In effetti la limitazione nell’uso del postbruciatore in supersonico, considerato che per raggiungere elevate velocità ci vuole tempo e che l’aereo (in particolare la versione C) non brilla proprio in accelerazione supersonica, si traduce di fatto in una limitazione anche nella velocità massima raggiungibile ad alta quota.
Il tutto comporta l’impossibilità di svolgere missioni di intercettazione e fughe con spunti supersonici prolungati.
Il motivo per cui si è deciso di soprassedere e di non usare un materiale più resistente (sinceramente ricordavo si fosse fatto...) risiede nel fatto che le versioni interessate siano proprio la B e la C.
la prima, per gli statunitensi, è soprattutto usata in appoggio alle MEU e come tale è impiegata in particolare in missioni di attacco al suolo. Altri, come gli italiani, possono usare l'F-35B anche a copertura della flotta, ma non so quanto questo implichi un uso prolungato del postbruciatore, data la relativa ristrettezza della zona da protegge e per la quale oggi ci si fa bastare il subsonico Harrier che, privo di AB, non ha questi problemi, ma ha ben altre limitazioni in combattimento...
L'F-35C invece è essenzialmente un bombardiere per la US Navy, con tutto ciò che ne consegue, fermo restando che entrambi potrebbero teoricamente tenere il postbruciatore accesso in dogfight, finché non resta più una goccia di carburante, visto che il combattimento manovrato per sua natura avviene essenzialmente nel capo alto subsonico.
Per l'F-35A sarebbe un problema più sentito, ma fortunatamente come si è visto non lo riguarda, anche se a Popular Mechanics pare non abbiano capito perchè...
Anche se un'ideuccia noi ce l'avevamo avuta...
Al di là di queste considerazioni, i danni (a mio avviso contenuti ad una limitata zona della coda altrimenti anche l'A li avrebbe), si sono presentati in due singoli episodi e utilizzando il postbruciatore in supersonico per molto, molto di più di 50 secondi e nonostante questo non erano manco evidenti, tanto che il pilota non se ne accorse controllando il velivolo una volta a terra.
Fosse l'unico velivolo che subisce danni nel tempo usando il postbruciatore: F-15 e B-1B negli USA volano abitualmente senza i delicati petali esterni degli ugelli di scarico, perchè a lungo andare la vibrazioni tremende innescate dai postbruciatori (sempre e non solo in supersonico) tendono a far si che i motori appaiati si danneggino l'un l'altro.
E qui sta il punto: l’interesse principale della limitazione è di preservare il velivolo per lunghi anni di servizio, ma possiamo star certi che, in caso di necessità, un pilota se ne fregherebbe di qualche bolla sul rivestimento se la posta in gioco fosse ben più alta e lascerebbe poi ai tecnici a terra pensare a come rimediare a danni limitati ed episodici che nell’uso pratico al momento non si sono mai presentati.