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  1. Se si dovesse chiedere scusa a tutti per tutto, dovremmo magari cominciare noi con la Gallia di Giulio Cesare o con Cartagine (distrutta per, un'ossessione non diversa di quella per l'Irak di Bush figlio), o, magari e venendo a tempi più recenti, per i crimini in AOI e nei Balcani; gli eredi degli aztechi dovrebbero chiedere scusa per i milioni di persone che hanno ucciso solo per sacrificarli ai loro dei, i maori dovrebbero chiedere scusa per avere fatto un uso imperialista delle armi ottenute dagli europei... e saltando qualche secolo e qualche migliaio di altri casi, magari i cinesi dovrebbero chiedere scusa per il Tibet e l'Indonesia per Papua, Dayaki e cristiani molucchesi, e la Russia dovrebbe chiedere scusa per avere fatto della Cecenia un deserto e averlo chiamato pace. Stiamo guardando dentro l'abisso, non possiamo perdere tempo con queste masturbazioni mentali. La politica si nutre di ipocrisia, da sempre, ma non dev'essere la scusa per non vedere o sminuire quello che il criminale del Cremlino sta facendo. Te lo ha rivelato Xi in persona? Taiwan è riconosciuta diplomaticamente da una dozzina di Paesi, fra i quali il Vaticano, cosa che manda in bestia Pechino (il papa non avrà divisioni, ma la sua diplomazia, in certi ambiti, pesa). Lascialo dire agli altri cosa fai - o non fai. Il tuo commento è a livello da sezione PCI anni 70. La politica è ipocrisia, ma è anche una serie di sfumature che non si possono liquidare come fai tu.
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  2. Dubbi sulla reale utilità dell'impiego di armi ipersoniche da parte dei Russi ... ... military.com ... https://www.military.com/daily-news/2022/03/22/russias-alleged-use-of-first-hypersonic-missile-combat-downplayed-us-military-and-allies.html ...
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  3. @Basil @Blabbo la finiamo? ci sono le relative discussioni dove potete scannarvi.
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  4. Undercovered & Undeweared ... Catturato, semi-spogliato, un pezzo grosso sotto copertura dell'intelligence russa ... ... ukrinform.net ... https://www.ukrinform.net/rubric-ato/3436630-ukrainian-military-capture-lieutenant-colonel-of-russian-army.html ... ... tag43.it ... https://www.tag43.it/guerra-ucraina-russia-colonnello-spia-olegovich-putin-mutande-calze/ ...
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  5. A proposito dell'eventualità di un'invasione di Taiwan da parte della Cina ... ... taiwannews.com ... https://www.taiwannews.com.tw/en/news/4474716 ...
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  6. Mykolaiv non è più sotto assedio (in realtà non è mai stata assediata) da svariati giorni ed ormai gli ukraini stanno contrattaccando verso Kherson, dopo aver distrutto la FOB che i russi avevano installato sull'aereoporto (16 elicotteri distrutti, gli altri evacuati... via terra al traino dei camion, etc.). detto questo, le speranze di un accordo sono ancora lontane, credo. barattare terra per libertà (tra le altre cose quale? la neutralità forzata o la libera scelta di UE+NATO?) è una cosa accettabile per noi, seduti al pc, ma non per "loro" e lo si è visto con quanto successo in Donbass, di cui l'attuale guerra ne è il naturale proseguimento, e con il fallimento degli Accordi di Minsk, di cui sembra si voglia proporre una "versione ingrandita", con il risulato di postporre il problema. problema che, secondo me, non risiede nella fobia russa dell'accerchiamento militare, quanto nella fobia di Putin e compagni di avere "troppo sotto il naso del popolo", una nazione di "quasi russi" che vive all'occidentale. perchè sostengo questo? perchè la causa scatenante di questa crisi non è stata mica la volontà ukraina di entrare nella NATO ma la volontà, nel lontano 2012, di firmare il DCFTA, un accordo di libero scambio commerciale con l'Europa che, in cambio, domandava una "svolta più democratica" del paese... come il non incarcerare gli oppositori politici. in realtà, volendo, si potrebbe addirittura arrivare al 2004, con la Rivoluzione Arancione.
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  7. premesso che secondo me il benaltrismo serve a poco in questo momento e che tutti i regime change e le guerre sporche del mondo non giustificano quello che sta accadendo in ucraina e non possono essere una scusa per non aiutare in ogni modo possibile gli ucraini a respingere la russia.. c'è da ammettere che è difficile spiegare ad un iracheno che gli stati uniti sono migliori della russia di putin. Magari sarebbe utile alla causa iniziare a chiedere scusa per certi errori e magari il mondo sarà propenso ad unirsi all'occidente.
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  8. sicuramente, inizialmente, i russi pensavano ad una azione rapida, conquistando di volata le principali città e decapitando il governo. quando questo non ha funzionato, hanno prima provato a fare la medesima cosa, ma "con calma" e, adesso, visto che manco così pare funzionare, forse si vogliono "accontentare" di quello che c'è ad Est del Dnepr. in questo movimento, sicuramente Odessa ed il rincongiungimento con la Transnistria erano importanti, anche se non fondamentali, viste le scarse risorse allocate. tuttavia, avendo fallito su Mykolaiv e dintorni, ossia non riuscendo ad ottenere un ponte sul Bug, per avere un collegamento terrestre con una ipotetica testa di ponte, ottenuta con uno sbarco, è saltato tutto. anche l'uso della flotta da sbarco come spauracchio per bloccare le forze ukraine non ha funzionato... tanto è vero che l'unica zona dove contrattaccano in maniera "normale"... nei pressi di Kharkiv fanno "difesa attiva" invece. per quanto riguarda "Kiev False Flag"... l'ho pensato anche io, soprattutto considerando l'imbarazzante empasse che stanno mostrando in zona, ma vendendo come si evolve la cosa, dubito che sia mai stato così... davvero vogliono Kiev.
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  9. sono buoni 15 giorni che non ne vedono mezzo... ed Odessa non è mai stata minacciata.
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  10. @Amartya, anche se da qualche settimana non sono più l’ultimo highlander rimasto a scrivere lunghi pipponi su questo forum, il tuo ingombrante “inno” alla strategia criminale di PUC mi stava per sfuggire causa messa in approvazione dei tuoi messaggi... Fabio dice bene: le minacce di PUC all’Italia non sono relative all’articolo 5 della NATO, che lui ormai ha capito bene essere garanzia di avere su Wikipedia una data di fine della sua miserabile carriera politica a base di corruzione, disinformazione, polonio e crimini di guerra, ma sono relative all’aspetto economico. L’Italia appartiene alla schiera di paesi che danno armi all'Ucraina (con il beneplacito del "falco" Guerini) e che le sanzioni le vogliono e anche sono disposti ad inasprirle: ricordiamo a tal proposito il guarda caso recente incontro di Draghi con gli omologhi di Spagna e Portogallo volto anche a delineare una strategia energetica comune europea. PUC, da bravo mafioso qual è, tramite uno dei suoi scagnozzi ha quindi tenuto a ricordarci (e a ricordare specificatamente a Lorenzo Guerini - nato a Lodi il 21 novembre 1966) l’aiuto per l’emergenza covid (già allora chiaramente propagandistico) e ha parlato di conseguenze irreversibili, ma dal punto di vista economico, visto che i rubinetti del gas li possono chiudere. Siccome l’Italia è uno dei paesi energeticamente più dipendenti da Mosca, minacciando l’Italia sta insomma cercando di spezzare il fronte comune che sta portando la Russia al default (nei prossimi giorni scadranno ben altre cedole…) e il rublo a valere come carta straccia nelle indispensabili importazioni (incluse quelle dalla Cina che per inciso se ne farebbe una pippa di essere "egemone" in un deserto radioattivo che in quanto tale non avrebbe confini...). Le conseguenze irreversibili quindi ci sono già e ci sono dal 24 febbraio: l’economia russa ci metterà anni a risollevarsi dalla batosta delle sanzioni e del progressivo sganciamento dei paesi occidentali dalla dipendenza energetica da Mosca, mentre l’imponente armata rossa (partita per l’Ucraina con evidenti pezze al sedere) uscirà a pezzi da questa avventura, indipendentemente dal fatto che riesca o meno a trascinarsi fino al Dnepr e si troverà a rincorrere la NATO in una nuova Guerra Fredda economicamente insostenibile per la Russia. Da tutto ciò PUC non ne esce minacciando i singoli, anche perché al contrario è il miglior modo per dirci che unità e determinazione europea/NATO siano la strada giusta per schiantarlo come merita. Non è un caso se gli si è risposto di attaccarsi al tram.
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