Poco tempo fa ho avuto modo di impugnare una Sig P320 M17 9x21. Riporto qui la mia esperienza.
Premetto che a questa pistola, mi sono affacciato carico di risentimento per aver scalzato un'icona della storia militare quale la M9/92Fs, pistola che oltretutto è orgogliosamente italica. Il fatto stesso che agli Yankee le armi italiane non abbiano mai fatto breccia, non ha aiutato la cosa. Fu con questo stato d'animo che presi in mano la versione civile della M17. Ebbene, dopo averci perso notti a riflettere, devo ammettere a tutti voi quanto mi sia sempre sbagliato sul giudizio (poco obbiettivo con il senno di poi), che ho sempre conferito alla P320.
Alla prima maneggiata ho capito perfettamente il perchè agli americani vada a genio: è una Colt 1911 senza il cane, mi sono detto. E non a torto. Perfettamente bilanciata sia in volata, sia sul retro del carrello. Non grava sul polso. Ben proporzionata la ripartizione di peso tra fusto e carrello. Era scarica è chiaro, ma tale da pensare al caricatore maggiorato da 20 colpi in dotazione ai militari, il baricentro si sarebbe abbassato vertiginosamente e l'oscillazione laterale avrebbe avuto il suo fulcro al centro della mia mano. Non provavo questa sensazione da quando in gioventù non impugnai una G17 da softair con caricatore maggiorato carico . Una Colt dicevo.. eppure non proprio. A differenza della Colt, nella presa a mano singola, la mano casca fin da subito nella posizione giusta, comunque la si prenda. citando una rivista di settore (Armi&Tiro) è naturale e aggiungerei pure istintiva. Qualche difficoltà nella presa a due mani, dove si è tentati ad impugnarla come una Beretta 92 ma con i pollici nella posizione delle Glock. Molto probabilmente ho le mani piccole, ma con l'utilizzo dei guanti la situazione migliora (poi penso che i militari normalmente utilizzano sempre guanti da impiego pesante, quindi peccato veniale). L'occhio cade al design, dopo varie prove di inserimento ed estrazione dalla fondina morbida a cosciale comincio ad apprezzare le sfaccettature nel carrello e la continuità dello stesso, cosa che richiedeva un'attenzione in più per la 92Fs. Levetta dell'hold open troppo piccola per i miei gusti, ma è raccordata alla sicura e il tutto segue un'unica curva che accompagna il pollice. Togliere la sicura è molto più facile che inserirla, qui non ci piove, e sinceramente sento la mancanza dell'ipnotico punto rosso di open fire della Beretta, ma qui sfociamo nel gusto personale. Per me abituato alle Walther ppq e alle glock 17, l'avere in mano una pistola full size è stato poco meno di un trauma, ma ci si fa l'abitudine. Allo sparo, la canna leggermente rialzata e il massiccio carrello fanno sentire il colpo, chiaramente non è stabile come la 92Fs. Ma l'equilibratura dei pesi fa si che in riarmo, la volata si abbassi e la coda di rondine trovi velocemente il piolo anteriore. La placca amovibile sul carrello per l'inserimento di dot? una finezza che ormai sta prendendo piede.. ma che haimè non ho fatto in tempo a provare.
In conclusione, Mea culpa sul mio scetticismo verso la P320. Al di la di eventuali "complotti" e scelte strategiche economiche americane, ora più che mai sono convinto che in fondo gli yankee hanno fatto un buon affare puntando su questa Sig Sauer.