Non è facilissimo quantificare perchè i componenti double source in teoria sono oggetto di competizione ad ogni commessa (in teoria perchè ad esempio ci sono accordi per la realizzazione di 800 set alari sulla base dei nostri 90 F-35 pianificati/ordinati), mentre le cose cambiano se l’aereo è assemblato in Italia piuttosto che negli Stati Uniti, oppure ancora in Giappone.
Indicativamente comunque siamo intorno al 4-5%...del valore di ogni velivolo.
Le manutenzioni sono poi un’altra storia ancora, perchè Cameri è lì anche per assistere i velivoli Europei.
Premettendo che questa è spannometria applicata senza molte pretese, con queste percentuali di coinvolgimento industriale, praticamente avremmo che dopo un paio di migliaia di F-35 realizzati, rientrerebbero in Italia i soldi spesi per acquistarne i nostri 90...
Credo che alla fine l’F-35 verrà prodotto in numeri ben maggiori di questi, anche se come detto bisognerà vedere a chi effettivamente verranno assegnati i contratti oltre quelli minimi garantiti...