Temo che questo sia proprio impossibile.
Già oggi EF-2000 e Rafale sono a malapena sotto quel peso massimo al decollo (23500 Kg per il primo, 24500 per il secondo) e credo che i TR4 tedeschi, dovendo rimpiazzare i Tornado, sfrutteranno le maggiori dimensioni e la maggiore esuberanza della cellula del Typhoon per sfondare quel limite.
E stiamo parlando di aerei nati concettualmente senza grande attenzione né all’autonomia (da incrementare coi soliti serbatoi esterni) né alla collocazione dell’armamento (esterno perché non erano richieste doti stealth spinte).
Solo introducendo questi due requisiti ci ritroveremmo qualcosa di simile all’F-35 che supera di slancio le 30 tonnellate e arriva a sfiorare le 32. E parliamo di un velivolo senza particolari pretese prestazionali.
Se aggiungiamo anche quelle ai requisiti, necessariamente ci si orienta verso un velivolo non tanto più “obeso” quanto proprio più grande.
Anche così la sfida tecnologica è notevole perché ad esempio l’F-22 è bello grande e ha prestazioni eccellenti, ma non brilla certo per l’autonomia: nonostante le sue dimensioni e le stive tutto sommato piccole, c’è ancora troppo aereo e (relativamente) poco carburante per motori comunque assetati.
Ai motori di nuova generazione a ciclo variabile si richiederà quindi lo sforzo notevole di tenere bassi i consumi, ma la richiesta sempre più pressante di autonomia (da conciliare col volume stive) condurrà necessariamente nella direzione di aerei più grandi (e costosi) che consentano di tenere lontane dalle difese nemiche le sempre più vulnerabili aerocisterne,
Volendo la Francia avrebbe anche più vincoli a contenere le dimensioni del suo FCAS, che dovrà svilupparsi anche in versione imbarcata, ma sappiamo già che la risposta sarà una nuova portaerei nucleare con un dislocamento che supererà di oltre 30000 tonnellate quello della de Gaulle su cui opera il più piccolo Rafale M.