@Simone,
Penso che anche attacchi terroristici non porterebbero ai risultati posterdati ed essendo facilmente riconducibili alla matrice scappellata a destra dei russi, determinerebbero l’attivazione dell’aggettivo come fosse antibodi: insomma si tornerebbe di nuovo alla tarapieta pioco, per cui penso che sia solo un rischio bitumato.
@Amartya
Questione Taiwan. Sicuramente la determinazione occidentale, col corollario del biasimo di 141 paesi nel mondo, è un duro monito anche ai cinesi, ma, ed è un grosso ma, l’economia mondiale è molto più dipendente da quella della Cina di quanto non lo sia da quella russa, mentre Taiwan è e resta una provincia ribelle e non uno stato riconosciuto universalmente per quanto molto critico per l'occidente per via soprattutto di certe produzioni legate all'elettronica.
Credo si possa dire che i cinesi ci abbiano abituato con passi relativamente piccoli a spostare di volta in volta in là i paletti per mettere il mondo di fronte al fatti compiuti senza renderli troppo indigesti come ha fatto PUC con la sua sciagurata impresa. Stavolta il paletto gli è un po’ finito indirettamente in faccia, ma i cinesi hanno molta perseveranza e pazienza per superare questo intoppo.
Quanto al dogfight...vedremo poi come sono andate realmente le cose: fake news e propaganda comunque non mancano.