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  1. Considerando quello che pilotano, quanto costa e quanti danni può fare cadendo, direi proprio di no...Il premio sarebbe un tantino alto...
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  2. I problemi "di dentizione" del velivolo erano molteplici e, oltre alle palette e alla corona esterna del disco del secondo stadio del compressore da rimpiazzare, si riscontrarono escursioni non comandate del timone e cricche ad un’ordinata di fusoliera, con tanto di riduzione della vita sicura a fatica a sole 1500 ore, rispetto alle 4000 prescritte (a cui si poteva tornare solo riparando il velivolo). http://documenti.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed111/s120r.htm Da notare che 4000 ore son comunque poche, per cui risulta comprensibile la scelta di rinunciare ai velivoli del primo lotto, anche in considerazione della mancanza di fondi e della minaccia che si stava riducendo. Diversa la storia in Brasile, perché il numero inferiore di velivoli acquistati e le esigenze operative non contemplavano riduzioni. Aveva quindi senso mettere mano anche ai primi velivoli per ripararli e aggiornarli. In ogni caso l’Italia ha perso in incidenti una quindicina di velivoli (di cui almeno 6 per problemi al motore), però gli ultimi 2 sono stati distrutti mentre erano parcheggiati ad Albacete e un F-16 greco gli si schiantò addosso (il Ghibli quindi era sicuramente incolpevole). A questo punto meglio non dimenticare che i Brasiliani, pur avendo acquistato meno metà dei nostri aerei e volando forse di meno, ne hanno comunque persi 4 per motivi non meglio precisati. https://aviation-safety.net/wikibase/dblist.php?AcType=AMX Non è quindi che ci sia necessariamente tutta questa incoerenza.
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  3. A parte che l’utilizzo di armi stupide si sta riducendo drasticamente ed è destinato inevitabilmente a restringersi ulteriormente anche nell’appoggio tattico, come scritto in tutte le salse il CAS si farebbe con varie piattaforme e molto può essere fatto e anzi viene anche già fatto con droni. Certo che se si dice che bombe stupide e cannone siano opzioni valide e poi si propone di fare qualcosa coi droni, si nota una certa contraddizione. Le bombe stupide, notoriamente imprecise, sono spesso associate a carichi bellici multipli per compensare il non eccelso CEP. Sono quindi poco compatibili con i droni, quanto meno con quelli attualmente operativi, tutti dotati di carichi bellici limitati e guarda caso di armi intelligenti per massimizzare l’efficacia del carico utile. Altri droni più futuribili, come il Neuron o l’X-47, puntano molto sulla stealthness e quindi su stive relativamente piccole e armamento intellgente tutto interno. Inoltre un drone può essere controllato a centinaia se non migliaia di chilometri di distanza. L’inevitabile ritardo di trasmissione del segnale e la bassa consapevolezza della situazione del pilota remoto rendono quindi arduo l’utilizzo del cannone, anch’esso un’arma che non è istallata su nessuno dei droni oggi in servizio e che non mi risulta previsto in quelli futuri. Armi stupide da utilizzare a bassa quota non ce le vedo da un drone. E' un mezzo intrinsecamente incapace di valutare la situazione tattica e reagire rapidamente. Al momento meglio utilizzarlo in missioni pre-pianificate dove comunque il tasso di perdite si è dimostrato elevato. Il costo per aumentare l'affidabilità ed efficacia non porterebbe a vantaggi economici significativi rispetto a un velivolo pilotato (guarda caso i droni costano sempre di più). Il vero vantaggio sono persistenza e annullamento del rischio di perdere un pilota: per il resto ci sono tanti svantaggi, indipendentemente dall'intelligenza del munizionamento impiegato. Se però non si vuole proprio scomodare l’F-35, che comunque ha un GAU-12 più potente del Vulcan a bordo dell’AMX, per prendere a cannonate un bersaglio comunque ci sono anche le cannoniere e gli elicotteri da attacco. In Italia sappiamo che entrambe le opzioni si possono concretizzare con C-27 Pretorian e AW-129. Ma non dimentichiamo comunque una cosa: è vero che le armi stupide costano poco, ma l’elevata imprecisione richiede un numero maggiore di piattaforme a parità di missione, le espone maggiormente al rischio di perdite e incrementa i famigerati danni collaterali. Quindi si, come hai intuito, non è detto sia sempre così vantaggioso utilizzarle.
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