore di diversi processi contro gruppi neonazisti, ed in particolare contro quello di Bobrov, riuscendo a far condannare gli imputati non come teppisti ma come motivati da odio razziale: questo gli costò la vita. Gli schulz88 arrivarono a terrorizzare Pietroburgo con una campagna di attentati a locali e treni finché non furono arrestati, leader compreso, dai servizi di sicurezza russi (FSB). Quello dei rapporti tra l’universo neonazista e le autorità russe è questione complessa e delicata. Putin utilizzò questi movimenti in occasione del lancio della campagna cecena, ma col tempo queste bande di teppisti, ultras e naziskin sono sfuggite di mano alle autorità diventando un vero e proprio pericolo sociale. Per arginare l’afflusso di giovani nella nebulosa neonazista il governo russo favorì, nel 2007, la nascita del movimento giovanile nashi caratterizzato da un forte nazionalismo e dall’antifascismo. Tuttavia questo movimento non è riuscito nel suo scopo, che non fosse il sostegno a Putin, a causa della propria estrazione sociale che non riesce a fare presa su realtà di strada, quali sono invece le bande neonaziste. L’estrema destra radicale russa, almeno la componente più “politica”, la si può trovare anche nelle manifestazioni anti-Putin, le cosiddette “marce russe”, a fianco di movimenti i più svariati quali ecologisti e addirittura dei democratici filo-occidentali. In realtà si tratta di pressioni per negoziare il proprio potere in una società che sembra più andare verso una deriva nazionalista. Il 61% dei russi condivide infatti lo slogan “la russia ai russi” e buona parte di essi vedono nell’immigrazione un problema verso il quale, pur non approvando i metodi dei gruppi neonazisti, sono sempre più insofferenti. La società russa sembra intrisa di nazionalismo, tanto che la xenofobia è cavalcata anche dal partito comunista, che propone di inserire l’etnia nei passaporti, e dal blogger anticorruzione Aleksej Navalnyj, che riconosce la validità di alcune posizioni della destra radicale. Sono i naziskin la nuova avanguardia del proletariato?
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  5. Credo non si possa nemmeno dire che tutti quelli del battaglione Azov siano nazisti e/o antisemiti: più corrispondente al vero che il battaglione sia di variegata composizione...tendente a destra. Tornando sul campo, forse non tutti sanno che la guerra non è solo ed esclusivamente in Ucraina, ma in maniera limitata ha... sconfinato perchè sono stati colpiti anche bersagli in Russia. RID riferiva di missili balistici di teatro TOCHKA-U usati dagli Ucraini per colpire la base aerea di Millerovo e distruggere due Su-30SM o la pista di quella di Tagangog e danneggiare due Il-76MD. Ora questo... https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/esplosioni-vicino-alla-citta-russa-di-belgorod-al-confine-con-l-ucraina-colpito-deposito-militare/412135/413062?ref=RHTP-BS-I339021822-P5-S2-T1
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  6. Quella cartina è di un mese fa e per come si stanno mettendo le cose sul campo PUC se lo sogna di annettersi un enorme pezzo di Ucraina e segare in due quel che ne resterebbe. D’altra parte la menata di denazificare un paese con un presidente ebreo (la cui famiglia ha perso persone nella Shoah) si è ridicolmente ridotta a denazificare Mariupol, dove i russi si stanno dissanguando da settimane e dove tra l’altro non c’è manco tutto il famigerato battaglione Azov, che continua a colpire anche altrove, come nella zona di Sumy dove butta male per PUC & co. https://twitter.com/Militarylandnet/status/1508880529675927554 Anche solo la questione neutralità, di cui tanto si parla, pone problematiche “tecniche” tutt’altro che trascurabili... https://www.eurointegration.com.ua/eng/articles/2022/03/24/7136576/
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