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  1. I "giganti" tornano in Europa ... ... airforcemag.com ... B-52s Deploy to Europe, Train in Norway ... La domanda che sorge spontanea è ... "Saranno 'ospiti' anche dell'Italia"? ... ??
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  2. Mi pare si sia pensato e attuato solo l’esatto contrario sul primo prototipo dell’EF-2000 per riduzione del rischio e indisponibilità dell’EJ200 nelle prime prove di volo. Sostituire gli RB199 con gli EJ200 sul Tornado avrebbe migliorato diverse prestazioni, in particolare in quota, ma dubito che un bombardiere ne avrebbe tratto benefici per quanto riguarda una più importanti, ovvero l’autonomia, visto che l’RB199 ha un BPR elevato (compreso tra 0.97 e 1.25 a seconda delle versioni) e che è ben oltre il doppio dell’EJ200 (0.4), con conseguente inferiore consumo specifico nel prevalente utilizzo a secco del motore (intorno a 0.6 kg/kgf hr contro poco meno di 0.8). Inserendo il postbruciatore l’EJ200 consuma invece meno (1.7 scarso contro 2.2-2.5), ma è una cosa logica per un velivolo da caccia i cui piloti usano la manetta con disinvoltura e inseriscono spesso l'AB. La variante più recente MK105 dell’RB199 (quella usata dagli ECR tedeschi) aveva maggiore spinta, rapporto di diluzione più basso e un miglior comportamento in quota, ma se il bombardamento a bassa quota era passato di moda, lo era anche l’intero velivolo e quindi l’ulteriore passo di una rimotorizzazione con un motore completamente diverso avrebbe oltretutto rappresentato una spesa eccessiva (contemplando riprogettazione, test e modifica della flotta), visto il residuo di vita del velivolo. E non ho nemmeno parlato dell'inversore di spinta... L'RB199 lo ha perchè il postbruciatore è fatto in quel modo ed è relativamente semplice, mentre il velivolo ne trae beneficio nonostante il carico alare elevato non faciliti le corse di atterraggio brevi. L'EJ200 invece non ce l'ha... Che facciamo? lo mettiamo anche sull'EJ200 riprogettandolo, mettiamo il parafreno al Tornado? Rinunciamo anche a questo plus per un po' di spinta in più? In sintesi, per rimotorizzare un velivolo credo servano essenzialmente due cose: un utilizzo/produzione veramente molto prolungati negli anni e/o l’inadeguatezza (per prestazioni o manutenzione) dei propulsori originari. Non penso che per il Tornado si siano presentate in modo evidente queste due condizioni. In ogni caso direi che probabilmente quello che avrebbe beneficiato di un motore da caccia sarebbe stato il Tornado ADV, se vogliamo però la versione meno riuscita (e in parte proprio a causa dei motori da bombardiere che in quota erano molto fiacchi nonostante l’adattamento applicato), ma grazie alla disponibilità dell’EF-2000 è stata ritirata dal servizio prima che avesse senso contemplare questa possibilità.
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  3. L'ex pilota di F-15C Col. Andrea Themely ci porta a bordo e descrive la strumentazione dell'Eagle. https://theaviationist.com/2020/07/02/retired-usaf-pilot-breaks-down-nearly-all-the-buttons-in-the-f-15-eagles-cockpit-in-this-awesome-video/ Tra le tante cose che dice, interessante al minuto 2 l'interruttore VMAX che aumenta i giri dei motori del 2% e la temperatura di 22 gradi con conseguente plus di spinta. Visto che i motori poi finiscono in revisione è il classico "in caso di emergenza..."
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  4. L’F-15EX è accreditato di 12 punti d'attacco adatti all’impiego di armamento aria-aria e di 15 per quello aria suolo. Per quanto riguarda i primi dovrebbe trattarsi di 4 sotto ciascun serbatoio conforme (soluzione attualmente in distribuzione anche agli attuali F-15C) e 2 sotto ciascuna semiala. Quelli aria-suolo dovrebbero essere invece 5+5 sotto i serbatoi conformi, 2+2 sotto le ali più il pilone centrale. Sia chiaro che sotto ciascun serbatoio dell'F-15E mi risulta ci siano 6 punti di attacco aria-suolo e non 5, ma (fermo restando che i serbatoi conformi non sono tutti uguali), è il costuttore a scrivere che il totale fa 15... Quante siano le armi trasportabili è un’altra storia, perché i piloni non è detto trasportino solo un’arma. Parlando di missili aria-aria in linea del tutto teorica si potrebbero trasportare 4 missili applicati ai piloni subalari interni (si rimpiazza il serbatoio sganciabile con un rack doppio) e due ai piloni subalari esterni aggiunti già negli F-15SA sauditi. A questi si aggiungono i 4 applicati a ciascun fast pack. Totale? 20! Prestazioni e utilità con tutta sta roba sotto? Discutibili. Qui sotto si vede la configurazione a 16 missili (il doppio di quella standard). Mancano due coppie di missili sotto i serbatoi conformi che dovrebbero essere applicati ai punti d’attacco che si vedono vuoti nell’immagine sotto che ritrae un F-15C del 159th Fighter Wing "Bayou Militia". Dovrebbero perchè non mi risultano foto coi missili lì... Non mancano invece immagini di altre mostruosità come questa relativa a test su un F-15E con prototipi di Amber rack doppi ai piloni sotto i serbatoi. Non so se questa possa essere la configurazione dell’F-15EX, visto che il costruttore parla di 12 piloni compatibili con missili aria-aria e non di 8. Fatto sta che varie fonti parlano di questi Amber rack e di… 22 missili: 6+6 sotto i serbatoi, 3+3 ai piloni interni e 2+2 a quelli esterni?. Eh vabbè, si vede che 24 erano troppi…ma non si sa mai, c’è ancora il pilone centrale libero…e se continua così costeranno più i missili dell’aereo che li trasporta… Il velivolo si propone quindi come una sorta di incrociatore lanciamissili, che volendo potrebbe stare nelle retrovie e bersagliare i malcapitati da distanza, magari con qualche stealth a fungere da sensore avanzato. Megaschermo al centro del cruscotto come va di moda oggi, radar AESA AN/APG-82(V)1 (evoluzione del AN/APG63(V)3 usato dagli SA sauditi ma con processore dell’APG-79 dell’F-18E) e sensor fusion condita di sensori IRST che dovrebbero essere le sporgenze ai lati dell’abitacolo di questo F-15SA saudita. Comandi fly by wire, motori potenziati (dovrebbero essere gli F110-GE-132 da oltre 14 tonnellate di spinta) e una stabilità rilassata dovrebbero dare maggiore manovrabilità, maneggevolezza e accelerazione, fermo restando che, se gli mettiamo i serbatoi conformi e una ventina di missili sotto la pancia, anche Superman sarebbe un’anatra seduta…mentre ovviamente per mettersi a piroettare nel cielo a breve distanza bisogna arrivarci vivi e possibilmente senza la treccia radar di un vagone ferroviario... Il volivolo avrebbe quindi bisogno di un solo pilota, ma sarebbero due per sostituire la quota parte di F-15D che verrebbero dismessi assieme ai C e tutte le volte in cui un aiuto a bordo farebbe comodo. Si lo so, i condizionali si sprecano... Si suppone che tanti missili siano richiesti da tanti bersagli e tanti bersagli implicano un carico di lavoro che è bene suddividere, senza contare che il velivolo si propone anche come piattaforma per il lancio delle nuove armi ipersoniche attualmente in fase di sviluppo. Poi effettivamente non so quanto la necessità di rimpiazzare gli F-15 da caccia e la presenza di numerosi F-15E in organico lasci spazio alle indubbie doti aria-suolo del velivolo, che saranno sicuramente il non plus ultra della categoria (stealthness a parte). Magari il secondo posto nell'abitacolo tornerà più utile quando gli F-15E (prodotti dopo i C) saranno vecchi e da sostituire, mentre gli F-15EX saranno ancora relativamente giovani, ma saranno disponibili i nuovi velivoli di sesta generazione per fare quello che all'F-22 non è riuscito fare: mandare in pensione gli Eagle da caccia. https://www.boeing.com/defense/f-15ex/
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