Vai al contenuto

Classifica

Contenuto Popolare

Mostra il contenuto più apprezzato di 03/20/22 in tutte le aree

  1. @Amartya, anche se da qualche settimana non sono più l’ultimo highlander rimasto a scrivere lunghi pipponi su questo forum, il tuo ingombrante “inno” alla strategia criminale di PUC mi stava per sfuggire causa messa in approvazione dei tuoi messaggi... Fabio dice bene: le minacce di PUC all’Italia non sono relative all’articolo 5 della NATO, che lui ormai ha capito bene essere garanzia di avere su Wikipedia una data di fine della sua miserabile carriera politica a base di corruzione, disinformazione, polonio e crimini di guerra, ma sono relative all’aspetto economico. L’Italia appartiene alla schiera di paesi che danno armi all'Ucraina (con il beneplacito del "falco" Guerini) e che le sanzioni le vogliono e anche sono disposti ad inasprirle: ricordiamo a tal proposito il guarda caso recente incontro di Draghi con gli omologhi di Spagna e Portogallo volto anche a delineare una strategia energetica comune europea. PUC, da bravo mafioso qual è, tramite uno dei suoi scagnozzi ha quindi tenuto a ricordarci (e a ricordare specificatamente a Lorenzo Guerini - nato a Lodi il 21 novembre 1966) l’aiuto per l’emergenza covid (già allora chiaramente propagandistico) e ha parlato di conseguenze irreversibili, ma dal punto di vista economico, visto che i rubinetti del gas li possono chiudere. Siccome l’Italia è uno dei paesi energeticamente più dipendenti da Mosca, minacciando l’Italia sta insomma cercando di spezzare il fronte comune che sta portando la Russia al default (nei prossimi giorni scadranno ben altre cedole…) e il rublo a valere come carta straccia nelle indispensabili importazioni (incluse quelle dalla Cina che per inciso se ne farebbe una pippa di essere "egemone" in un deserto radioattivo che in quanto tale non avrebbe confini...). Le conseguenze irreversibili quindi ci sono già e ci sono dal 24 febbraio: l’economia russa ci metterà anni a risollevarsi dalla batosta delle sanzioni e del progressivo sganciamento dei paesi occidentali dalla dipendenza energetica da Mosca, mentre l’imponente armata rossa (partita per l’Ucraina con evidenti pezze al sedere) uscirà a pezzi da questa avventura, indipendentemente dal fatto che riesca o meno a trascinarsi fino al Dnepr e si troverà a rincorrere la NATO in una nuova Guerra Fredda economicamente insostenibile per la Russia. Da tutto ciò PUC non ne esce minacciando i singoli, anche perché al contrario è il miglior modo per dirci che unità e determinazione europea/NATO siano la strada giusta per schiantarlo come merita. Non è un caso se gli si è risposto di attaccarsi al tram.
    2 mi piace
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
×
  • Crea Nuovo...