Più che chiglia a campanatura invertita parlerei di un deadrise. consideranto che normalmente le navi, sotto la linea di galleggiamento, hanno il bulbo di prora raccordato a due concavità che separano l'onda per innalzare la prua e la parte centrale con la maggior larghezza ottenibile, sempre entro i limiti di una efficienza nell'avanzamento in acqua. la parte centrale ha una sezione quasi rettangolare per ottimizzare al meglio lo spazio interno (li risiedono per esempio i motori e i generatori elettrici). nel caso della Zumwalt si è realizzato uno scafo che inizialmente ricalca quello delle classiche navi, per poi arrivare ad una sezione non dissimile a quella dei motoscafi (se noti sembra quasi planante) con una marcata V. (appunto, un deadrise). oltre a giovare in termini di velocità e stabilità a velocità sostenute, in effetti deflette una frazione di emissioni sonar (che in fin dei conti si compostano come le onde radar).
Non vorrei dire mostruosità ma l'onda sonora non si può assorbile, bensi distruggere frazionandola in tante piccole onde di compressione dirette nelle direzioni più disparate con un'energia frazionata. Riportando quindi il tutto in campo navale, la forma stessa per esempio di un sottomarino devia gran parte dell'onda di compressione di un sonar, riportando all'orecchio elettronico solamente una piccolissima parte dell'onda emessa, più un ritorno casuale classificato come rumore di fondo, quindi cancellato dai calcolatori. Se guardi l'interno di una sala di registrazione, non è tanto la spugna ad assorbire i suoni (casomai assorbe i residui d'onda), ma la geometria di tante piccole piramidi che circondano la fonte sonora.
Lo scafo amagnetico evita solo marginalmente l'individuazione tramite sonar, ma è essenziale se si vuole avere una schermatura da armi "magnetiche" o radar.