In pratica si è raggiunto uno status di produzione a pieno ritmo “ufficioso”, perché manca ancora quel benedetto Joint Simulation Environment, che si aggiunge all'intenzione ormai conclamata di raggiungere il picco produttivo col più performante block 4, il che fa calare le consegne più del covid.
Decisamente lo sviluppo è stato meno lineare di quanto programmato, anche se il velivolo sicuramente sta cominciando a dare soddisfazioni a mano a mano che si trovano soluzioni ai problemi pratici, che lo rendono anche meno delicato, come per esempio nuovi rivestimenti delle palette di turbina che diventano così più resistenti all’ingestione di sabbia desertica, la stessa che diede grattacapi ai velivoli occidentali fin dai tempi di Desert Storm. Evidentemente non si era imparata sufficientemente bene la lezione, prima che anche l’F-35 finisse in Medio Oriente.
https://www.airforcemag.com/article/make-or-break-time-for-the-f-35/