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  1. Ah, ecco! Mi sembrava di ricordare che ci fosse qualche collegamento con l'EFA, ma non ne ero sicuro! Ora che me lo fai rammentare, in effetti, il Super Hornet 2000 (insieme alle altre varianti) compariva proprio in un articolo in cui si vagliavano le possibili alternative al caccia europeo. Certo che una modifica così radicale non va molto distante dal progetto di un aereo completamente nuovo. Le stime di costo della MDD mi sembrano ottimistiche. Grazie Flaggy, enciclopedico!
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  2. Nel corso degli anni ottanta c’è stato un certo fermento creativo intorno all’F-18 e si sono fatti vari studi per migliorare significativamente il velivolo, in particolare autonomia e bring back, intervenendo per incrementare sia la capacità di carburante che la superficie alare. Sappiamo che questi progetti sono tornati utili quando la US Navy si è ritrovata a dover rimpiazzare A-6 ed F-14 con un gap filler, infatti la configurazione 3C (con fusoliera allungata e ala ingrandita) altro non è che il pre-studio dell'F-18E Super Hornet attuale. Una di queste configurazioni, proprio la delta canard, è quella proposta (senza che fosse richiesta) all’allora Germania Ovest con l’intento di offrire un’alternativa all’Eurofighter (e minare alle basi il relativo consorzio per il caccia europeo). Con la nuova velatura e con una propulsione potenziata, il velivolo avrebbe migliorato sia la manovrabilità che le performance in volo supersonico, dove indubbiamente quello che poi divenne il Typhoon stracciava l’Hornet di prima generazione. Un po' di storia di questa proposta c'è in questo vecchio articolo di Flight International del 1988.
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  3. Il fatto che il Giappone si sia interessato al Tempest e che comunque gli appellativi “next generation” si sprechino in riferimento ad aereo o a parti di esso, potrebbe far pensare quello. Io in realtà sono più pragmatico (anche nei confronti del Tempest o del FCAS) e comunque lo è anche chi ha scritto quanto ho linkato e che parla di 5,5 generation, riproponendo un’analoga definizione già usata ed abusata per aerei come ad esempio Typhoon e Rafale. Realisticamente la carretta continuano a tirarla gli americani, sebbene non ci abbiano ancora mostrato manco un rendering affidabile associabile alle proposte di sesta generazione dei loro costruttori, mentre per quanto riguarda i requisiti caratterizzanti siamo ancora a livello di cose non necessariamente precluse agli attuali velivoli o comunque un po’ fumose (armi ad energia diretta, motori a tre flussi, capacità network centriche molto spinte, stealthness che non si capisce cosa, quanto e perchè). Se dobbiamo giudicare a colpi di rendering (il che comunque lascia il tempo che trova...), nelle configurazioni 23, 25 e 26DMU e nello stesso ATD-X non vedo nulla che non si sia già visto su F-22 ed F-35 e nemmeno nella 24DMU e nel più recente rendering di dicembre vedo nulla che con ci fosse già sull’YF-23 di tren’anni fa. Ho come l’impressione che la sesta generazione sarà altro, anche solo visivamente, in particolare con una più spinta integrazione fra fusoliera e ala, con l’intento di creare ampi volumi interni e nel contempo abbattere la traccia radar anche nelle gamme di frequenza più basse. Prendiamolo per quello che è (un disegnino che ben che vada assomiglia vagamente a una delle configurazioni in studio), ma questa immagine di origine Northrop-Grumman esemplifica quello che mi immagino.
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