Zelensky ha un’estrazione culturale un tantino diversa da quella di PUC, che è un glaciale ex funzionario del KGB. Il presidente ucraino sa che manda la sua gente a morire e offre una via d’uscita che chi ha passato il Rubicone vuole accettare con la pagliacciata di andarne a discutere dal suo lacchè di Minsk.
PUC non ha nulla da perdere? Insomma… Con questa campagna (che non è esattamente una passeggiata) nel giro di 3 giorni ha ricompattato la NATO che si rafforzerà politicamente e militarmente anche negli anni a venire, avvicinato ancor più ad essa i paesi neutrali e quindi detto addio alla sua paranoica idea di attorniarsi di paesi non ostili, dato la spallata forse decisiva alle ultime titubanze occidentali (brutte giornate per i NO TAP, NO rigassificatori, NO F-35, NO tutto), condannato la Russia ad anni di sanzioni e comunque di isolamento a tutti i livelli e ha la certezza di doversi guardare attorno per il resto della sua squallida vita, con la nemmeno tanto paranoica certezza che chi gli è “amico” lo potrebbe scaricare in qualunque momento e nonostante la lunghezza dei tavoli all'estremità dei quali guarda tutti con arrogante sufficienza.
PUC sa che la cosa si deve chiudere a breve, altrimenti a rischiare grosso è proprio lui, ma ho la sensazione che la partita non si chiuderà nemmeno se fa saltare il banco e mette a Kiev un suo fantoccio come vuol fare. Con la sua mossa azzardata ha buttato benzina sul fuoco del nazionalismo e, al di là delle dichiarazioni più o meno di facciata, le armi arrivano e continueranno ad arrivare. Se già ora i civili contribuiscono alla difesa in Ucraina, significa probabilmente che comunque vada i militari russi continueranno a rientrare a casa nelle buste di plastica: sul lungo periodo penso quindi che PUC avrà ben poco di cui rallegrarsi delle sue imprese… E' furbo, astuto e spietato, ma si è rivelato per quello che è sempre stato: un dinosauro della Guerra Fredda.