Beh, il direttore di RID è stato così sfacciato da proporre di mettere gli F-35B dell’AM sui ponti della MM (e quelli della MM sulle basi avanzate dell’AM), quindi è andato anche oltre il “vogliamoci tutti bbbene” ad Amendola. Se siamo alle lettere aperte degli ammiragli è evidente che l’abbia fatta grossa…
In linea di principio, considerato tutto lo spettro di missioni consentito da questo eccezionale velivolo, quanto proposto da Batacchi sarebbe l’ideale per gestire al meglio 30 aerei, una sessantina di piloti e qualche centinaio di manutentori, che di base ricevono lo stesso addestramento. Non ci vedrei nulla di male, non fosse altro che il modello britannico Joint ha fatto acqua da tutte le parti e, non appena la RAF ha messo le mani su tutti gli Harrier, la Royal Navy prima s’è ritrovata senza Sea Harrier, poi con rari AV-8B senza radar sui ponti, quindi senza ponti per 10 anni, poi con due “portaerei transformer” in costruzione su cui non si sapeva manco se mettere B, C o Sea Typhoon (??!!) e infine con i B Joint che hanno una storia (o telenovela?) ancora tutta da scrivere sulle due Queen Elizabeth.
Non è che con le “forzature” (è un eufemismo) che provengono dagli ambienti AM, i pericoli per la MM possano dirsi inesistenti. Se da un lato mi piace ancora pensare che l’AM non abbia a suo tempo messo in piedi il costosissimo requisito di 40 F-35B per prendersi anche i 22 della MM, dall’altro, guardando con occhi disillusi la situazione attuale, si direbbe quello che stia cercando di fare ora che la coperta si è accorciata e 15+15 fa un decoroso 30...
Certo la MM, usando poco gli AV-8B Plus e senza risorse per adeguare Grottaglie, ha le armi spuntate per difendere il fortino quando il CSMD è un generale dell’Aeronautica.
L’unica cosa che mi consola è che i britannici sono spesso tanto drastici quanto ridicoli in certe scelte, mentre noi siamo più cerchiobottisti. Vediamo che ci inventeremo…