Oggi, 24 settembre 2019, è una giornata storica per le istituzioni del Regno Unito.
La Corte Suprema di Londra ha giudicato illegale la sospensione del parlamento per 5 settimane imposta dal governo, rispondendo alle richieste di attivisti pro Remain e attivisti pro parlamento come l’ex primo ministro conservatore John Major.
Gli 11 giudici della Corte hanno sentenziato all'unanimità che
Quindi per la Corte Suprema il governo non può scavalcare il parlamento nello svolgimento della sua attività parlamentare, di controllo del governo e della vita pubblica.
Essendo la proroga del parlamento illegale, il parlamento non verrà "riconvocato" ma riprenderà i lavori come se non fosse mai stato sospeso, domani mattina alle 11.30.
E ora cosa potrebbe accadere? Riassumiamo la situazione.
1. Boris Johnson è una persona molto carismatica ma molto divisiva. Ha recentemente espulso dal partito 21 parlamentari che hanno votato contro le direttive del partito, perdendo però così la maggioranza parlamentare. I 21 parlamentari conservatori sono tra quelli di più lungo corso e maggiormente rispettati del partito, dotati quindi di autonomia di pensiero e grande seguito.
2. Poco prima della proroga di 5 settimane il parlamento era riuscito ad approvare una legge che costringe il governo ad approvare un accordo con l'UE prima del 31 ottobre oppure in caso di mancanza di accordo a prorogare l'uscita al 31 di gennaio 2020.
3. Il governo ha perso in parlamento 6 votazioni su 6 dall’inizio del suo governo.
A questo punto il governo Johnson potrebbe essere uno dei più corti della storia britannica. Opzioni:
il primo ministro indice elezioni generali,
il primo ministro chiede nuovamente la chiusura del parlamento. La regina questa volta approverebbe?
il primo ministro e il parlamento firmano l’accordo sottoscritto a novembre 2018,
il governo trova (ma non so come) un nuovo accordo con l’UE che sostituisce il backstop,
il governo chiede la proroga della Brexit ad altra data (31 gennaio 2020?)
il governo revoca l’articolo 50 (altamente improbabile),
il governo indice un nuovo referendum (altamente improbabile e fuori tempo massimo rispetto ala deadline).
Va notato che l'eventuale richiesta di proroga della Brexit al 31 gennaio deve essere sottoposta ad una domanda all'UE, che la concederebbe solo a fronte di una giustificata motivazione, che potrebbe essere ad esempio un'elezione generale.
La sospensione del parlamento ha esacerbato gli animi dei parlamentari a livelli mai visti prima, perché ha tentato di sottrarre i diritti e i doveri dei parlamentari su cui si basa la democrazia britannica. Per tale motivo l’opposizione ha promesso al primo ministro che al prossimo sgarro chiederà, se necessario, il suo arresto. Boris Johnson ha detto che per nessun motivo al mondo ritarderà la Brexit oltre il 31 ottobre. Ipotizziamo che non riesca ad attuare i suoi piani entro il 31 ottobre, Johnson obbedirà alla legge approvata dal parlamento che ritarderà la Brexit al 31 gennaio 2020 oppure violerà la legge? In tal caso rischia seriamente l’arresto.
Nemmeno House of Cards regala queste emozioni. La Brexit non è per deboli di cuore.
Oltre a ciò la Regina Elisabetta II, alla bella età di 93 anni, si è impelagata in una brutta situazione, in quanto ha approvato una legge dichiarata illegale dall’intero collegio della Corte Suprema. L’opposizione governativa l’ha messa nel mirino.
https://www.huffingtonpost.it/entry/lo-stop-del-parlamento-e-illegale-brexit_it_5d89e57ee4b0938b5933eba5?utm_hp_ref=it-homepage
Passando all’aviazione civile, l’agenzia di viaggi e compagnia aerea Thomas Cook è fallita.
21mila dipendenti in tutto il mondo (di cui 9mila britannici) hanno perso il posto di lavoro e il governo di Sua Maestà sta riportando a casa 600mila passeggeri sparsi per il mondo con la più grande operazione di “ponte aereo” mai organizzata in tempo di pace dalla Gran Bretagna.
Le cause del fallimento sono legate all’incertezza legata al Brexit, che avrebbe pesato in maniera ben superiore al previsto sulle prenotazioni per le vacanze estive e al mancato intervento da parte dello stato che avrebbe potuto versare nelle casse dell’azienda 150 milioni di sterline per far sopravvivere l'azienda. Ma siamo o non siamo nel paese dove nacque il liberismo e che sempre in nome del liberismo sta combattendo per la Brexit?
https://it.businessinsider.com/thomas-cook-prima-vittima-illustre-di-brexit-a-casa-9-mila-lavoratori-britannici-mentre-gli-hedge-fund-brindano-sul-cadavere/
https://it.businessinsider.com/la-compagnia-aerea-thomas-cook-dichiara-il-fallimento-dopo-178-anni-a-terra-circa-150-mila-passeggeri-e-centinaia-di-voli-cancellati/
Tuttavia l’impatto finale sul mercato aeronautico sarà maggiore in quanto Thomas Cook cooperava con le maggiori compagnie aeree del mondo.
La flotta aerea Thomas Cook era composta da 34 velivoli Airbus.
https://en.wikipedia.org/wiki/Thomas_Cook_Airlines
Pochi giorni fa i capi di 23 associazioni imprenditoriali automobilistiche europee hanno messo in guardia contro una hard Brexit della Gran Bretagna, che avrebbe impatti sismici sull'intera industria europea dell'auto, da una parte e dall'altra del canale della Manica.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2019/09/23/brexit-no-deal-sisma-per-auto-europee_f120d6a5-40a2-42f5-85e0-eaea21d6a3ec.html