Credo ne avessimo parlato.
La rimotorizzazione del "dinosauro" doveva essere il più indolore possibile.
I motori sono la fonte di energia di un velivolo che da un punto di vista strutturale, aerodinamico e impiantistico è pensato per averne un certo numero (8 nel nostro caso…).
Cambiare tale numero dimezzandolo impone un certo sforzo da un punto di vista dell’impostazione generale del velivolo e sicuramente la modifica di un numero maggiore di cose che orbitano intorno ai motori, come ad esempio i piloni, l’impianto elettrico, l’impianto idraulico, quello di alimentazione, di controllo ambientale, fino ad arrivare all’organizzazione della strumentazione sul cruscotto.
Trattandosi comunque di 8 motori molto più affidabili ed avanzati dei precedenti, avranno quindi ritenuto che il passo avanti in termini di manutenzione fosse comunque molto evidente, mentre un ulteriore step a 4 motori si sarebbe dovuto pagare a caro prezzo in termini di progettazione, test e applicazione della modifica.